Fondamentalmente l'italiano medio ha paura.
Ha paura della violenza, del nucleare, dei rom, del terrorismo, di osama bin laden, della guerra, delle mine, degli attentati.
Abbiamo paura.
Tanta.
E non è che ci sia niente di male.
Però quando ragioniamo su scala nazionale, le scelte dovrebbero esser prese con quell'ottica.
E gli stessi ragionamenti personali dovrebbero seguirla.
E invece no.
Al fatto che la nazione può collassare per mancanza di energia noi anteponiamo sempre, comunque, invariabilmente, la NOSTRA sicurezza personale.
LA MIA SICUREZZA.
Probabilmente perchè non siamo una nazione ne lo siamo mai stati.
Quindi non abbiamo idea e senso dello stato.
Non concepiamo la collettività come un qualcosa di superiore (e qui c'entra di brutto anche la chiesa cattolica).
Poi sul nucleare ci sarebbero anche molte cose politiche da dire ma davvero non mi pare il caso.