00 02/03/2007 14:52
-Tumulatore-

Nel nido gentile posto ai piedi di tre monti marmorei tutti sapevano tutto di tutti ma nessuno parlava alla luce del sole, P. invece a ogni domanda rispondeva, è rimasto nelle memorie paesane la sua risposta alla domanda:”Cosa fai con le tue sorelle?”, “Il treno”, questo era P.!
P. non era un “centone” oggi verrebbe etichettato come un ritardato mentale o quant’altro ma all’epoca dei fatti queste finezze lessicali non esistevano, si diceva semplicemente che non era un centone, P. faceva il becchino ed era pure molto bravo nel suo lavoro per quanto possa essere bravo un becchino nel fare il proprio lavoro, un giorno il comune del nido gentile decise di far indossare a tutti i suoi dipendenti un berretto con su scritto le mansioni a cui era destinato il lavoratore, tutti inclusi anche P. che un bel giorno si ritrovo tra le mani il berretto con su scritto “Tumulatore” questa novità non poteva (secondo la logica di P.!) rimanere nell’ombra e appena indossato il suo nuovo fiammante cappello fece il giro di tutte le case del nido gentile a farsi ammirare in tutta la sua importanza comunale, il fatto dei cappelli non durò molto e il comune decise quindi di accantonare la “geniale” idea di catalogamento del proprio personale e con il cuore distrutto dal dolore anche P. dovette rinunciare a quella meritata vittoria lavorativa e con una invisibile lacrima sugli occhi ripose nel suo armadio il meraviglioso copricapo.
Un altro fatto però fece esplodere momentaneamente uno scandalo nel nido gentile e fu proprio P. nella sua innocenza a farlo esplodere, infatti, un bel giorno ammise (forse con fin troppa leggerezza!) che lui faceva il treno con D., in un primo momento nessuno fece caso a quella sparata ma come ben si sa nei paesi non mancano i buffoni di paese che prendono ogni notizia, anche la più stupida, per andare a toccare con mano se la notizia sia vera o falsa e fu proprio qui che esplose la bomba nel nido gentile.
Una notte i soliti buffoni di paese si nascosero nelle vicinanze del cimitero per appurare se ciò che P. aveva detto fosse vero o no e con stupore appresero che era tutto vero, infatti, videro D. arrivare in bicicletta al cimitero, appena fu scesa dal suo mezzo i buffoni di paese la seguirono a distanza e la sorpresa fu tanta nel vedere che P. e D. effettivamente “facevano il treno”, ma la cosa più strana fu quando scoprirono dove fisicamente “facevano il treno”, infatti, i due amanti consumavano il loro desiderio sopra al tavolo delle autopsie (a quel tempo ogni cimitero degno di questo nome possedeva un tavolo per le autopsie!), lo scandalo scoppiò e si spense in breve tempo… da quella sera D. non si fece più vedere da anima viva al nido gentile, ma la storia di D. è un’altra e non va narrata poiché lei non abitava al nido gentile.








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