vecchi e nuovi speronamenti

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mike1964
00lunedì 6 settembre 2004 23:28

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Ok, lo sappiamo, “i nostri” non si piacciono neanche un po’. I motivi ormai sono risalenti e praticamente inutile provare a cercare di capire i perché. Potendo si evitano, non potendo proprio evitarsi, si detestano. Se poi hanno la possibilità, per fortuna rara, di uscire dalla normale amministrazione fatta di sguardi taglienti e commenti velenosi, riescono pure ad offendersi. Ieri, lo abbiamo capito subito, era uno di quei momenti.
Sia chiaro, questo della antipatia non è un vero problema. Non si capisce perché, si voglia ad ogni costo vederli amici, o in pieno accordo. Questo spirito ecumenico, in forza di un malinteso spirito di corpo “nazionale”, non ha un granché a che fare col motociclismo sportivo, né quello contemporaneo, né quello di diversi decenni fa.
Sull’incidente di Biaggi e Capirossi è giusto che ognuno si faccia un’idea sulla versione, in base alla propria idea di appassionato o di motociclista, diciamo così “praticante”.
Personalmente, riosservando molte volte le immagini, ho mantenuto la stessa idea della prima volta: l’errore è stato di Biaggi. Ma con tutta la buona (o cattiva) volontà, è, diciamo impossibile pensare ad una scorrettezza. Questo per tanti motivi. Non ultimo il fatto che Biaggi non aveva nessun interesse a ingaggiare un duello all’arma bianca con Capirossi. Così, se non si vuol far finta di essere sorpresi dalle dichiarazioni di Capirossi a fine gara, si può tranquillamente archiviare il caso all’interno dei rapporti, decisamente agitati, che i due hanno.
La polemica non è chiaramente finita qua. Appena il tempo che a Biaggi vengano girate le dichiarazioni di Capirossi e già il romano, chiarisce di non aver fatto nulla di scorretto, né di sbagliato, e rimanda al mittente le accuse di scorrettezza, citando il caso “Harada”. Per chi non lo sapesse, l’episodio citato da Biaggi, ma anche da un giornalista in una nota trasmissione sportiva in tv, riguarda il campionato del mondo classe 250 del 1998, Gp d’Argentina, quando Loris Capirossi e Tetsuya Harada (il primo vero campione giapponese), compagni di squadra in Aprilia, si giocavano il mondiale proprio sul filo di lana. A dirla tutta al filo di lana non ci arrivarono proprio, visto che Capirossi speronò Harada a poche curve dall’arrivo. Loris vinse il campionato del mondo ma senza tutti gli onori del caso e quella manovra rimase il suo peccato originale, macchia evidentemente indelebile, visto che gli viene rinfacciata ancora oggi.
Forse non ha molto senso che gli si rinfacci una cosa che forse non gli rinfaccia più neanche Harada, così come ha poco senso pretendere che Capirossi non si possa più lamentare di qualsiasi cosa succeda in pista, pena sentirsi citare l’infausto speronamento. La risposta piccata di Biaggi è, comunque sia, comprensibile. Un po’ meno la citazione del giornalista .
Quelle vecchie volpi di Pernat e Pons (che però da giovane ad Assen, con Dominique Sarron, in un episodio simile non fu così pacato…), archiviano la pratica con tre parole e in due secondi: incidente di gara.
Forse i loro piloti dovrebbero parlarci più spesso…


Giuliano Marras (racingworld.it)

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ataru 7
00martedì 7 settembre 2004 08:46
Ma è un omonimo oppure...
mxm1970
00martedì 7 settembre 2004 09:12
bell'articolo. e comunque sono totalmente in scia.
BiBo69
00martedì 7 settembre 2004 10:15
Tanto tempo fa in 250 quando ancora Biaggi era uno scalpitante emergente lontano da suo primo titolo (che sarebbe arrivato se bene ricordo l'anno seguente) con un'entrata molto irruenta in una lenta curva a destra andò a speronare proprio il Capi in lotta per il mondiale con Harada (come 5 o 6 anni dopo nell'anno dell'esordio di Rossi e del famoso contatto all'ultima gara).
L'entrata fu simile a quella di Sete su macho domenica, ma con Biaggi molto più lungo... una bella botta e Capirossi perse parecchio.
Cosa voglio dire? Che certe tensioni hanno lunga data e le reciproche agressioni hanno come spunto l'episodio di domenica ma radici molto più profonde.
Mattia®
00martedì 7 settembre 2004 11:33
sull'episodio ho già detto la mia (incidente di gara), sull'articolo dico che sono totalmente in scia
Valex®
00martedì 7 settembre 2004 11:59
sono totalmente d'acordo con l'articolo.
WayneRainey
00martedì 7 settembre 2004 13:43
Re:

Scritto da: mike1964 06/09/2004 23.28

Sia chiaro, questo della antipatia non è un vero problema. Non si capisce perché, si voglia ad ogni costo vederli amici, o in pieno accordo. Questo spirito ecumenico, in forza di un malinteso spirito di corpo “nazionale”, non ha un granché a che fare col motociclismo sportivo, né quello contemporaneo, né quello di diversi decenni fa.



troppo giusto, preferisco anche io mille volte una sana dichiarazione velenosa come quella di capirossi che l'acqua distillata in uso nella formula uno :-(
BigB.
00martedì 7 settembre 2004 16:22
In molti hanno la memoria sfasata, soprattutto i giornalisti tipo Scalera, senza andare troppo indietro nel tempo (Capirossi/Harada) basti pensare a Biaggi che allunga il braccio fuori dalla carena in pieno rettilineo guarda caso quando di lì a pochi centimetri stava passando Valentino!
Norisan 99
00giovedì 9 settembre 2004 06:57
Re:

Scritto da: BigB. 07/09/2004 16.22
In molti hanno la memoria sfasata, soprattutto i giornalisti tipo Scalera, senza andare troppo indietro nel tempo (Capirossi/Harada) basti pensare a Biaggi che allunga il braccio fuori dalla carena in pieno rettilineo guarda caso quando di lì a pochi centimetri stava passando Valentino!



[SM=x107516] Suzuka 2000 ????[SM=x107516]

[Modificato da Norisan 99 09/09/2004 6.58]

BiBo69
00giovedì 9 settembre 2004 11:39
Re: Re:

Scritto da: Norisan 99 09/09/2004 6.57


[SM=x107516] Suzuka 2000 ????[SM=x107516]

[Modificato da Norisan 99 09/09/2004 6.58]




2001
Norisan 99
00venerdì 10 settembre 2004 22:54
Re: Re: Re:

Scritto da: BiBo69 09/09/2004 11.39


2001



[SM=x107530] [SM=x107530] allora in quella gara piu'che il braccio ha allungato il gomito...[SM=x107530] [SM=x107530]

[Modificato da Norisan 99 10/09/2004 22.55]

BiBo69
00domenica 12 settembre 2004 01:48
Vale usciva più veloce dalla vecchia chicane.
Al giro successivo fece un filo di elastico in modo da affiancarlo sul dritto invece che nel curvone e poi subito dopo essersi messo davanti tolse la mano sinistra dal manubrio per mostrargli il dito medio mentre era in piega per affrontare la prima curva di Suzuka che non è proprio lenta.
Un grandissimo non per il gesto ma per la padronanza del mezzo che comporta anche il solo concepire di staccare una mano in quella situazione, tipo al Mugello quest'anno quando si è addirittura tolto una visierina mentre carezzava l'asfalto con una saponetta.
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