Quando il divertimento elettronico si tinge di rosa!
Più spazio alle ragazze: è il motto che da qualche tempo attraversa il mondo dei videogiochi. Eh già, sembra proprio che sia finita l’era del gaming esclusivamente maschile: negli ultimi anni il pubblico “in rosa” è aumentato sensibilmente, tanto da spingere produttori e
sviluppatori a concentrare l’attenzione su titoli dai contenuti decisamente più ampi e originali. E’ la cosiddetta “Rivoluzione Sessuale” dei videogiochi, iniziata sulla prima PlayStation con titoli come Parappa The Rapper, che sta vivendo oggi il suo momento di maggiore influenza: basti pensare al Wii, console creata per adattarsi alle esigenze di chiunque, e a titoli come Second Life, che garantiscono un’esperienza di gioco così ampia da coinvolgere praticamente tutti. Complici di questo successo anche i telefonini cellulari, che hanno avvicinato il grande pubblico al mondo dell’intrattenimento elettronico: a settembre 2006 il numero delle giocatrici di titoli Mobile ha praticamente sorpassato quello dei “colleghi” maschi. Non stupisce che anche Internet si stia attrezzando: è il caso di Grrlgamer.com, rivista online di recensioni che vanta oltre un milione di pagine visionate, e di Gamegirlz.com, che ha promosso tornei di videogame per sole donne con premi milionari. Insomma, lo shopping questa volta... colpisce l’entertainment!
Intervista Sabina Mastropasqua, direttore marketing DDE a a Francesca Prandoni, ufficio stampa Nintendo
GAME - Il mercato dei videogiochi si è rivolto fino ad oggi ad un target prevalentemente maschile. Pensi che questa tendenza stia cambiando?
Sabina - Sicuramente si. Il mercato dei videogiochi resta ancora prevalentemente maschile, ma da tempo si nota una crescente curiosità anche da parte di molte ragazze.
Francesca - Assolutamente sì e ne siamo felici. Ma ti dirò di più: ci sono tante donne di qualsiasi età che, grazie a giochi come Brain Training o English Training, stanno pian piano entrando in contatto con questo mondo, incuriosite da prodotti originali, adatti a chiunque, senza dover per forza avere una particolare esperienza di gioco. Inoltre, a dimostrazione di un consumatore femminile sempre più presente e attento, stanno avendo grande successo le console in versione rosa!
GAME - Quali genere di giochi pensi che le ragazze prediligano
Sabina - Difficile da dire. Vanno sicuramente per le maggiore i giochi di simulazione di vita tipo I Sims o le avventure, ma ci sono ragazze che si appassionano a giochi d'azione, sparatutto e MMO. Un po' meno popolari forse i giochi sportivi.
Francesca - Si tratta di titoli molto diversi da quanto disponibile sul mercato fino a quel momento, identificati dal brand “Touch Generation!”, appositamente sviluppati per un’utenza fatta di bambini, donne e persone, magari non giovanissime, che con essi hanno scoperto o ri-scoperto il piacere di giocare con i videogiochi. A conferma della scelta vincente, i principali titoli delle TG!, tra cui “Brain Training del Dr. Kawashima”, le 4 versioni di “Nintendogs” hanno battuto tutti i precedenti record di vendita. E sappiamo con certezza che le donne hanno particolarmente apprezzato questo genere di giochi.
GAME - Pensi che in Italia il rapporto donne-videogiochi sia vissuto in maniera differente che in altri Paesi?
Sabina - Penso che sia difficile generalizzare. Ogni paese ha una sua cultura rispetto al rapporto con la tecnologia e le forme di intrattenimento. In Italia forse le donne hanno cominciato ad avvicinarsi ai videogiochi con un po' di ritardo rispetto ad altri paesi ma, come già detto, stanno scoprendo questa attività ludica e recuperando terreno.
Francesca - Io sono entrata nel mondo dei videogiochi 1 anno fa e prima di allora consideravo "videogiocare" un'attività per ragazzini. Come me, la maggior parte delle ragazze che conosco. Naturalmente mi è bastato poco per cambiare idea, soprattutto con l'arrivo del Nintendo DS Lite (super glamour e dalle linee molto trendy) o di Wii, dalla modalità di gioco veramente rivoluzionaria. Credo che in Italia non ci sia una cultura del videogioco come può essere presente in altri paesi europei (per non parlare del Giappone...), sta a noi che lavoriamo nel settore cercare di abbattere quella barriera di pregiudizio e scetticismo che aleggia intorno a questo mondo.
Flash e Java: i più amati dalle donne!
I giochi online sono attualmente i più diffusi tra il pubblico femminile: la semplicità dei minigame in flash e java ha contribuito a conquistare milioni di giocatrici in tutto il mondo. Ma anche titoli più complessi come World Of Warcraft e Second Life sono riusciti a catalizzare l’attenzione del pubblico, grazie alla possibilità di entrare in un mondo virtuale dove vivere centinaia di esperienze e conoscere amici sempre nuovi. Ovviamente nelle classifiche di preferenza non possono mancare titoli storici come The Sims e Puzzle Bubble.
Non tutte le eroine sono uguali...
Anche le eroine dei videogiochi devono confrontarsi con i giudizi della critica: il sito americano Womengamers.com ha passato in rassegna le principali protagoniste dei games, giudicandone l’aspetto, il carattere, l’intelligenza, l’atteggiamento, la voce, i dialoghi e perfino l’efficacia delle strategie di marketing adottate per lanciarle: ad esempio Lara Croft ha superato la sufficienza solo grazie al temperamento e all’acume, mentre Beth di Excalibur 2555 è stata pesantemente bocciata sia per l’atteggiamento passivo che per l’aspetto estierore!
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