Stalin ci ha rotto il cazzo!

Nell' indifferenza pressochè generale della nostra opinione pubblica e specie di quella della sinistra, che pure si definisce in ogni occasione preoccupatissima delle sorti della "memoria del Novecento" si è svolto qualche tempo fa a Vicenza un convegno su quanto accadde in Ucraina nel biennio 1930-32. Si trattò di uno dei più grandi genocidi del commesso durante la politica di collettivizzazione forzata ordinata e gestita da Stalin e dalla dirigenza bolscevica con una determinazione cinica e crudele; il potere comunista decise di fare della fame un mezzo di distruzione di massa. Sull' Ucraina si abbatte una catastrofe che spense dai 7 ai 10 milioni di anime.
Le modalità di tale scempio furono del tutto simili a una ,ben più nota, Shoah.
Di questa storia ne ha parlato un uomo, Robert Conquest, nel suo libro: "Raccolto di dolore" che è disponibile in Italia solo oggi dopo ben 18 anni dalla sua prima edizione negli Usa.
In questi giorni che ricordano l'eccidio nazista vorrei che la gente non dimenticasse (ma che dico: vorrei che la gente sapesse) che se le armate hitleriane fecero sperimentare anche nell'europa orientale cosa volesse dire totalitarsmo è pur vero che le azioni del comunismo nelle stesse zone furono ben più marcate, durature e con consequenze storiche devastanti.
Sostenere che ricordare anche certi tipi di nefandezze "non ci riguarda" (come parecchie volte invece succede) perchè il totalitarismo comunista non ha mai inflitto danni alla popolazione italiana, è un errore e in Italia lo stiamo tuttora commettendo: c'è chi non vuole che si faccia posto a una radicata memoria pubblica dei crimini del totalitarismo comunista per evitare che da essa scaturiscano problemi di coscienza per chi ,nella Penisola, si è a lungo riconosciuto in certi tipi di ideologie.
Evitare i problemi di coscienza non dovrebbe, però, essere lo scopo nè della storia nè tantomeno di quella sua versione ufficialmente pubblica che è la memoria.
E' giusto, quindi, ricordare per cercare di evitare il ripetersi di certe orribili situazioni ma mai strumentalizzare per altri fini, perchè bisognerebbe ricordare che il totalitarismo è sbagliato e non sottolineare oltremodo le crudeltà di uno di questi, demonizzarlo agli occhi della maggior parte delle persone ed evitare che si accorgano delle molte altre ingiustizie del passato ma non solo.

Sono daccordo con te, il comuinismo ha compiuto nefandezze terribile, però a molti non conviene parlarne.
Pensa che un mio prozio ha detto questa frase:
"Stalin tra 200 anni lo faranno santo per una semplice equazione matematica: il crimine sotto di lui era pochissimo..."

C'e' qualcuno che afferma che il totalitarismo e' cosa buona e giusta?

No, e non è questo il nocciolo della questione, comunque.

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C'e' qualcuno che afferma che il totalitarismo e' cosa buona e giusta?

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C'è anche chi lo afferma...
Cmq il comunismo è irrealizzabile per gruppi di persone supriori a poche decine, forse qualche centinaio di persone...
L'unico esempio realizzato che mi risulta sono i kibbuz...

il mio cane si chiamava () Tommaso Bruschetta Kibbuz!! detto Tom o Tommy

[Modificato da Nemes87 01/02/2004 20.56]

w il tommy

comunque anche i puffi sono comunisti.. e loro sono tanti

La società dei Puffi è marcatamente marxista... ne è la prova il coolore dell'abbigliamento del grande puffo...

questa storia è vecchia come il mio culo adiposo... e voi siete degli infanti!
ahhhh andate a cagare

mm tuo culo

De hi hi ho ho.....puffi... .....puffi?? Bah!!

Vero, stalin ha commesso atrocità nell' assoggettare i paesi dell' unione...

Ha fatto davvero bene Krushiov a distruggere le sue statue ed i simboli rimanenti del suo potere, dopo la sua morte...

Beh, probabilmente, anke gli Zar avrebbero fatto altrettanto, senza la rivoluzione del '17,però.

Non dico ciò a favore di stalin. Sono contrario a regimi dittatoriali di ogni tipo, anche cammuffati...