Lettera al Giudice
"Eccellentissimo Giudice di Drepania,
trovo solo ora il tempo di mettere su carta la testimonianza da me promessa riguardo il caso Ennon. Mi spiace averVi fatto attendere così a lungo.
Spero la mia lettera possa esserVi utile e degna del Vostro interesse.
Posso affermare con certezza di non conoscere l'imputato Tildo Ennon e la mia testimonianza non aggiungerà frammenti al mosaico che compone quest'uomo, le mie parole invece vogliono mettere la Corte a conoscenza di fatti riguardandi il testimone Cino (volgarmente appellato Zu'Cino o in qualsiasi altro modo egli abbia detto di chiamarsi).
Ai tempi del colpo di mano diretto dal comandante Shocking Purple ero presente e, dopo l'avvicendamento politico, mi recai dal nuovo detentore del potere per illustrare la mia causa e quella dei Guardiani della notte. Io e i miei compagni chiedemmo al comandate Purple di consegnarci i prigionieri condannati a morte o chiunque altro volesse arruolarsi nei Guardiani. In cambio di ciò, il condannato o il volontario, rinunciava ai suoi diritti votando la sua vita alla protezione di Elavia pattugliando il confine settentrionale di queste terre da una possibile invasione.
Il comandante Purple in una atto di clemenza risparmiò la vita ad alcuni dei prigionieri e, dopo aver completato di arruolare alcuni volontari nelle campagne circostanti, feci ritorno alla barriera con le nuove reclute.
Fra queste vi era il suddetto Cino. Nel periodo seguente Cino seguì la rigida e spartana vita dei Guardiani raggiungendo una posizione di fiducia degna di un qualsiasi altro commilitone. Di quel periodo è da segnalare un episodio: uno dei miei confratelli fu vittima di un mistrerioso incidente durante un turno di guardia. Il cadavere di questo compagno fu trovato sfracellato giù dalle mura del castello. Furono chiamati i testimoni, fra i quali era presente Cino, il quale non perse occasione per additare uno degli altri guardiani, tale Ed Tollet, seminando il sospetto e il dubbio. Fortunatamente però le prove a suo carico ne dimostravano l'estraneità. La vicenda restò insoluta. Nella notte del 24 dell'undicesimo mese, Cino disertò il nostro forte coprendosi di infamia e perdendo ogni diritto di vita secondo gli accordi stipulati con il comandante Purple. Di Cino i Guardiani della notte portano il ricordo di un uomo disposto alla menzogna e capace di gettare ombre sugli altri confratelli.
Dopo questo fatto, fu emessa dal nostro Lord comandante Mormont la lettera che di seguito vi ricopio, sarò lieto di fornire l'originale se la Corte me lo chiederà:
"Ai regnati e lord illustrissimi d'Elavia,
in data 24 dell'undicedimo mese, diserta dalla fortezza dei Guardiani della notte, la recluta Cino. Disertando costui ha tradito la causa e i voti fatti alla confraternita e perciò la sua vita perde di dignità agli occhi della confraternità, degli Dei e d'Elavia, terra che abbiamo giurato di proteggere.
Si pregano le illustrissime Vossignorie di catturare e giustiziare il disertore.
Servo vostro e d'Elavia
Lord Mormont, comandante dei Guardiani della notte"
Mi scuso per la lunghezza della mia missiva, ma i fatti meritavano degna trattazione per permetterVi di comprendere su quali testimonianze abbiate fondato il Vostro lavoro. Se, come ho appreso dagli atti, il disertore Cino è un servo oscuro della menzogna vi invito ad aggiungere questi fatti da me narrati alla sfilza di menzogne con le quali quest'uomo ha costellato la sua infame vita provando a lordare l'ennesima vittima qui a Drepania.
In fede reclutatore Yoren confratello dei Guardiani della notte"