Rep. del Congo: popolazione in pericolo nel Nord Kivu

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vanni-merlin
00martedì 23 ottobre 2007 21:06
RDC: popolazione in pericolo nel Nord Kivu

Sara Milanese


Aumentano le violenze sulla popolazione in Nord Kivu. MSF e Human Right Watch denunciano incursioni, esecuzioni sommarie, rapimenti. Da inizio 2007, almeno 370 mila sfollati.




Gli abitanti del Nord Kivu, in RDC, stanno subendo inaudite violenze: lo denunciano le organizzazioni che lavorano nella regione, da Medici senza frontiere a Human Right Watch. Omicidi, incursioni, stupri, rapimenti: è la popolazione la principale vittima dei combattimenti tra l’esercito governativo e i ribelli dell’ex generale Tutsi congolese Laurent Nkunda, che da fine agosto scuotono nuovamente il Nord Kivu. Complica il quadro l’azione delle milizie locali Maï Maï e dei ribelli hutu ruandesi delle Forze democratiche di liberazione del Ruanda (FDLR), entrambe ostili a Nkunda. Un conflitto che esce dai confini nazionali e coinvolge anche i paesi confinanti: il Ruanda ha più volte negato di aver riallacciato gli antichi legami con il filoruandese Nkunda, che, a sua volta, ha accusato Kigali di armare le Fdlr, e le milizie burundesi e ugandesi contro le sue.

I medici di MSF affermano che dalla metà di settembre il numero di interventi chirurgici effettuati per le violenze da parte di “uomini armati” è aumentato del 100%. HRW ha pubblicato proprio oggi un rapporto sullo stato della regione, denunciando esecuzioni sommarie, reclutamento forzato di minori, saccheggi e violenze “commessi da tutte la parti in conflitto”, e lanciando un appello a Kinshasa perché davvero si adoperi per risolvere la crisi.
Dalla fine del 2006, sarebbero almeno 370.000 gli sfollati che hanno lasciato le loro casa per sfuggire alle violenze, migliaia solo nelle ultime tre settimane. La popolazione sta cercando rifugio nella vicina Uganda.

Proprio una settimana fa sarebbe scaduto l’ultimatum che Kinshasa aveva imposto ai guerriglieri di Nkunda, circa 4500 uomini, per arruolarsi nell’esercito regolare. Almeno 1200 miliziani, secondo il governo, avrebbero abbandonato Nkunda solo nell’ultimo mese: un numero incoraggiante, secondo il presidente Joseph Kabila, che per questo ha deciso di prolungare l’ultimatum di 3 settimane: i miliziani hanno tempo fino al 5 novembre per entrare nelle forze governative.

Intanto, Kabila ha lasciato la capitale Kinshasa per raggiungere gli Stati Uniti, dove venerdì incontrerà George W. Bush, per parlare di sicurezza e di sviluppo. Kabila ha annunciato che presenterà a Bush delle “questioni cruciali” per il paese: molto probabilmente il presidente congolese cercherà di allentare l’embargo imposto al paese che limita le importazioni di armi nel paese.



da: www.nigrizia.it/doc.asp?id=10107&IDCategoria=127


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