Rara tartaruga gigante "salvata" dai Khmer rossi

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martee1964
00mercoledì 28 gennaio 2009 20:47

ROMA
Non si è estinta la tartaruga gigante dal guscio molle di Cantor (Pelochelys cantorii). Di casa in Cambogia, è stata salvata dai Khmer rossi. Il mondo le aveva dato l’estremo saluto nel 2003. Invece – come riporta Greenreport.it - ci sono pagine di naturalia da riscrivere alla luce del suo ritrovamento in un tratto del fiume Mekong. L'area fluviale incontaminata è quella nota come "Central Section" e comprende lussureggianti foreste fluviali, vie navigabili e arcipelaghi di isole.

A detta degli scienziati, in questo santuario della biodiversità si sarebbero scoperte 24 nuove specie (per la regione), di cui una addirittura ancora da catalogare: si tratta della "pianta cadavere" che emette un forte odore di carne in decomposizione. In questo paradiso lungo 555 chilometri, ci sarebbe anche il delfino Irrawaddy, anche lui dato a rischio di estinzione come altre 36 specie inserite nella lista rossa dell'Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).

Richard Zanré, a capo del programma acqua dolce del Wwf, spiega il perché la "Central Section" sia rimasta intatta: «A differenza di molti altri importanti tratti del Mekong in Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam, questa particolare parte del fiume è rimasta relativamente intatta dalle attività umane. Questa regione è stata utilizzata come una delle loro ultime roccaforti dai Khmer rossi ed è stata off-limits per gli enti locali e le agenzie straniere fino al 1998».

Ora però, quanto sottratto alla morte dai feroci guerriglieri che avevano dato vita ad un governo genocida spazzato via dall'invasione vietnamita della Cambogia, è a rischio per la pace: la causa? Caccia di frodo e pesca pirata, insieme all'espansione agricola, sono i pericoli maggiori ai quali si deve aggiungere la prossima costruzione di due dighe e di due di strade che dovrebbero essere realizzate nelle vicinanze dell’area.

«Come in molti paesi in via di sviluppo, la Cambogia deve trovare un equilibrio fra le esigenze di una popolazione in crescita e la conservazione. Fortunatamente, il governo è sensibile a queste preoccupazioni - dice Seng Teak, direttore del WWF Cambodge - Il governo reale della Cambogia riconosce l´importanza di mantenere delle risorse del Mekong, per la biodiversità, la sicurezza alimentare nazionale e lo sviluppo, e di tener conto di queste esigenze negli obiettivi del National biodiversity strategy and action plan del 2002 e negli obiettivi di sviluppo del Millennio della Cambogia. Documentare le risorse naturali e la biodiversità del Mekong è il primo passo per preservarle».

L’obiettivo del Wwf è quello di far rientrare questo microcosmo incontaminato tra i siti a gestione speciale. Nei disegni, ci si augura che l’area sia divisa in due zone: una di protezione e l´altra a uso multiplo, facendosi garante dei mezzi di sussistenza delle comunità locali.
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