Progetto Lana - Cascina Montecalvoli C5 2-4 (1-1 pt)

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HellaSmatto
00giovedì 12 gennaio 2012 03:33
Importane successo dei pisani in terra laniera, al rientro dalla pausa. Un grave errore arbitrale condiziona tutto, ma il merito rimane.
Progetto Lana: 1 Conti Pablo (GK), 2 Guasti Gabriele (C), 3 Marella Matteo, 4 Ferraro Gaetano, 5 Tesi Stefano, 6 Torre Ludwig, 8 Angelillis Mirko, 9 Torracchi Paolo, 10 Caristia Alberto, 11 Menegatti Andrea, 12 Bonacchi Filippo (GK). Allenatore: Neri Cristian.

Cascina Montecalvoli C5: 1 Perretta Mario (GK), 2 Mannazzu Valerio, 3 Umalini Dario, 4 Deri Simone, 6 Mulargia Antonio, 7 Brancati Giacomo, 8 Cipriani Gabriele, 9 Perretta Salvio, 10 Salvini Milko (C), 11 Vairo Claudio, 12 Salutini Giacomo (GK). Allenatore: Banchini Simone.

Sequenza reti: 4’ Torracchi (P), 13’ Salvini (C), 31’ Deri (C), 32’ Salvini (C), 60’ Tesi (P), 66’ Salvini (C).

Viaggio a Prato: tornati sani e Salvini. E’ un inizio d’anno tanto bello quanto particolare, per il Cascina Montecalvoli. Dopo l’impresa di San Giovanni Valdarno, dopo il giro di boa i pisani erano attesi in casa del Progetto Lana, protagonista di una stagione fallimentare e che sta provando, in tutti i modi, di alzare la testa. La pausa, quindi, poteva aver giovato solo ai pratesi che, tra l’altro, ritrovano Stefano Tesi a calcare il parquet, dopo la conclusione della lunga squalifica. Ma, in un match condizionatissimo dalla direzione arbitrale, i gialloblu escono da vincitori con merito. La vittoria, comunque, rimane in un alone di polemiche e arrabbiature sulla sponda del Progetto. Scopriamo insieme il perché con la cronaca dettagliata.

Sono i sig. Angiolini (Pontedera) e Zeka (Firenze) a fischiare l’inizio di questo primo match dell’anno nuovo. E saranno loro, purtroppo, a renderlo tumultuoso e surreale. Il Cascina Montecalvoli si presenta con le gravi defezioni di Pieri (influenzato) e Ferrigno e deve fare affidamento sui tremolanti Vairo (rientrato da pochi giorni dalle vacanze, ancora influenzato) e Umalini (acciaccato da una costola incrinata). Nonostante tutto questo, però, lo spirito c’è e si può partite, dentro il 2012, dentro un nuovo, importante match.
Sin dai primi palleggi, la gara non dà grossi segni di vita e fa già presagire il suo andamento: lento, impacciato, teso. Il primo brivido è già decisivo: al 4’, Tesi festeggia il ritorno in campo con un’apertura geometricamente perfetta per Torracchi, lasciato colpevolmente solo dai gialloblu, libero d’infilare M. Perretta in uscita. 1-0.
L’abbrivio pratese sembra convinto, mentre quello pisano è già da shock. Neanche la rete, comunque, riesce a scuotere i due quintetti in campo. Prima di tornare a vedere qualcosa, infatti, dobbiamo attendere l’ottavo minuto di gioco: grande break di Mannazzu, in volata, che spara poi su Bonacchi e contropiede, a seguire, di Caristia bloccato dall’uscita dell’estremo pisano. Il Cascina Montecalvoli, comunque, sembra essersi svegliato: al 10’, Salvini serve a Brancati un bel pallone sulla sinistra, ma la conclusione al volo dell’ex-Fucecchio è troppo centrale per spaventare Bonacchi; al 12’, invece, il giovane gialloblu ci prova dalla distanza, ma Bonacchi gli dice ancora no, volando nell’angolo a disinnescare. Niente può, però, il portiere pratese, sulla botta ravvicinata di Salvini, bravissimo a toglier palla a un indeciso Menegatti nei pressi dell’area e a schiaffare la palla nel sacco. 1-1.
Dopo il pareggio, inizia la fase più vivace di tutta la gara. Il Progetto prova a rispondere subito con un dialogo ottimo tra Angelillis e Menegatti, ma la conclusione in volè del numero 11 è fuori misura. Al 18’, arriva il primo cartellino giallo: è per Angelillis, assai nervoso, che trattiene platealmente S. Perretta in volata solitaria. Sugli sviluppi della stessa punizione, Menegatti rischia nuovamente di regalare la rete agli ospiti: dopo aver snobbato malamente il pallone tra le sue gambe, lascia che S. Perretta concluda da pochi metri, ma la traiettoria è imprecisa e sfila a lato, di un soffio. Al 22’, un’altra occasione pratese: Torre si rende pericoloso con un taglio diretto dal laterale, M. Perretta è bravo ad anticipare tutti. Al 27’, invece, siamo sulla sponda pisana: Bonacchi compie la stessa prodezza, anticipando il prontissimo Vairo sul secondo palo, (quasi) trovato da Mannazzu. La fine del primo tempo è accompagnata da una scaramuccia tra Guasti e Deri, prossimo protagonista della gara.
L’inizio ripresa del giocatore pisano, infatti, è da urlo: dopo pochi secondi dal fischio, intercetta una palla diretta a Torracchi e, da solo, arriva davanti a Bonacchi, forandolo senza pietà con un tiro a giro. 1-2.
Finiti i festeggiamenti, è già tempo di esultare nuovamente: al 3’, lo stesso Deri s’immette a gran velocità nella metà campo avversaria, fa fuori due lanieri e serve splendidamente Salvini nel cuore dell’area, fatale da quella posizione. 1-3.
L’uragano portato dal numero 4 gialloblu è devastante e la situazione si ribalta: adesso il Cascina Montecalvoli è in vantaggio e prova ad allungare, ma la contesa non decolla. Al 4’, arriva una delle pochissime occasioni: il palo nega la rete a Menegatti, abile nel saltare Deri e Mannazzu e nel calciare dal limite. Per arrivare al prossimo “highlight”, bisogna scorrere fino all’11’: Tesi trattiene vistosamente Mulargia, ormai davanti a Bonacchi, non arriva nessun fischio e il sardo riesce a concludere, ma l’estremo laniero riesce a smanacciare in qualche modo. Non arriverà neanche il fallo cumulativo, inspiegabilmente. Ma se questo è un errore arbitrale, provate ad analizzare questo: al 25’ (si, esatto, dopo l’undicesimo minuto non succede veramente niente!), Tesi lascia partire una bordata dall’out di sinistra che, illacrimata, si infila nel sette, ma viene ingannevolmente respinta fuori dal montante della porta. Mentre il palazzetto esulta, non si sente nessun fischio di convalida: Angiolini e Zeka lasciano correre, per loro non è rete. Si scatena il pandemonio: tifosi imbestialiti, tutto il Progetto Lana accerchia i direttori di gara e ci vorranno ben sei minuti per riprendere il gioco, ancora sul risultato di 1-3.
I pratesi, adesso nervosissimi, giocano all’arrembaggio ma devono aspettare il 30’ per raccogliere il frutto: Menegatti serve Tesi, nuovamente sulla sinistra, che replica la precedente rete annullata, stavolta convalidata senza problemi. 2-3.
La situazione, per i pisani, è rischiosissima: vengono chiamati cinque minuti di recupero e i padroni di casa sono sulle ali dell’entusiasmo e della rabbia. Al 33’, M. Perretta e Mannazzu compiono un paio di miracoli sulla situazione offensiva locale, respingendo l’attacco di Torracchi. Al 34’, addirittura, Tesi sfiora il pareggio con una velenosa conclusione dalla destra: è ancora il maledetto palo, a dire “no”. Con lo sconforto e l’adrenalina a mille, il Progetto si apre totalmente e permette, all’ultimi minuto, ai pisani di chiudere il match: ripartenza da manuale, Brancati serve Salvini che, dalla destra, non sbaglia e firma la tripletta. 2-4.
Un match assurdo termina qui: Cascina Montecalvoli batte Progetto Lana per 4-2.

Per quanto la gara possa esser stata incredibile, pazzesca o irreale, il suo valore non muta: sono sempre tre punti, da accreditare nelle casse dei pisani. Il Cascina Montecalvoli supera un test difficile: rientrare dalla pausa, affrontare un gruppo ferito nell’orgoglio, abbozzare sulle gravi defezioni e portare a casa la seconda vittoria esterna consecutiva. E la missione, per fortuna, è compiuta. Adesso i punti totali sono 27 (ben venti in più rispetto al derelitto Progetto Lana, penultimo in classifica), validi per bussare alle porte dei play-off, a pari merito con l’Aton Green Florence. La “crisi” sembra passata, meglio continuare così. I lanieri non si danno pace: è l’ottava sconfitta consecutiva. Un incubo.

PAGELLE

M. Perretta: 6.
Dargli di più sarebbe un furto. Dargli di meno sarebbe ingiusto. Poco attivo, chiamato in causa rare volte ma sempre abbastanza pronto. I panettoni non lo hanno appesantito più di tanto e la sua voce, punto fondamentale nei meccanismi gialloblu, riecheggia forte nel PalaRogai. Subisce due reti in cui non si vedono grosse colpe e rimane giustamente paralizzato sul bolide di Tesi, non convalidato. Senza lode, senza infamia.

Mannazzu: 6.5.
Anche nel 2012, mantiene il titolo di pezzo più “pepato” del Cascina Montecalvoli. Rapido, scattante, sempre attento nei movimenti. Difficilmente si ferma, mai getta la spugna. Non gioca la miglior partita dell’anno, ma mette sul piatto una grande dose di sacrificio, fondamentale per poter far punti qui. Dopo un avvio tentennante, nel quale si fa sorprendere con i compagni dalle imbucate di Tesi, esplode in un secondo tempo ottimo, contrassegnato da una solidità difensiva eccezionale. Ermetico.

Umalini: 6.
Nonostante la costola incrinata che, ovviamente, gli toglie qualcosa al rendimento, il suo pulsante cuore gialloblu non smette di battere mai, permettendogli di fare la sua figura in questa gara. Come già detto per qualche compagno, anche lui cade nei tranelli di Tesi: le sue palombelle invitanti, a tagliare la retrovia avversaria, lo ingannano più di una volta. Ma, trovato il bandolo della matassa, diventa un punto di forza nel possesso del pallone. Particolarmente impreciso, però, su stop in corsa e conclusioni. Meglio tenerselo, il pallone. Fort Knox.

Deri: 7.5.
Gli bastano due minuti per diventare protagonista, eroe e regista di questa vittoria. Entra sul finire della prima frazione di gara, portando maggiore aggressività e compattezza al quintetto pisano. Appare leggermente nervoso, tanto da arrivare a battibeccare aspramente con Guasti, il capitano laniero. Terminata la prima frazione, viene impossessato da qualche strana entità. Dopo pochi secondi di ripresa, infatti, ha già messo la palla dentro per il vantaggio. Centoventi secondi dopo, fa lo slalom gigante tra gli avversari e confeziona a Salvini il migliore degli assists. Anche quando termina l’effetto “demoniaco”, conduce una gara perfetta. Emily Rose.

Mulargia: 6.
Non brillante come al solito, gioca comunque una gara sufficientemente buona. Viene spostato al comando della difesa, non proprio il suo ruolo, viste le pesanti assenze di Pieri e Ferrigno, due centrali di professione. Non si lascia intimidire dagli attacchi pratesi ma, anche lui, è vittima degli scherzetti di Tesi, fatali subito dopo quattro minuti. Quando il rientrante biancoblu termina le cartucce, prende in custodia Angelillis, portandolo sull’orlo di una crisi di nervi. Psicoterapeuta.

Brancati: 5.5.
Trascina dietro di sé i rimasugli del Natale e del Capodanno, arrancando leggermente sul parquet del PalaRogai. Non combina grossi guai, anzi. Ma, c’è da dirlo, non combina nemmeno troppo davanti. Ha due nitide occasioni per salire alla ribalte ma, entrambe le volte, il suo mancino sembra sgonfio, poco vivace. Migliora leggermente in fase di contenimento ma è ancora prestissimo per parlare del nuovo Beckenbauer. Trova il lampo all’ultimo minuto, servendo l’assist per la rete finale di Salvini. Slow motion.

Cipriani: 4.5.
Una perla nella sua personale collana di presenze. Non entra mai in partita. Anzi, non entra nemmeno in campo, forse. Poco lucido, poco reattivo e assolutamente distratto. A quanto pare, la pausa non gli ha giovato affatto: perde banalmente qualche pallone di troppo, non morde come al suo solito e lascia che, in pochi minuti, la sua miccia si esaurisca fino a spegnerlo definitivamente. Quando le polveri sono bagnate, è bene rimettere dentro l’arma. E così fa Banchini. N/P.

S. Perretta: 5.5.
Cade, purtroppo, in uno dei suoi matches “evanescenti”. Crea poche occasioni e non sembra funzionare benissimo come elemento di disturbo nella manovra laniera. In fase difensiva, fortunatamente, non perde ancora colpi: solito impegno, solito sacrificio, solito rendimento. Ma lui è un pivot o, almeno, così si dice: non può snobbare il suo compito. E invece, non volendo, lo fa. Ha solo due occasioni per segnalare la sua presenza: nella prima, Angelillis non gli dà nemmeno l’opportunità di provarci, trattenendolo con la forza di una pressa; nella seconda, approfitta dell’errore di Menegatti ma riesce a buttarla fuori da pochissimi metri. Si può fare di più! Gianni Morandi.

Salvini: 8.
Silenzioso, rapido, fatale. Con la discrezione e la riservatezza che lo distinguono, affonda le radici nell’area pratese e le toglie solo dopo aver infilato ben tre germogli nella porta biancoblu. E’ un rampicante dannosissimo per la difesa di Neri: prende il controllo di tutti i palloni vaganti nella zona, affoga gli avversari con il suo pressing silente e non lascia mai scampo a Bonacchi. Ringrazia Menegatti per la prima rete, poi si complimenta con Deri e, infine, abbraccia Brancati. Qualcuno, giustamente, bisogna che le annaffi, queste piante. La Primula Rossa.

Vairo: 5.5.
Chiedergli di più, probabilmente, avrebbe infranto qualche legge umanitaria. Rientrato da pochi giorni in Toscana, esce da un ciclo influenzale devastante. Con il corpo poco allenato e invaso dai batteri, non ha nessun modo di poter brillare di luce propria, pur mettendocela tutta. Tra un colpo di tosse e uno starnuto, prova a mettere la gambina nei meccanismi del Progetto. Stavolta, a differenza di tante altre occasioni, non può fare più di tanto. Ha una sola occasione per timbrare il cartellino, ma l’assist di Mannazzu viene vanificato dall’uscita tempestiva di Bonacchi. Pazienza, va bene anche così. Infetto.

Banchini: 7.
Dopo aver espugnato San Giovanni Valdarno con lo charme di Napoleone Bonaparte, stasera era chiamato a fare risultato in campo molto più difficile di quanto si pensi , soprattutto, se deve fare a meno di qualche pedina fondamentale. Utilizzando i pochi effettivi veramente in forma, però, riesce a costruire una prestazione buona, se contiamo anche il rientro dalle abbuffate natalizie. Aiutato anche dalla buona sorte e dalla follia della classe arbitrale, può festeggiare alla seconda vittoria esterna consecutiva e al (quasi) rientro in zona play-off. Un buon inizio di 2012. Gengis Khan.


Marco Voir
,
addetto stampa Cascina Montecalvoli C5
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