Processo al "governatore" Cuffaro

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@Diablo@
00martedì 16 ottobre 2007 13:06
"Antimafia di facciata"

PALERMO - "L'ostilità di Cuffaro alla mafia è stata solo di facciata. A questo sono servite le sue grida sulla 'mafia che fa schifo' e i protocolli sulla legalità con le forze dell'ordine che ci ha rappresentato. Vi sono numerosi indici del grado di consapevolezza che nel tempo Cuffaro ha avuto delle dinamiche dell'organizzazione mafiosa e delle conseguenze che le sue informazioni pervenute a Guttadauro avrebbero provocato".

"La fonte di Cuffaro è il maresciallo Borzacchelli". Riprende così la sua requisitoria il pm Maurizio De Lucia, nel processo alle cosiddette "talpe" nella Dda che si celebra davanti la terza sezione del tribunale di Palermo. Nel processo, tra gli altri, sono imputati l'imprenditore della sanità Michele Aiello, accusato di associazione mafiosa, e il maresciallo del Ros Giorgio Riolo, che deve rispondere di concorso in associazione mafiosa.

"Da tutto il processo - ha detto il pm De Lucia - emerge che tra Borzacchelli e Cuffaro, vi è un collegamento sistematico e costante. Il rapporto tra i due risale nel tempo. L'elezione di Borzaccheli alle regionali del 2001 era per Cuffaro essenziale". De Lucia ha poi ricordato le affermazioni del pentito Francesco Campanella, il quale ha dichiarato che "Borzacchelli proteggeva Cuffaro dalle indagini". Borzaccheli attualmente è sotto processo a Palermo per concussione.

"L'attività di Cuffaro è stata diretta specificamente all'agevolazione dell'associazione mafiosa". Ha continuato il pm Maurizio De Lucia illustrando i profili giuridici dei reati di concorso in associazione mafiosa e di favoreggiamento aggravato dall'articolo 7, che configura l'aver agito nell'interesse di Cosa nostra.

"Nel caso di questo processo - ha detto il pm - è fuori discussione che attraverso le condotte di Cuffaro sia stato conseguito il risultato dell'agevolazione dell'organizzazione mafiosa. Per questo motivo riteniamo provata la condotta di favoreggiamento e l'aggravante dell'articolo 7 contestato per la vicenda Guttadauro e per questi reati chiederemo che venga sanzionata la responsabilità penale dell'imputato".

De Lucia ha sottolineato che Cuffaro, ponendo in essere le condotte contestate, "ha avuto il fine di salvaguardare l'associazione mafiosa o almeno la sua propagine di Brancaccio dalle indagini".

"Per quanto riguarda Cuffaro, manca il requisito di base del concorso esterno in associazione mafiosa, nel senso di una iniziativa dell'imputato volta a costruire un accordo con l'associazione criminale". Ha detto il pm Maurizio De Lucia analizzando il profilo giuridico del concorso esterno in associazione mafiosa, reato che era stato originariamente contestato al Governatore, nella prima parte dell'indagine.

"Per ipotizzare il concorso esterno - ha detto De Lucia - è necessario che vi sia un rapporto con l'associazione mafiosa e la volontà di interagire con le condotte altrui. Ovvero la ritenuta sussistenza di un preciso patto criminoso". Il pm ha quindi rilevato che "il punto cruciale è la candidatura di Mimmo Miceli alle regionali del 2001".

"Se vi fosse la prova - ha detto De Lucia - che tale candidatura è stata concordata con Guttadauro, saremmo in presenza di una responsabilità di concorso esterno in associazione mafiosa per Cuffaro. Dagli atti, però, non emerge la prova di questa condotta. Non sono ritenute, infatti, prove sufficienti le dichiarazioni di Aragona le le conversazioni intercettate a casa Guttadauro sulle manovre pre-elettorali".

"Antimafia di facciata di Cuffaro? È solo un modo di vedere le cose". Dice l'avvocato Nino Mormino, difensore del presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro. "Abbiamo portato in aula - ha detto - una serie di iniziative politiche di Cuffaro, tutte volte in direzione del contrasto alla mafia. Abbiamo preso atto dell'impostazione del pm che ovviamente non condividiamo - ha osservato Mormino - l'aspetto dell'intenzione di favorire la mafia attribuita a Cuffaro a noi sembra non provato, anzi provato al contrario".

"Il presidente Cuffaro - sostiene l'avvocato Nino Caleca del collegio di difesa - non si è limitato alle grida contro la mafia, come hanno testimoniato sia l'ex presidente dell'Antimafia, Roberto Centaro, che il capo della polizia Antonio Manganelli, i quali in aula hanno riferito come anche nei colloqui riservati Cuffaro si sia sempre espresso chiedendo l'adozione di provvedimenti contro la mafia".

Cuffaro è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa in un procedimento parallelo che è stato aperto nei mesi scorsi e di cui sono titolari il procuratore Francesco Messineo e gli aggiunto Giuseppe Pignatone e Alfredo



F. [SM=x770061]
elcentauro
00mercoledì 17 ottobre 2007 12:59
credo sia giusto sputare fango,se ce ne sarà da sputare solo e se ci sarà una sentenza definitiva...
@Diablo@
00mercoledì 17 ottobre 2007 13:41
Re:
elcentauro, 17/10/2007 12.59:

credo sia giusto sputare fango,se ce ne sarà da sputare solo e se ci sarà una sentenza definitiva...




Ovvio!!!!
questa è l'attuale situazione!staremo a vedere gli sviluppi....


F. [SM=x770061]

!silvieta!
00mercoledì 17 ottobre 2007 13:43
Re:
elcentauro, 17/10/2007 12.59:

credo sia giusto sputare fango,se ce ne sarà da sputare solo e se ci sarà una sentenza definitiva...




ma credo se ne possa parlare, cmq... in fondo qualche "sospetto" c'è già...e perkè nn esprimere già un pensiero nostro su una vicendaa di attualità che ci riguarda cosi da vicino??
"L'attività di Cuffaro è stata diretta specificamente all'agevolazione dell'associazione mafiosa".Ovviamente leggendo quetse cose o cmq sentendole in tv viene naturale provare un attimo di disappunto essendo lui una persona che dovrebbe in qualche modo rappresentare NOI..Quindi sicuramente nn ci sono le "prove" per accusarlo e per sapere la verità [SM=g27818] dovremmo aspettare la fine del processo, ma mi sembra il minimo indignarsi anche solo per delle ipotesi---- almeno secondo me
elcentauro
00mercoledì 17 ottobre 2007 14:23
Re: Re:
!silvieta!, 17/10/2007 13.43:




ma credo se ne possa parlare, cmq... in fondo qualche "sospetto" c'è già...e perkè nn esprimere già un pensiero nostro su una vicendaa di attualità che ci riguarda cosi da vicino??
"L'attività di Cuffaro è stata diretta specificamente all'agevolazione dell'associazione mafiosa".Ovviamente leggendo quetse cose o cmq sentendole in tv viene naturale provare un attimo di disappunto essendo lui una persona che dovrebbe in qualche modo rappresentare NOI..Quindi sicuramente nn ci sono le "prove" per accusarlo e per sapere la verità [SM=g27818] dovremmo aspettare la fine del processo, ma mi sembra il minimo indignarsi anche solo per delle ipotesi---- almeno secondo me



ricorda che spesso sono mosse politiche che infangano le persone e nn tanto le prove certe...poi dico attenzione potrei pure sbagliarmi...


@Diablo@
00mercoledì 17 ottobre 2007 19:46
Re: Re: Re:
elcentauro, 17/10/2007 14.23:



ricorda che spesso sono mosse politiche che infangano le persone e nn tanto le prove certe...poi dico attenzione potrei pure sbagliarmi...







Si,ma quà si sta parlando di dati di indagine....la politica non c'entra!


F. [SM=x770061]
!silvieta!
00mercoledì 17 ottobre 2007 19:50
Re: Re: Re:
elcentauro, 17/10/2007 14.23:



ricorda che spesso sono mosse politiche che infangano le persone e nn tanto le prove certe...poi dico attenzione potrei pure sbagliarmi...






Potresti sbagliarti tu o chi pensa che debba farsi TUTTI gli anni ( e anche di più) che gli hanno dato...questo lo sapremo(si spera )più avanti..ma in realtà, come dice Filo, si parla di dati di indagine
M@§§IMO
00mercoledì 17 ottobre 2007 22:45
E allora, riepilognado:
In un'intercettazione effettuata in casa del boss capomandamento di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro, Salvatore Aragona,mafioso ora pentito, dice di Cuffaro: "Totò è quanto di meglio ci possa essere" e parlando di Miceli, che informò Guttadauro sulle cimici che il boss aveva in casa dice "a lui (Miceli) glielo ha detto Totò" lo tesso Aragona, ormai pentito, confermarà che il Totò di cui parlava era Cuffaro;
un'altra intercettazione registrata in casa di Guttadauro, la moglie del boss, dopo aver trovato una cimice, esclama "avia raggiuni Totò Cuffaro";
Una scheda sim in uso del governatore era intestata al boss pentito Francesco Campanella, a cui il governatore della Sicilia fece anche da testimone di nozze;
Un'intercettazione telefonica svela l'organizzazione di un incontro che tra Cuffaro e il suo segretario Vito Raso, a cui Cuffaro domanda più volte se l'incontro è stato organizzato via telefono. L'incontro avviene nel retrobottega di un negozio di abbigliamento di Bagheria, con Cuffaro che si presenta senza la scorta per incontrare Michele Aiello, boss della sanità privata siciliana, sospettato di essere il prestanome di Bernardo Provenzano.

A voler essere garantisti, come minimo direi che è alquanto preoccupante che una persona che ha certe amicizie sia il governatore della Sicilia, lo trovo leggermente inopportuno...
chyro0106
00mercoledì 17 ottobre 2007 23:30
La mia opinione è semplice e coincisa:
un "governatore" sotto processo ( è assurdo anche solo pensare ad una circostanza simile nonostante sia reale e ripetutasi nel tempo)...che rappresenta noi cittadini...dovrebbe fare una cosa semplice semplice: ALZARE I TACCHI... [SM=g27812]
EL RINGHIO
00giovedì 18 ottobre 2007 01:39
Mi sembra giusto precisare che sono iscritto al partito UDC..
Fin da subito ho sembre pensato che se Cuffaro è colpevole è giusto che paghi..
Amo la Legge, la studio, e la rispetto, e chi commette reato è giusto che sia condannato dopo REGOLARE processo...
Ma penso anche che ogni situazione va contestualizzata..
Penso che il Governatore dell Val d'Aosta, pur volendo, non potrà mai avere i stessi problemi del Governatore della Regione Sicilia..
e questo x un semplice motivo..
In Sicilia qualsiasi dirigente di qualsiasi settore di qualsiasi ufficio ogni giorno trova in stanza o riceve telefonate di persone che chiedono favori o cortesie...
Prchè chiunque di noi, anche per uscire un semplice certificato, prima si informa se in quell'ufficio conosce qualcuno che lo possa aiutare x velocizzare i tempi o per ricevere parere positivo..
Quindi siamo noi cittadini che andiamo a cercare colui che occupa quella poltrona..
Figuriamoci il Governatore della Regione Sicilia..
Anche se l'anno scorso avesse vinto Rta Borsellino, o avessi vinto io stesso o chiunque di noi, già il giorno seguente si sarebbe trovato costreto a conoscere o salutare persone legate all'ambiente criminale..ma non perchè li vado a cercare io, ma perchè sono loro che mi vengono a cercare..
E' la Mafia che ha bisogno della politica x i suoi affari, non il contrario..la politica è uno strumento
Sta poi a ciascuno di noi riuscire a evitare di creare particolari rapporti con tale gente..ma ritengo che non sia facile..
Dalle indagini risulta anche che era lo stesso PROCURATORE ANTIMAFIA LUMIA a chiamare il pentito Guttadauro..è assurdo..
Sono pure convinto che è corretto dimettersi solo a seguito di sentenza di condanna (anche di 1°grado)..e non dimettersi xchè sotto processo..
non bisogna cadere nell'errore di usare l'arma della giustizia x scopi politici ( apro un processo contro il mio avversario politico così lui si dimette nel frattempo, io mi prendo il suo elettorato).
Ricordo a tal proposito la vicenda dell' ON.Gaspare Giudice (parlamentare trapanese di Forza Italia, di cui ho seguito la vicenda)..sotto processo da 5 anni, carriera distrutta, famiglia rovinata ( i figli pagano a livello sociale il peso di un padre sotto processo) e alla fine assolto...era una manovra politica...
CMQ per me vale il principio DURA LEX SED LEX...ma attenzione..all'uso illegittimo, abuso, della giustizia..
Non cadiamo nell'errore di pensare che mandando in carcere Cuffaro risolviamo il problema Mafia in Sicilia..
magari Cuffaro andrà in galera ma la Mafia resterà fuori e pronta a bussare alle porte del prox politico.
chyro0106
00giovedì 18 ottobre 2007 12:04
Sono infastidita dal fatto che si continui a porre la distinzione tra Nord e Sud....e mi dispiace che ci siano persone che la pensino ancora così....la nostra regione porta con sé da tempo un 'etichetta pesante...purtroppo veritiera ma non unica nel nostro Stato...la nostra è visibile e trasparente ...in altri luoghi esiste da tempo ma non avvertita allo stesso modo.....
Tu dici che la politica è uno strumento....
che è la mafia ad averne bisogno e non viceversa....
Ma permettimi di farti notare un piccolo aspetto:
la politica le apre la porta troppo facilmente...e questo perchè, secondo un mio modesto parere, la mafia ha bosogno della politica E VICEVERSA! [SM=g27812]
Vale
M@§§IMO
00giovedì 18 ottobre 2007 14:12
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:

Quindi siamo noi cittadini che andiamo a cercare colui che occupa quella poltrona..
Figuriamoci il Governatore della Regione Sicilia..
Anche se l'anno scorso avesse vinto Rta Borsellino, o avessi vinto io stesso o chiunque di noi, già il giorno seguente si sarebbe trovato costreto a conoscere o salutare persone legate all'ambiente criminale..ma non perchè li vado a cercare io, ma perchè sono loro che mi vengono a cercare..



Che ti vengano a cercare è indubbio, che invece di denunciare le richieste dei mafiosi si ci frequenti andandoci a casa, o incontrandoli nei retrobottega dei negozi è un'altro, se poi li informi anche che essi hanno le cimici a casa, è ancora un altro discorso...


EL RINGHIO
00giovedì 18 ottobre 2007 14:13
Re:
chyro0106, 18/10/2007 12.04:

Sono infastidita dal fatto che si continui a porre la distinzione tra Nord e Sud....e mi dispiace che ci siano persone che la pensino ancora così....la nostra regione porta con sé da tempo un 'etichetta pesante...purtroppo veritiera ma non unica nel nostro Stato...la nostra è visibile e trasparente ...in altri luoghi esiste da tempo ma non avvertita allo stesso modo.....
Tu dici che la politica è uno strumento....
che è la mafia ad averne bisogno e non viceversa....
Ma permettimi di farti notare un piccolo aspetto:
la politica le apre la porta troppo facilmente...e questo perchè, secondo un mio modesto parere, la mafia ha bosogno della politica E VICEVERSA! [SM=g27812]
Vale




con l'ultima frase non hai fatto altro che ribadire lo stesso concetto che io ho espresso nell'intervento precedente..
E' così e non facciamo come gli struzzi, non nascondiamo la testa sotto la sabbia..
Dappertutto è così, ma in Sicilia è davanti ai nostri occhi giorno dopo giorno..
M@§§IMO
00giovedì 18 ottobre 2007 14:13
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:

E' la Mafia che ha bisogno della politica x i suoi affari, non il contrario..la politica è uno strumento



Secondo me il rapporto è paritetico..
M@§§IMO
00giovedì 18 ottobre 2007 14:15
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:


Dalle indagini risulta anche che era lo stesso PROCURATORE ANTIMAFIA LUMIA a chiamare il pentito Guttadauro..è assurdo..



Non conosco la vicenda, ma comunque qui stiamo parlando di Cuffaro, se apri un altro post mi informo e ne discutiamo!

M@§§IMO
00giovedì 18 ottobre 2007 14:18
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:

Mi Sono pure convinto che è corretto dimettersi solo a seguito di sentenza di condanna (anche di 1°grado)..e non dimettersi xchè sotto processo..



Per me si deve dimettere a prescindere, non perchè sia indagato, ma perchè al di là della condanna, un presidente della Regione, che la mafia la dovrebbe combattere, non può avere certe assidue e ricorrenti frequentazioni...
M@§§IMO
00giovedì 18 ottobre 2007 14:23
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:

non bisogna cadere nell'errore di usare l'arma della giustizia x scopi politici ( apro un processo contro il mio avversario politico così lui si dimette nel frattempo, io mi prendo il suo elettorato).
Ricordo a tal proposito la vicenda dell' ON.Gaspare Giudice (parlamentare trapanese di Forza Italia, di cui ho seguito la vicenda)..sotto processo da 5 anni, carriera distrutta, famiglia rovinata ( i figli pagano a livello sociale il peso di un padre sotto processo) e alla fine assolto...era una manovra politica...



Mi pare che questo sia un ritornello che viene usato da quasi tutti i politici che vengono indagati, sia di destra che di sinistra, e francamente davanti alla fondatezza dei sospetti lo trovo solo come una scusa di chi non sa come difendersi, può capitare a qualunque cittadino di essere sotto accusa in un processo per reati che non ha commesso, si può difendere ed essere assolto, non è chiunque venga accusato di qualcosa sia vittima di una congiura!
M@§§IMO
00giovedì 18 ottobre 2007 14:26
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:


Non cadiamo nell'errore di pensare che mandando in carcere Cuffaro risolviamo il problema Mafia in Sicilia..



Qualunque criminale mandato in galera è un passo verso la legalità, e il passo è tanto più grande quanto più è potente il criminale, e questo è un discorso in generale, non riferito a Cuffaro che potrebbe anche essere innocente..
M@§§IMO
00giovedì 18 ottobre 2007 14:28
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:

magari Cuffaro andrà in galera ma la Mafia resterà fuori e pronta a bussare alle porte del prox politico.



E la penseremo a scoprire ed ad arrestare anche il suo successore,se no non indaghiamo più nessuno (ma neanche chi rapina un supermercato, tanto ce ne sara qualcun'altro che lo farà dopo di lui), viviamo in anarchia ed ognuno si fa giustizia da se!


-lolita-
00giovedì 18 ottobre 2007 14:41
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:

Mi sembra giusto precisare che sono iscritto al partito UDC..
Fin da subito ho sembre pensato che se Cuffaro è colpevole è giusto che paghi..
Amo la Legge, la studio, e la rispetto, e chi commette reato è giusto che sia condannato dopo REGOLARE processo...
Ma penso anche che ogni situazione va contestualizzata..
Penso che il Governatore dell Val d'Aosta, pur volendo, non potrà mai avere i stessi problemi del Governatore della Regione Sicilia..
e questo x un semplice motivo..
In Sicilia qualsiasi dirigente di qualsiasi settore di qualsiasi ufficio ogni giorno trova in stanza o riceve telefonate di persone che chiedono favori o cortesie...
Prchè chiunque di noi, anche per uscire un semplice certificato, prima si informa se in quell'ufficio conosce qualcuno che lo possa aiutare x velocizzare i tempi o per ricevere parere positivo..
Quindi siamo noi cittadini che andiamo a cercare colui che occupa quella poltrona..
Figuriamoci il Governatore della Regione Sicilia..
Anche se l'anno scorso avesse vinto Rta Borsellino, o avessi vinto io stesso o chiunque di noi, già il giorno seguente si sarebbe trovato costreto a conoscere o salutare persone legate all'ambiente criminale..ma non perchè li vado a cercare io, ma perchè sono loro che mi vengono a cercare..
E' la Mafia che ha bisogno della politica x i suoi affari, non il contrario..la politica è uno strumento
Sta poi a ciascuno di noi riuscire a evitare di creare particolari rapporti con tale gente..ma ritengo che non sia facile..
Dalle indagini risulta anche che era lo stesso PROCURATORE ANTIMAFIA LUMIA a chiamare il pentito Guttadauro..è assurdo..
Sono pure convinto che è corretto dimettersi solo a seguito di sentenza di condanna (anche di 1°grado)..e non dimettersi xchè sotto processo..
non bisogna cadere nell'errore di usare l'arma della giustizia x scopi politici ( apro un processo contro il mio avversario politico così lui si dimette nel frattempo, io mi prendo il suo elettorato).
Ricordo a tal proposito la vicenda dell' ON.Gaspare Giudice (parlamentare trapanese di Forza Italia, di cui ho seguito la vicenda)..sotto processo da 5 anni, carriera distrutta, famiglia rovinata ( i figli pagano a livello sociale il peso di un padre sotto processo) e alla fine assolto...era una manovra politica...
CMQ per me vale il principio DURA LEX SED LEX...ma attenzione..all'uso illegittimo, abuso, della giustizia..
Non cadiamo nell'errore di pensare che mandando in carcere Cuffaro risolviamo il problema Mafia in Sicilia..
magari Cuffaro andrà in galera ma la Mafia resterà fuori e pronta a bussare alle porte del prox politico.

Tralasciando il discorso cuffaro, la cui colpevolezza (a prescindere dalle nostre personalissime opinioni e sensazioni) verrà valutata in aula da giudici, con l'ausilio di procuratori e avvocati, non posso negare che ciò che hai scritto è senz'altro vero. Voglio infatti tralasciare il discorso cuffaro, sto parlando di tutto il resto. Sto parlando delle difficoltà che incontra qualsiasi politico in sicilia.
E' vero: non deve essere facile per nessuno, nemmeno per il politico dalla più alta integrità morale convivere con le continue, richieste, intimidazioni nonchè "seduzioni" della mafia. Uso questo termine, seduzioni, perchè la mafia non chiede soltanto, la mafia da. E da anche bene. E' vero che la mafia ha bisogno della politica, per il semplice motivo che essendo uno stato nello Stato ha bisogno di controllare certi meccanismi amministrativi per poter accedere alla gestioni di determinati settori pubblici che per lei costituiscono fonte di guadagno. Ma è anche vero che la politica ha bisogno della mafia. Perchè la mafia è il migliore mezzo di "propaganda" elettorale. Tanto è vero che questo scambio di propaganda verso favori è un vero e proprio reato a sè stante, introdotto nel codice penale nel 92 con l'espresso scopo di contrastare la mafia, nonchè punito con la stessa pena del reato di associazione mafiosa (da 3 a 6 anni, salvo diverse aggravanti)


EL RINGHIO
00giovedì 18 ottobre 2007 15:24
Forse il mio discorso non è stato chiaro, non mi sono spiegato bene..
io ritengo che chiunque commetti reato è giusto che venga processato e infine condannato..
L'unica riflessione che faccio, e non vuole essere una deroga al pensiero sopra esposto, è che oggettivamente in Sicilia ci sono delle difficoltà maggiori, quasi naturali, ad una corretta amministrazione..
SONO FIDUCIOSO CHE ALLA FINE DELLA BATTAGLIA SAREMO NOI CITTADINI GIUSTI A VINCERE LA GUERRA, ma le difficoltà non mancano..
Beh è abche vero che la Regione Calabria x esempio ha 3\4 dei deputati regionali indagati x Mafia...
Staremo a vedere
+Tiberius+
00giovedì 18 ottobre 2007 16:36
Credo che non è possibile aprire un processo senza prove concrete(il magistrato potrebbe non accettare il rinvio a giudizio)...
Sopratutto in presenza di reati penali...(chiedo lumi a chi ha fatto studi riguardo questo genere di reati)
Qui non si discute di reati civili ma di reati di collusioni con amibenti mafiosi e/o criminali...
Il fatto che sia la politica ad essere soggetta a dover subire pressioni mafose credo sia incompleto..
Come giustamente dice Massimo il rapporto e' peripatetico. Prendo in esempio la richiesta, in passato, di comprare i mafiosi per avere voti in piu' o richieste di voti per il clan di appartenenza...
Oppure tramite i boss e il loro clan, della cessione di beni di prima necessita' a persone meno abbienti con il solo intento di convincerli a votare per un certo candidato...
Addirittura ci fu' chi uso beni destinati all'onu o ai paesi del terzo mondo per casi di gravi calamità o guerre...
-lolita-
00giovedì 18 ottobre 2007 18:09
Re:
+Tiberius+, 18/10/2007 16.36:

Credo che non è possibile aprire un processo senza prove concrete(il magistrato potrebbe non accettare il rinvio a giudizio)...
Sopratutto in presenza di reati penali...(chiedo lumi a chi ha fatto studi riguardo questo genere di reati)
Qui non si discute di reati civili ma di reati di collusioni con amibenti mafiosi e/o criminali...
.

In realtà al momento del rinvio a giudizio non occorrono prove concrete, perchè quelle verranno acquisite durante il processo. Prima del processo, al momento della richiesta di rinvio a giudizio non esistono prove, ma solo atti d'indagine. Se questi atti d'indagine non sono sufficienti per sostenere l'accusa in giudizio allora il giudice non accoglie la domanda di rinvio a giudizio formulata dal pm. Quindi di "Prove concrete" si può parlare solo alla fine del processo. Questo è il momento in cui il pm formula la richiesta di condanna, in questo caso a 8 anni.

Inoltre non esistono i reati civili. I reati sono solo penali.

Nel frattempo la difesa di Cuffaro ha presentato richiesta di rimettere gli atti a un'altra sede giudiziaria per «la grave situazione ambientale» che si è creata


+Tiberius+
00venerdì 19 ottobre 2007 09:55
Re: Re:
-lolita-, 18/10/2007 18.09:

In realtà al momento del rinvio a giudizio non occorrono prove concrete, perchè quelle verranno acquisite durante il processo. Prima del processo, al momento della richiesta di rinvio a giudizio non esistono prove, ma solo atti d'indagine. Se questi atti d'indagine non sono sufficienti per sostenere l'accusa in giudizio allora il giudice non accoglie la domanda di rinvio a giudizio formulata dal pm. Quindi di "Prove concrete" si può parlare solo alla fine del processo. Questo è il momento in cui il pm formula la richiesta di condanna, in questo caso a 8 anni.

Inoltre non esistono i reati civili. I reati sono solo penali.

Nel frattempo la difesa di Cuffaro ha presentato richiesta di rimettere gli atti a un'altra sede giudiziaria per «la grave situazione ambientale» che si è creata




Si, infatti per questo chiedevo aiuto...
Perche' non mi ricordavo In quale caso il Magistrato pottesse non sostenere l'accusa non accogliendo la domanda di rinvio...
Grazie anche per la precisazione sui reati [SM=x770036] [SM=x770036]


-lolita-
00venerdì 19 ottobre 2007 11:51
Re: Re: Re:
+Tiberius+, 19/10/2007 9.55:


Si, infatti per questo chiedevo aiuto...
Perche' non mi ricordavo In quale caso il Magistrato pottesse non sostenere l'accusa non accogliendo la domanda di rinvio...
Grazie anche per la precisazione sui reati [SM=x770036] [SM=x770036]




E di che cosa? Figurati! [SM=g27822]

+Tiberius+
00venerdì 19 ottobre 2007 14:11
Re: Re: Re: Re:
-lolita-, 19/10/2007 11.51:


E di che cosa? Figurati! [SM=g27822]



Domanda:
AL momento, all'interno del Processo a Cuffaro, ci sono delle prove che verranno utilizzate e comprese per capire se sono indiziare e circostanziali o se sono concrete. Nella giustizia italiana poi ci sono vari gradi di giudizio (1 grado, 2o grado, appello, ecc).
Da non esperto in ambito legale, mi sapete dire il perche di questa sfilza di processi che spesso portano anche a giudizi completamente discordanti fra gli stessi??
Alla fine solo chi non si puo' permettere gli avvocati si ferma al primo grado ed è l'unico a fare la galera??
E poi: con tutti i processi che hanno avuto i politici, alcuni anche dichiarati colpevoli in sentenze di primo grado, come mai non fanno galera?
Se Guardate il film "La mafia è bianca" potrete vedere tutto il filone sul processo Guttadauro, ivi compreso il filone relativo a Cuffaro and Friends!


-lolita-
00venerdì 19 ottobre 2007 14:41
Re: Re: Re: Re: Re:

+Tiberius+, 19/10/2007 14.11:


Domanda:
Nella giustizia italiana poi ci sono vari gradi di giudizio (1 grado, 2o grado, appello, ecc).
Da non esperto in ambito legale, mi sapete dire il perche di questa sfilza di processi che spesso portano anche a giudizi completamente discordanti fra gli stessi??


Intanto 2° grado e appello sono la stessa cosa. Ci sono in tutto 2 gradi di giudizio: il 1° grado che è il tribunale e il 2° che è la corte d'appello.
Poi c'è la Cassazione che non è il 3° grado di giudizio ma è un giudice a parte perchè non può giudicare il merito di un precedente giudizio, ma solo la corretta applicazione della legge. Detta in soldoni: non può valutare le prove del fatto.

La ragione per cui gli ordinamenti giuridici dei paesi civili prevedono più gradi di giudizio è semplice. Garantire il cittadino da possibili errori nella valutazione dei fatti o dall'applicazione della legge.
Il problema vero è che intanto interviene la prescrizione in Italia, cosa che ad esempio non avviene in Francia, dove appena s'incardina il processo la prescrizione si interrompe.





E poi: con tutti i processi che hanno avuto i politici, alcuni anche dichiarati colpevoli in sentenze di primo grado, come mai non fanno galera?

Perchè solo le sentenze passate in giudicato possono essere eseguite con la materiale irrogazione della pena. Una sentenza passa in giudicato quando non è più impugnabile: o perchè sono già stati esperiti tutti i mezzi d'impugnazione (appello e cassazione) o perchè sono scaduti i termini per impugnare.






+Tiberius+
00venerdì 19 ottobre 2007 15:58
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
-lolita-, 19/10/2007 14.41:








[SM=x770036] [SM=x770036] [SM=x770036]


jgor
00martedì 23 ottobre 2007 18:52
è vero Fabio..l'uno o l'altro cambia poco.Ma va da se che chi si pone di rilevare tale carica sa A PRIORI a cosa va incontro..non è un alibi il dire"ma si sa che in Sicilia vanno così le cose"..ma in tutta Italia va così..al Parlamento ci sono più di 20 componenti condannati in via definitiva che continuano ad esercitare.
SE Cuffaro sarà condannato che succederà?Lo metteranno in esilio a Lampedusa ove passare gli ultimi decenni della sua vita e scrivere le sue memorie?
!silvieta!
00sabato 27 ottobre 2007 14:56
Re:
EL RINGHIO, 18/10/2007 1.39:

Mi sembra giusto precisare che sono iscritto al partito UDC..
Fin da subito ho sembre pensato che se Cuffaro è colpevole è giusto che paghi..
Amo la Legge, la studio, e la rispetto, e chi commette reato è giusto che sia condannato dopo REGOLARE processo...
Ma penso anche che ogni situazione va contestualizzata..
Penso che il Governatore dell Val d'Aosta, pur volendo, non potrà mai avere i stessi problemi del Governatore della Regione Sicilia..
e questo x un semplice motivo..
In Sicilia qualsiasi dirigente di qualsiasi settore di qualsiasi ufficio ogni giorno trova in stanza o riceve telefonate di persone che chiedono favori o cortesie...
Prchè chiunque di noi, anche per uscire un semplice certificato, prima si informa se in quell'ufficio conosce qualcuno che lo possa aiutare x velocizzare i tempi o per ricevere parere positivo..
Quindi siamo noi cittadini che andiamo a cercare colui che occupa quella poltrona..
Figuriamoci il Governatore della Regione Sicilia..
Anche se l'anno scorso avesse vinto Rta Borsellino, o avessi vinto io stesso o chiunque di noi, già il giorno seguente si sarebbe trovato costreto a conoscere o salutare persone legate all'ambiente criminale..ma non perchè li vado a cercare io, ma perchè sono loro che mi vengono a cercare..
E' la Mafia che ha bisogno della politica x i suoi affari, non il contrario..la politica è uno strumento
Sta poi a ciascuno di noi riuscire a evitare di creare particolari rapporti con tale gente..ma ritengo che non sia facile..
Dalle indagini risulta anche che era lo stesso PROCURATORE ANTIMAFIA LUMIA a chiamare il pentito Guttadauro..è assurdo..
Sono pure convinto che è corretto dimettersi solo a seguito di sentenza di condanna (anche di 1°grado)..e non dimettersi xchè sotto processo..
non bisogna cadere nell'errore di usare l'arma della giustizia x scopi politici ( apro un processo contro il mio avversario politico così lui si dimette nel frattempo, io mi prendo il suo elettorato).
Ricordo a tal proposito la vicenda dell' ON.Gaspare Giudice (parlamentare trapanese di Forza Italia, di cui ho seguito la vicenda)..sotto processo da 5 anni, carriera distrutta, famiglia rovinata ( i figli pagano a livello sociale il peso di un padre sotto processo) e alla fine assolto...era una manovra politica...
CMQ per me vale il principio DURA LEX SED LEX...ma attenzione..all'uso illegittimo, abuso, della giustizia..
Non cadiamo nell'errore di pensare che mandando in carcere Cuffaro risolviamo il problema Mafia in Sicilia..
magari Cuffaro andrà in galera ma la Mafia resterà fuori e pronta a bussare alle porte del prox politico.



Allora ..Premetto che nn sono iscritta a nessun partito politico [SM=g27829] e nn ho nessuna intenzione di farlo..Forse nn ne capisco nemmeno troppo, ma questo nn mi toglie , cmq, il diritto di pensare...

"Se Cuffaro è colpevole deve pagare"
beh, scusatemi, ma mi sembra ovvio e cosi come lui, qualunque altra persona(sopratutto se ricopre cariche di un certo tipo) sbagli.

"In Sicilia qualsiasi dirigente di qualsiasi settore ogni giorno trova in stanza o riceve telefonate di persone che chiedono favori o cortesie"
Anche questo potrebbe essere verissimo, ma nn giustifica un comportamento scorretto...Nessuno è costretto...a parer mio
L'errore è loro, che in qualche modo rispondono alle richieste; L'errore è di noi cittadini che spesso cerchiamo "colui che occupa quella poltrona"
La politica nn è solo questa...e nn mi piace per niente che si continui a"giustifcare" in qualche modo i legami con la "mafia"...con un "povero quel politico che è costretto a salutare e ad avere rapporti con questo o quel mafioso [SM=g27826] "
Io ho visto personalmente gente, che magari nn governava la Sicilia, ma che cmq faceva politica, in maniera pulita... che ha ricevuto chiamate ed è stata costretta ad incotrare la cosiddetta Mafia...ma "questa gente" ha chiuso la porta ad ogni rikiesta..,rischiando anche la vita [SM=g27819] ..Ripeto, parliamo di "piccoli politici"... (che io ho avuto la fortuna di "conoscere" nel mio cammino...e grazie ai quali oggi credo che una politica pulita potrebbe esistere)

"è la mafia a cercare la politica, nn il contrario"
Non sono d'accordo.. Piuttosto lo sono con Alessia che dice che cosi come la mafia cerca la politica, la politica ha bisogno della mafia come propaganda "elettorale".

Sicuramente andando in galera Cuffaro(ovviamente accertandone la colpevolezza) nn risolviamo il problema della mafia...ma sicuramente sarebbe un passo concreto verso una giustizia ... più ....giusta [SM=g27828]
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