Grave disavventura per un giovane writer svizzero nell'inflessibile repubblica asiatica: Olivier Fricker, 32 anni, consulente informatico, è penetrato in un deposito della metro di Singapore assieme ad un amico britannico, e ha vergato una tag sulla fiancata di un convoglio. Sorpresi dal personale di vigilanza, Fricker è stato arrestato, mentre l'amico è riuscito a fuggire, rifugiandosi ad Hong Kong (e le autorità di Sinagpore ne hanno chiesto l'estradizione(!!)).
Fricker è stato processato per direttissima per vandalismo, un reato per cui sono previste pene detentive fino a tre anni di reclusione e corporali fino a otto bastonate: la condanna in questo caso è stata di cinque mesi di reclusione e tre frustate (applicate sul sedere con una
canna di bambù - e sennò che orientali siamo?): un' improvvido appello delle autorità consolari ha determinato una revisione del caso e
l'applicazione di ulteriori due mesi di reclusione.
Inoltre è stato imposto il risarcimento del danno, quantificato in circa 7000 Euro.
Il caso ricorda quello occorso nel 1994, sempre a Singapore, quando un diciottenne americano forse un pò bevuto, danneggiò diverse automobili strappandone i tergicristalli: la pena corporale inflitta fu di cinque nerbate, scrupolosamente applicate
malgrado gli appelli dell'allora presidente Clinton e i guaiti a senso unico di educatori statunitensi e dei cittadini USA indignati (quando fa comodo a loro, of course, con i bambini afghani si fanno meno scrupoli) per la "violazione dei diritti umani".
Forse molti manterranno delle dovute riserve sull'applicazione delle leggi a Singapore (tra l'altro è previso l'ergastolo e in casi gravi anche la pena capitale per i trafficanti di droga) ma in questo caso devo dire di aver goduto come un giovane capretto.
Grandi!!