La Benedizione Sacerdotale di
Numeri 6,23-27 a cui accennavo sopra:
E il Signore parlò a Mosè dicendo così: "parla ad Aron e ai suoi figli e di' loro:"Così benedirete i figli di Israel, dicendo loro:
Ti bendica Il Signore e ti custodisca.
Faccia luce a te la faccia del Signore e ti doni grazia.
Elevi il Signore la sua faccia a te e ti conceda pace.
Essi invocheranno il Mio nome sui figli ed Io li benedirò.
La benedizione non proviene dai sacerdoti che pronunciano la formula ma dal Signore. Quando esisteva il Santuario la benedzione veniva pronunciata ongi giorno dopo il sacrificio quotidiano; oggi, fuori Eretz Israel, i Kohanim sogliono pronunciarla solo nelle maggiori solennità.
E come scriveva il rabbino capo di Roma:"...Si pensi a chi entra oggi in una Sinagoga in un giorno festivo come il
Rosh ha Shanà (Capodanno Ebraico) e vi ascolta il suono dello
Shofar e la benedizione sacerdotale; questi suoni e queste parole risalgono ad origini lontanissime, cariche di sacralità, e vanno dritte al cuore, senza mediazioni intellettuali, sono espressioni essenziali e originarie di religiosità antica e solenne..."