Chiamata Celeste
La domanda era imperniata sulla scrittura di 1 Corinti 24:26.
La lettrice, però, con "
prendetene e mangiatene tutti", vi associa ciò che Gesù disse in un diverso contesto, il seguente:
(Matteo 26:26-28) 26 Mentre continuavano a mangiare, Gesù prese un pane e, dopo aver detto una benedizione, lo spezzò e, dandolo ai suoi discepoli, disse: “Prendete, mangiate. Questo significa il mio corpo”. 27 E prese un calice e, avendo reso grazie, lo diede loro, dicendo: “Bevetene, voi tutti; 28 poiché questo significa il mio ‘sangue del patto’, che dev’essere versato a favore di molti per il perdono dei peccati.
Tale patto, fu stipulato dopo che fu adempiuto il comando della celebrazione della Pasqua ebraica (il vecchio patto). Con chi fece il "nuovo patto" manifestato mediante il prendere gli emblemi (simboli) del pane e del vino? Con tutti? Gesù stesso specificò:
(Luca 22:28-30) 28 “Comunque, voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; 29 e io faccio un patto con voi, come il Padre mio ha fatto un patto con me, per un regno, 30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno, e sediate su troni per giudicare le dodici tribù d’Israele.
Il patto, occorre notare, era per "
un regno" e coloro che ne avrebbero beneficiato sarebbero stati dei re in tale regno, assieme a Cristo. Infatti, ai "partecipanti a tale patto" (gli unti) è detto che sederanno su dei troni e giudicheranno le docici tribù d'Israele (ovvero il popolo odi Dio).
Se tale patto fosse rivolto a "tutti", "tutti" dovremmo poi sedere su dei troni... per regnare su chi? Su noi stessi?
A tali "unti" è richiesta una condatta particolare; infatti Gesù riconobbe solo ai suoi 11 Apostoli, scelti fra i suoi tanti discepoli (Giuda, fu fatto uscire prima della celebrazione del nuovo patto), che essi "avevano perseverato con lui, nelle prove" ma i "discepoli" di Gesù, in quel tempo, erano molto più che i soli untici "apostoli".
In quella occasione, mediante la ristretta rappresentanza degli 11 apostoli, Gesù dava origine al ristretto numero di persone che avrebbe fatto parte di una classe separata (scelta da Dio mediante il suo spirito) per regnare poi con Gesù stesso nei cieli e su tutta la terra.
Tale ristretto gruppo di persone (144.000) in adempimento del comando di Gesù in Luca 22:28-30, prendendo il pane e il vino alla celebrazione della Pasqua (non quella ebraica), ma lo stesso durante il 14 giorno del mese di Nisan, si identificano e si riconoscono come degli schiavi "comprati" mediante il sacrificio di riscatto di Gesù simboleggiato appunto dal pane e dal vino.
(Rivelazione 14:3-5) ...Ed essi cantano come un nuovo cantico dinanzi al trono e dinanzi alle quattro creature viventi e agli anziani; e nessuno poteva imparare quel cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati comprati dalla terra. 4 Questi son quelli che non si contaminarono con donne; infatti, sono vergini. Questi son quelli che continuano a seguire l’Agnello dovunque vada. Questi furono comprati di fra il genere umano come primizie a Dio e all’Agnello, 5 e nella loro bocca non fu trovata falsità; sono senza macchia.
Le "primizie" nessuno le confonde con l'intero raccolto. Sono una preliminare e "selezionata" raccolta privilegiata, mentre una vendemmia poi raccoglie tutto il resto del prodotto maturato.
Pertanto i "Tutti" indicati dalla lettrice, non possono essere "
tutti" i cristiani oggi viventi che con fedeltà camminano secondo gli insegnamenti del Cristo.
Sono invece coloro (144.000) che saranno assime a Cristo e che assieme al regnante figlio di Dio governeranno il genere umano (Ogni nazione) che avrà riposto fede nel sacrificio di ricatto di Gesù.
Tale espressione di fede, questa "grande folla" di ogni nazione, la manifesta presenziando alla annuale (il 14 Nisan) celebrezione degli "emblemi" che sono i "simboli" del corpo e del sangue di Gesù, rappresentati dal pane e dal vino che solo coloro che sono stati scelti, "comprati", da Geova possono giustamente prendere (bere e mangiare) senza incorrere in un giudizio avverso contro di loro da parte di Dio.
Questa "chiamata" (scelta, selzione) celeste è
scritturale:
(2 Pietro 1:10-11) 10 Per questa ragione, fratelli, tanto più fate tutto il possibile per rendere sicura la vostra chiamata ed elezione; poiché se continuate a fare queste cose non verrete mai meno. 11 Infatti, così vi sarà riccamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
(Ebrei 3:1) 3 Di conseguenza, fratelli santi, partecipi della chiamata celeste, considerate l’apostolo e sommo sacerdote che noi confessiamo, Gesù.
(Efesini 4:1) 4 Io, perciò, prigioniero nel Signore, vi supplico di camminare in modo degno della chiamata con la quale foste chiamati...
e di numero ben determinato e limitato:
(Rivelazione 14:1-3) 14 E vidi, ed ecco, l’Agnello stava sul monte Sion, e con lui centoquarantaquattromila che avevano il suo nome e il nome del Padre suo scritto sulle loro fronti. 2 E udii un suono dal cielo come il suono di molte acque, e come il suono di alto tuono; e il suono che udii era come di cantori che si accompagnavano con l’arpa suonando le loro arpe. 3 Ed essi cantano come un nuovo cantico dinanzi al trono e dinanzi alle quattro creature viventi e agli anziani; e nessuno poteva imparare quel cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati comprati dalla terra.
monseppe