Gianni Berengo Gardin passa al digitale?

Venerdì sera ero presente alla conferenza che organizza lo Spazio Forma a Milano nell’ambito degli incontri 80 ore con l’autore www.formafoto.it/_com/asp/list.asp?g=e&s=c&l=ita
Il fotografo era Gianni Berengo Gardin “noto” per la sua avversione al digitale. Punzecchiato dall’intervistatore sull’argomento e visto che la Leica ha prodotto (o sta per produrre) un sensore esclusivamente per il bianco e nero, Berengo Gardin ha dichiarato che sta valutando (sottolineato sta valutando) la possibilità di passare al digitale!

potrebbe essere una tattica per far parlar di se'!

Gli avranno regalato la Monochrom e il nuovo Summicron asferico...

Andrea

eh eh, mi sa di si.
Magari gli hanno pure detto "tu fa finta di pensare al digitale che poi ti regaliamo anche qualcos'altro!"

Dopo la sua marcia contro il digitale per solo dire di pensare a un eventuale digitale credo proprio che ci sia sotto qualche "regalino" di mamma leica....

Non entro in merito del discorso Gardin, ma apro una parentesi per dire che molto spesso le persone che hanno un nome vengano foraggiate per scopi pubblicitari...vedi i test delle riviste specializzate... io non credo più ad una mazza di quanto leggo...

ma dai...
è uno scherzo!?

ATTENZIONE!

Berengo deve aver detto di meditare il passaggio al digitale.
NON HA DETTO PASSAGGIO A PHOTOSHOP.

E poichè Parigi val bene una messa, per la Monochrome io andrei scalzo fino a Capo Nord!

Ho rivisto l'intervista dvd con Gianni Berengo Gardin, della serie Fotografia Italiana 5 film 5 grandi fotografi, dove ad un certo punto sottolinea l'avversione a formati "elettronici" ed immagini virtuali pur sottolineando la necessità di un assistente che gli gestisca il lavoro a computer, film + scanner, quando viene richiesto dal cliente. Afferma spesso di prediligere l'immagine su carta, lo si vede riavvolgere un rullino con un altro tra i denti ed in mano una bella scorta di pellicola, ma non parla direttamente del supporto analogico.
Non avendo niente da dimostrare mi farebbe piacere se rimanesse professionalmente coerente alla strada percorsa finora, anche se il giocattolo è appariscente e la strada ognuno se la sceglie da sè.

Un saluto
Stefano

Visto su FAI e ripreso per curiosità ed un pizzico di chiarezza in più ... se ce ne fosse bisogno.

smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2012/06/07/gbg-e-la-religione-del-n...

Un saluto
Stefano

Io non sono nè pro nè contro il digitale, se mi dà quello che cerco. Così l'unica cosa che mi preoccupa è che sul filo della omologazione e imitazione, se lo adotta Berengo Gardin, vuol dire che è migliore. Io vorrei poter continuare ad usare le ottiche che amo e che trovo nelle vecchie macchine a pellicola e i toni che questa mi dà, vorrei che qualcuno di questi fotografi celebri lo dicesse; che dicesse che non sono da adottare o scartare in esclusiva nessuno dei due sistemi, che possono benissimo continuare a convivere fino a che c'è chi la pellicola la compera e chi la produce.
Fino a che rimangono sul piano del confronto per stabilire il migliore, con le attuali e future caratteristiche la fine è già scontata.

Condor I, 12/06/2012 08.30:

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Visto su FAI e ripreso per curiosità ed un pizzico di chiarezza in più ... se ce ne fosse bisogno.
smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2012/06/07/gbg-e-la-religione-del-n...
Un saluto
Stefano

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Grazie per aver riportato il link a questa intervista; la considero imperdibile!
Saluti a tutti, Roberto.

grazie anche da parte mia per il link!