Avrei una domanda di carattere medico: già una volta avevo chiesto in quale punto per una persona è possibile sopravvivere un'ora o poco più, se ferita, e mi è stato risposto al torace o anche all'addome. Ebbene, ora mi è venuto un altro dubbio, spero qualcuno possa aiutarmi ^^'
Nel caso, appunto, la persona venga ferita al torace, diciamo al polmone, a causa di un'arma da fuoco, è possibile per lei continuare a parlare? Avrà sicuramente difficoltà nel respirare, mi chiedo come potrei rendere la cosa realistica, tipo descrivendo il suo respiro faticoso, la voce ansante e rauca ecc? Oppure mi conviene farla colpire da un'altra parte? (un punto vitale comunque, perché poi deve morire)
Ho letto poi che queste ferite possono causare o infiammazioni o emorragie. Io avevo pensato ad un'emorragia interna, proprio perché è più difficile diagnosticarla e quindi più verosimile che si sottovaluti il problema, ma ho paura che questo riduca drasticamente il tempo di sopravvivenza: se c'è emorragia la morte di solito è quasi istantanea (sempre da quel che ho letto) o mi sbaglio?
Credo che il polmone non sia la scelta migliore...
Grazie a chiunque risponderà
ps: la storia in cui è narrato questo episodio è nel XVIII sec. quindi non in tempi di avanguardia nella medicina