Ferita al petto

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Primavere rouge
00venerdì 29 novembre 2013 09:54
Avrei una domanda di carattere medico: già una volta avevo chiesto in quale punto per una persona è possibile sopravvivere un'ora o poco più, se ferita, e mi è stato risposto al torace o anche all'addome. Ebbene, ora mi è venuto un altro dubbio, spero qualcuno possa aiutarmi ^^'
Nel caso, appunto, la persona venga ferita al torace, diciamo al polmone, a causa di un'arma da fuoco, è possibile per lei continuare a parlare? Avrà sicuramente difficoltà nel respirare, mi chiedo come potrei rendere la cosa realistica, tipo descrivendo il suo respiro faticoso, la voce ansante e rauca ecc? Oppure mi conviene farla colpire da un'altra parte? (un punto vitale comunque, perché poi deve morire)
Ho letto poi che queste ferite possono causare o infiammazioni o emorragie. Io avevo pensato ad un'emorragia interna, proprio perché è più difficile diagnosticarla e quindi più verosimile che si sottovaluti il problema, ma ho paura che questo riduca drasticamente il tempo di sopravvivenza: se c'è emorragia la morte di solito è quasi istantanea (sempre da quel che ho letto) o mi sbaglio?
Credo che il polmone non sia la scelta migliore...

Grazie a chiunque risponderà [SM=g27990]

ps: la storia in cui è narrato questo episodio è nel XVIII sec. quindi non in tempi di avanguardia nella medicina
MaxT.M
00venerdì 29 novembre 2013 16:55

C'è emorragia ed emorragia: se vengono lesi i grandi vasi la morte è rapidissima, se no più lenta.
Se c'è il foro di un'arma da fuoco, non è certo difficile diagnosticare la lesione al polmone, che presumibilmente porterà all'ingresso di aria o sangue tra le pleure e quindi al collasso del polmone che pian piano si 'sgonfia' man mano che questi ne contendono lo spazio nella cavità (questa situazione si chiama pneumotorace, emotorace o pneumoemotorace).
Inoltre è probabile che il ferito espettori sangue e sia agitato per la difficoltà respiratoria.
Se viene colpita al polmone, può comunque parlare anche se in modo smozzicato perché il ritmo respiratorio sarà alterato, con respirazione superficiale, presumibilmente breve e rapida e a scatti per l'aumento di dolore provocato dalla contrazione dei muscoli respiratori, o forse la tendenza a gonfiare il torace a dismisura per tentare di inspirare nonostante il polmone in collasso.
E' assolutamente impossibile sottovalutare una situazione come questa.
Primavere rouge
00venerdì 29 novembre 2013 23:19
Eh, immaginavo che il polmone non fosse una grande idea. Mi conviene ripiegare sull'addome, a questo punto. Se tipo l'arma da fuoco colpisce lo stomaco o gli intestini, avrebbe più tempo e la situazione sembrerebbe meno pericolosa, vero?

(grazie della risposta!)
MaxT.M
00sabato 30 novembre 2013 06:31
Certo, avresti più tempo.
Ma se vuoi qualcosa che all'inizio può essere sottovalutato, potrebbe essere una ferita a un arto che poi si infetta. Solo che la tirerebbe avanti per diversi giorni, non so se è quello che vuoi tu.
Oppure un trauma cranico non penetrante, con una breve incoscienza per commozione cerebrale iniziale, poi si riprende dopo pochi minuti con un'amnesia retrograda, infine diventa sempre più sonnolento finché va in coma e muore per emorragia cerebrale o edema cerebrale.
Primavere rouge
00sabato 30 novembre 2013 09:35
Guarda, ti ringrazio davvero molto perché io in questo campo son davvero ignorante (basti pensare che, se non leggevo quelle cose sull'emorragia ai polmoni, pensavo ce la si potesse cavicchiare a sopravvivere per un'ora senza accorgersi della gravità ^^')
Alla fine la sottovalutazione non è così importante: si può capire che è una ferita moderatamente grave, ma covare la ragionevole speranza di potersela cavare, ecco. Chi soccorre questa persona non è un medico (chiama il medico il prima possibile però), magari se faccio vedere che, dalla ferita, non viene perso molto sangue, né escono materie dallo stomaco (in caso dunque di ferita non larga), i soccorritori potrebbero pensare di fare in tempo... Valuterò, comunque, e credo farò leggere e controllare l'episodio in questione ad una persona che ha nozioni mediche, così da non scrivere cose inverosimili.

Grazie di tutte le informazioni e i suggerimenti [SM=g27985]
suinogiallo
00sabato 30 novembre 2013 11:26
Se non è necessario che la ferita da proiettile sia penetrante (ad esempio indossa una corazza, una cotta di ferro o qualcosa che blocca il proiettile o il proiettile colpisce una costola e si ferma li) e se non hai bisogno che ci siano spruzzi di sangue a gogò, si può supporre che l'urto del proiettile rompa una costola con conseguente perforazione del polmone da parte della costola fratturata e pnx (pneumotorace) chiuso.
Esternamente non si vede praticamente nulla, il soggetto avrà un dolore cane al torace, respiro corto e affannoso inizialmente per il dolore poi per il pnx, possibilità di espettorazione di materiale schiumoso rosato, rara la presenza di cianosi o alterazioni della coscienza. Ai soccorritori il soggetto potrà parlare ed eventualmente rassicurarli (ho preso una bella botta ma sto bene, mi fa solo un male cane il petto e se rido è peggio), il che li porterà a sottovalutare la gravità della situazione (siamo nel 18° secolo d'altronde).
Nel frattempo il pnx chiuso inizia a diventare iperteso (l'aria che entra non esce e quindi la pressione intratoracica aumenta mano mano), le giugulari tenderanno a diventare più turgide, il soggetto inizierà ad avere sempre più fame d'aria e si verifica un fenomeno chiamato sbandieramento del mediastino, ovvero lo spostamento del gruppo cuore/grossi vasi/altri vasi con ripercussioni sulla funzionalità cardiaca e circolatoria fino a giungere allo shock cardiogeno e alla morte.

Hasta Luego
Primavere rouge
00sabato 30 novembre 2013 13:38
Re:
suinogiallo, 30/11/2013 11:26:

Se non è necessario che la ferita da proiettile sia penetrante (ad esempio indossa una corazza, una cotta di ferro o qualcosa che blocca il proiettile o il proiettile colpisce una costola e si ferma li) e se non hai bisogno che ci siano spruzzi di sangue a gogò, si può supporre che l'urto del proiettile rompa una costola con conseguente perforazione del polmone da parte della costola fratturata e pnx (pneumotorace) chiuso.
Esternamente non si vede praticamente nulla, il soggetto avrà un dolore cane al torace, respiro corto e affannoso inizialmente per il dolore poi per il pnx, possibilità di espettorazione di materiale schiumoso rosato, rara la presenza di cianosi o alterazioni della coscienza. Ai soccorritori il soggetto potrà parlare ed eventualmente rassicurarli (ho preso una bella botta ma sto bene, mi fa solo un male cane il petto e se rido è peggio), il che li porterà a sottovalutare la gravità della situazione (siamo nel 18° secolo d'altronde).
Nel frattempo il pnx chiuso inizia a diventare iperteso (l'aria che entra non esce e quindi la pressione intratoracica aumenta mano mano), le giugulari tenderanno a diventare più turgide, il soggetto inizierà ad avere sempre più fame d'aria e si verifica un fenomeno chiamato sbandieramento del mediastino, ovvero lo spostamento del gruppo cuore/grossi vasi/altri vasi con ripercussioni sulla funzionalità cardiaca e circolatoria fino a giungere allo shock cardiogeno e alla morte.

Hasta Luego



Purtroppo non indossa corazze o qualcosa che blocca il proiettile, però quest'ipotesi sarebbe così calzante con la situazione che vorrei creare che vedo se riesco ad inventarmi qualcosa in modo da rendere la ferita non penetrante. Altrimenti ripiego sull'addome.
Grazie anche a te [SM=g27985]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:35.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com