Dopo una notte brava

*Il giovane entra in taverna con aria un pò intontita, tra le mani ha un panno intriso di suangue e ha la faccia leggermente tumefatta.
Si siede ad un tavolo passandosi il panno sulla faccia per asciugare un pò di sangue cha ancora gli esce da un piccolo taglio sulla fronte. SI guarda attorno*

Lady Euralia?

Ci siete?

*aspetta*

*un elfo seduto al bancone si volta a guardarlo*

Serve una mano?

Se è per quella posso fare qualcosa anche io.

*accenna alla ferita*

Avete fatto a pugni per qualche donna?

*alza lo sguardo e le sopracciglia, di corsa si avvicina all'uomo e gli leva il panno sporco dalle mani, prende dell'acqua e gliela porge*

Bevete e attendete un istante *si fa serissima e smette di dondolare* torno immediatamente

*si porta nella stanza del retro e torna con un barattolo di vetro colmo di qualcosa di vischioso e e delle bende*

Ora vi farà un un pò male, ma suppongo che ve la siete andata a cercare stavolta

*inizia a curare la ferita*

*si gira verso il suo interlocutore e ridacchia*

Diciamo che ho fatto a pugni perchè qulcuno ha fatto il furbo.

*Si asciuga ancora il sangue*

Mi chiamo Adam...Adam Simaril.

E voi?

*Non appena finisce di porre la domanda viene investito dalle cure di Euralia*

AUCH

Euralia, ma che roba è questa?

*Si lascia curare da Euralia*

Io o Lei?



Io sono Namneloth Alcaryanalcar Morfindel.

O più semplicemente, Namneloth l'Ametista, Arcimago dell'Est.

Molto lieto.

*Sorriden a Namneloth annuendo*

*con lo sguardo cupo stringe ancora di più la benda*

Ser Adam se sapesse vostra sorella non sarebbe in accordo con questo modo di fare che avete.
Chi ha fatto il furbo?

*Allo stringer delle bende fa una smorfia di dolore e poi ridacchia*

Ero a Marina di mor, stavo cercando delle reclute, quando inizia a piovere di brutto, era oramai notte e mi rifugio in una locanda.
All'interno c'erano degli uomini che mi invitano a giocare con loro a carte, faccio qualche mano con loro e perdo dei copper. Dopo qualche mano, mi rendo conto che erano dei bari e che si passavano le carte, allora diciamo che ho alzato una piccola amichevole rissa e ci siamo dati un pò di botte.

*Ridacchia ancora*

*appena sente il nome Marina di Mor sorride*

E' rinomato quel posto messere, rinomato per fare a botte e per trovare guai.

*fa un nodo stretto alla benda*

Qui è fatto, volete qualcosa da bere?

*Si mette comodo*

Si grazie...della birra.

Bhè sarà un posto rinomato per fare a botte, ma almeno ho trovato delle reclute, si presenteranno al campo il ventinovesimo giorno del mese.

*prende due boccali, uno con della birra piuttosto scura e l'altro con dell'acqua stranamente azzurra, si siede a cavallo di una panca davanti al tavolo*

Avete trovato delle reclute? Bene, per l'idea che già mi avevate detto vero?
Chi si è arruolato? Magari ne conosco qualcuno.

*Fa segno di no con la testa*

Non credo li conosciate, sono dei ragazzi cresciuti a Marina di Mor.
Non sono soldati, ma presto lo diverranno.

***entra in taverna facendo un cenno con la testa ad Euralia sorridendole. Avvicinandosi all'uomo vede del sangue rappreso e lo guarda sbigottita***

Beh... questo non è propriamente il luogo adatto per essere curato, sapete? ***sorride e gli si siede accanto***

Che avete fatto? ***sistemandosi i capelli in una crocchia***

*Si rivolge ad Ashlian*

Niente di grave, solo una sana scazzottata.

*Sorride*

Di sicuro la taverna di certo La tana dei lupi, non è uan taverna serena come il saturno danzante.

***sorride all'uomo***

Una sana scazzottata dite?
Beh...***guarda le ferite con occhio critico*** ...sana sana non è.

***sorride***

Se non altro non ha avuto la peggio, la prossima volta magari ci penserà de volte di più prima di partire con le mani.
E poi voglio dire, c'è di peggio.
*inizia a dondolare e fa una smorfia, poi beve e di calma*

Assolutamente si...c'è di peggio.

***si ferma a pensare e poi ricomincia***

Lia, mi porteresti una tisana? ***sorride***

*Ridacchia alle parole di Ashlian*

è stata una rissa ordinaria, una cosa tranquilla, in passato dopo alcune risse mi sono risvegliato in ospedale.

*Ridacchia ancora*

Bhè mica si può sempre vincere.

ahahahahahahahah!

*Si rivolge ad Euralia sorridendo*

*si alza in silenzio quasi surreale e velocemente porta la tisana alla Sorella, la poggia sul tavolo e si rannicchia sulla sedia con le gambe tirate su, sorride e dondola un pò*

Certo...non si può sempre vincere. ***sorride divertita. Volge lo sguardo alla Sorella***

...tutto bene? ***sorride***

*Guarda sbigottite Euralia*

Lady Euralia vi sentite bene?

non avete un aria....normale.

*annuisce annoiata e socchiude gli occhi*

Si Sorella, poi ne parleremo in privato se ne avete voglia.

Si, certo... sapete dove dove trovarmi. ***sorride e continua a sorseggiare la tisana***

*resta seduto al bancone, osservando in silenzio Euralia mentre cura Adam e mentre lavora, sul volto ha uno strano sorriso inebetito*

*Finisce di bere la birra che Euralia aveva portato assieme alla tisana, poi si alza e si stiracchia esclamando*

Dei del cielo!

*Si sgranchisce la spalle*

Credo proprio che mi ritirerò, ho bisogno di dormire.

*Rivolto a tutti i presenti*

Vi auguro un buon proseguimento.

*Fa una inchino e esce dalla taverna*

*guarda il Mago con uno strano cipiglio e poi si alza andandogli incontro gli passa accanto e si versa da una piccola botte altra acqua, si avvicina e sussurra*

Potreste togliervi dal viso quel sorriso ambiguo e parlare. Sapete, sono convinta che di cose da dire ne abbiate a centinaia...

*senza voltarsi alza la voce*

A Rivederci Ser Adam, ossequi alla Portatrice se la vedete.
Passate nuovamente, abbiamo da discutere su alcune cose.

*beve tranquillamente e continua a fissare il mago*

*Continua a fissare Euralia, sorridendo ancor di più*

Da dire avrei molte cose

Dipende da cosa volete sentire Voi

Io pagherei oro per capire cosa vi gira nella testa Messere, ma suppongo che il Vostro sorriso dica tutto quel che c'è da sapere.

*si poggia con un fianco al bancone*

Diciamo che ultimamente nella mia mente c'è posto solo per certa sacerdotessa...

***guarda la scena divertita e sorridente***

Bene...io tolgo il disturbo.
Grazie Lia e arrivederci Messere. ***lascia una moneta d'argento sul bancone e prima di incamminarsi verso la porta rivolge loro uno sguardo***

Di nuovo... ***sorride e va via***