Celiaci non si nasce, si diventa

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
martee1964
00martedì 28 settembre 2010 08:57
I risultati dagli esami del sangue su 3.500 persone analizzati a 15 anni di distanza, l’incidenza della malattia cresce in parallelo ad aumentare dell
ROMA

Non si è mai troppo vecchi per diventare celiaci. Pane, pasta e pizza possono diventare nostri “nemici” anche da anziani, perché la celiachia si sviluppa sempre più spesso in età adulta o perfino avanzata: è il risultato di un ampio studio epidemiologico condotto da ricercatori italiani del Center for Celiac Research dell’università di Baltimora, negli Stati Uniti, in collaborazione con l’università Politecnica delle Marche di Ancona, la Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, il Women & Children’s Hospital di Buffalo ed il Quest Diagnostics Inc. di San Juan Capistrano in California.

I dati, che saranno pubblicati sulla rivista Annals of Medicine, sono stati ottenuti su 3.500 cittadini americani di cui i ricercatori conservavano campioni di sangue raccolti nel 1974, quando già tutti erano entrati nell’età adulta; gli stessi soggetti sono stati analizzati poi a quindici anni di distanza, nel 1989.

«Il numero di persone con marcatori sierologici positivi per celiachia è raddoppiato in quindici anni, passando da un caso su 501 nel 1974 a uno ogni 219 nel 1989: soggetti che al primo test erano risultati negativi alla celiachia, quindi, avevano sviluppato l’intolleranza negli anni successivi - spiega il coordinatore della ricerca Alessio Fasano, direttore dell’University of Maryland’s Mucosal Biology Research Center e del Celiac Research Center - Questi dati dimostrano anche che la frequenza di celiachia è in costante aumento: nel 2003 abbiamo verificato che il numero di pazienti con intolleranza al glutine è salito a un caso ogni 133».

I dati mostrano che all’aumentare dell’età l’incidenza di celiachia cresce in parallelo. La celiachia è una patologia autoimmune scatenata dal consumo di glutine, proteina presente nel grano, orzo e segale. I sintomi classici sono la diarrea, il gonfiore intestinale e i dolori addominali, ma spesso si manifesta con sintomi atipici come dolori articolari, stanchezza cronica e depressione rendendo difficoltosa la diagnosi: se non riconosciuta, l’intolleranza al glutine può causare malassorbimento di nutrienti, danno dell’ntestino e altre complicanze.

I fattori ambientali che potrebbero avere un ruolo nella comparsa dell’intolleranza al glutine sono numerosi. È probabile che sia implicato il miglioramento delle condizioni igieniche nei Paesi sviluppati, che potrebbe alterare la capacità di risposta immunitaria dell’organismo. In alternativa, potrebbe avere un ruolo l’aumento del consumo di prodotti contenenti glutine; l’ipotesi più probabile, al momento, pare però la presenza sul mercato di cereali molto ricchi di frammenti tossici di glutine. Negli anni il numero di varietà di grano disponibili sul mercato è molto diminuito, per di più il frumento è stato anche modificato per migliorarne la resa: è possibile che tutto questo abbia dato luogo a varietà di grano più tossiche, oggi di fatto preponderanti sul mercato.

Sono 101mila i celiaci in Italia e circa 10mila le nuove diagnosi di questa malattia ogni anno nel nostro paese. Ma sono stimati in circa 500mila i celiaci in Italia che non sanno di essere malati. Le famiglie spendono 200 euro solo per la diagnosi dove non è stato applicato il decreto sulle malattie rare che consente la diagnosi gratuiti anche ai parenti di primo grado e sono appena 2000 le strutture di ristorazione in Italia, alberghi, ristoranti pizzerie e gelaterie, che possono ospitare celiaci in sicurezza. Infine, 150 milioni è la spesa complessiva in Italia per gli alimenti senza glutine.
gioiaedolore
00martedì 28 settembre 2010 11:50
ho conosciuto una ragazza cosi,è un vero grande problema.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:38.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com