Bully proibito in Brasile

Un giudice brasiliano ha sospeso le vendite di Bully nella nazione sudamericana, a causa della violenza ritenuta eccessiva per giovanissimi ed adolescenti. Il giudice Flavio Rabello ha decretato che il gioco non possa essere importato, distribuito, venduto o promosso su siti web o altri media e le compagnie hanno a loro disposizione 30 giorni di tempo per adeguarsi al nuovo ordinamento. Una sentenza che farà certamente discutere e che ancora una volta va a sottolineare i paradossi sociali a cui spesso assistiamo.

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cavolo...ma quanto sono potenti i giudici in brasile???mamma mia...

Io penso che un videogioco debba essere venduto come ogni altra cosa.
Se un dvd porno se lo può comprare solo un maggiorenne, è giusto che GTA se lo possa comprare solo un maggiorenne.

Io spesso sul lavoro dico ai genitori che il gioco non è adatto ai figli, e di seguire, anche se non troppo eccessivamente, i simboli pegi sulle scatole dei giochi.

Eppure i genitori mi rispondono "Tanto lui ha già giocato agli altri episodi..." -_-
oppure "ma tanto lui lo sà", "ce l'ha il cugino, e adesso lo vuole pure lui"...fregandosene di questa cosa.
ma se il cuginetto di cui sopra avesse un dvd porno, una pistola, una motosega, i genitori sono disposti a comprargli anche questo ?
Magari con la scusa "tanto lui le conosce queste cose ?"

Secondo me l'ignoranza parte dai genitori.

bè...diciamo che se si istruiscono i figli all'uso del videogioco o del porno nn ci sono problemi, ma siccome nessuno lo fa, o se lo fa avviene nel modo sbagliato, possiamo dire che magari il problema parte dai genitori. Un esempio stupido, ma che a mio avviso calza, potrebbe essere la minestra in brodo, ovvero...i genitori mettono il piatto di brodo davanti al figlio, lui nn sa cosa sia (ipotizziamo che sia stupido) e per sfortuna ci affoga dentro...dovremmo proibire il brodo? la risposta è NO...dovremmo semplicemente istruire ad un corretto utilizzo delle cose...