Botte al ragazzo Down... Ciak! Si gira!

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scottishflag
00domenica 12 novembre 2006 10:02
Di nuovo una vicenda raccapricciante che ha per teatro una delle nostre scuole e alcuni degli emuli dei velini e delle veline de noatri. Questo è un aspetto della società nella quale viviamo, e c'è solo da vergognarsi.
Già mi immagino i genitori dei ragazzi in questione, alzanti spallucce e sospiranti "Son ragazzi, cose che capitano". Son pronto a scommetterci.
Fine sfogo, ecco l'articolo.

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Botte al down nel video su Internet
sequestrato il film della vergogna


MILANO - "Video divertenti". Bastava cliccare su questo link per vedere un filmato di 3 minuti e 11 secondi che testimonia la tortura di un ragazzo down da parte dei compagni di classe. Chissà come sono finiti proprio nella sezione "video divertenti" quei 191 secondi in cui i ragazzi sbeffeggiano il compagno, lo prendono a sberle e calci, gli lanciano addosso dei libri. Il tutto condito da scritte e saluti nazisti. Immagini che evidentemente interessavano a molti, se il video è arrivato al ventinovesimo posto tra i più scaricati su Google.

La storia giunge tre giorni fa sul tavolo del pm milanese Corrado Carnevali e la procura decide di intervenire subito. È scritto nella querela presentata dall'associazione Vividown: "In pochi secondi e con estrema facilità ho rintracciato e scaricato il filmato. Per risalire all'indirizzo internet basta entrare nel sito www. video. google. it e cliccare "video divertenti", le prime immagini della schermata sono quelle in questione". Ora le indagini sono cominciate. Obiettivo: identificare il ragazzo che picchia il giovane down e il regista del film. Ma l'associazione Vividown ha denunciato anche Google: "Vista la capacità di diffusione - scrive l'avvocato Guido Camera - è evidente che attento e consapevole deve essere il controllo dei video che possono essere scaricati dal sito".

Il video, però, è rimasto pochi giorni a disposizione degli amatori, perché ieri cliccando all'indirizzo si scopriva che "è stato rimosso", per iniziativa della Procura che ha disposto il sequestro o per decisione autonoma di Google. Ma le immagini erano già state scaricate da centinaia di persone (e sono state acquisite agli atti).

"Play", basta schiacciare il pulsante del computer e comincia lo strazio. Scena: una classe di una scuola superiore italiana, gli studenti avranno diciassette, diciotto anni. Il professore, ovviamente, non c'è. Ed ecco che entra lui, il povero protagonista, un ragazzone robusto (lo chiameremo Mario), lo sguardo spaesato dietro occhiali spessi. Una compagna lo introduce nell'aula come si fa con un toro nell'arena: "Fallo entrare", urlano tutti.

Mario viene condotto al centro della classe, messo di spalle per mostrare il sedere, i pantaloni sporchi: "Dio p..., come è sporco, si è cag... addosso". Mario ascolta, sorride perfino, forse per abitudine o perché gli fa piacere ricevere un minimo di attenzione. Ma presto dalle parole si passa ai fatti: arriva l'altro protagonista del video, il cattivo. È un ragazzo magrolino, gel nei capelli, occhi perennemente sgranati. Parte la prima sberla sulla pancia di Mario, poi una spinta, un colpo in faccia e Mario fa per reagire. "Come ti permetti?", gli urlano, sembra impossibile che abbia il diritto di reagire. E giù un calcio per rimetterlo in riga.

Il regista con la telecamera intanto riprende la classe. C'è una ragazza che continua a scrivere, sulla faccia ha un'espressione che sembra più una smorfia che un sorriso. In fondo un altro compagno tiene gli occhi puntati sul libro, come per non vedere la scena, per non vedere nemmeno se stesso in quella classe. Ma gli altri, tutti, partecipano. C'è chi si avvicina alla lavagna e scrive: "Sensibilizziamo culi diversi", poi aggiunge un "SS" tanto per chiarire. C'è una ragazzina, la belloccia della classe, che si sventola un giornale davanti al naso: "Se l'è fatta addosso". Ecco di nuovo il "cattivo" che si lancia in un saluto nazista, poi finge di telefonare: "Salve, siamo di Vividown, un nostro mongolo si è cag... addosso e mo' non sappiamo che fare perché l'odore ci è entrato nelle narici".

Ma è il momento del numero clou: il lancio. Mario è solo davanti alla lavagna, solo contro tutti con la sua maglietta di un arancione eccessivo, con gli occhialoni. E i compagni cominciano: "Vai con il lancio". Parte un libro e colpisce in pieno Mario. E il regista: "Aspetta, rifatelo, non è venuto". E allora si ripete, finché Mario perde gli occhiali e d'un tratto capisce, fa per piangere, cerca di difendersi. Ma lui non può: "Cretino, buuhhh", urla la classe.

Possibile che si tratti di una finzione, di uno scherzo? Difficile, e comunque non cambierebbe molto. Chi ha cliccato centinaia di volte non lo sapeva.

Articolo a firma di Ferruccio Sansa, da repubblica.it

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nightolo
00domenica 12 novembre 2006 12:23
Io questa gente la prenderei a frustate sempre in pubblica piazza, per fare vedere a tutti come si impara l'educazione, perche' evidentemente i loro genitori non gliene hanno date abbastanza.
Ma sono sicuro che i fan dei diritti umani si rivolterebbero contro questa mia proposta.
Vulcanodentro
00domenica 12 novembre 2006 13:07
Purtroppo c'è ancora poca attenzione riguardo al sesso sicuro.
I preservativi e gli altri anticoncezionali evidentemente non vengono usati abbastanza.Bisognerebbe pensarci prima di mettere al mondo un figlio....quando non si ha nemmeno un briciolo di cervello per insegnarli il rispetto delle persone ed il valore delle cose,sarebbe piu oppurtuno mettere il condom e risolvere a monte la questione.
I ragazzini autori di questo "video divertente" li paracaduterei a forza sul Darfur.Cosi forse imparerebbero a capirne qualcosa della vita.
Ma i genitori....i genitori si meriterebbero il carcere venezuelano a dividere la cella con nerboruti spacciatori assassini sudamericani tutti tatuati..di quelli che se quando ti chiedono "hai da accendere" gli dici di no..ti sparano in fronte senza pensarci manco 1 nanosecondo.
Ma probabilmente finirà a nulla.Anzi forse i novelli papa e mamme sequestreranno ai loro figlioli il cellulare da 400 euro per qualche ora,oppure non gli allungheranno le 200 euro per l'ultimo paio di scarpe griffate di cui i pargoli hanno gia pieno l'armadio.
Mio padre m'avrebbe gonfiato come una zampogna e poi sarebbe corso all'ufficio anagrafe di Catania per farmi cancellare dallo stato di famiglia.Ma che volete,il classico genitore siciliano arretrato ed autoritario.
I pargoli bisogna capirli.So ragazzi.
nightolo
00domenica 12 novembre 2006 13:26
mbare si viri chi semu siciliani
Corcaigh
00domenica 12 novembre 2006 16:43
Ed io che mi lamento delle scuole irlandesi... [SM=g27820]:
Il problema qui è la cultura verso le differenze, che in quel gruppo sociale ovviamente non esiste. Ovviamente tutto parte dalle famiglie, ma anche dalla scuola, dai gruppo di appartenenza extrascolastici, ecc. ecc.. La società in toto, alla fin fine.

Il personale scolastico di quella disgraziata scuola sapeva certamente che da tempo c'erano episodi di bullismo verso questo ragazzino "differente". E nessuno ha alzato un dito per educare i fascistelli e le sciacquette di quella classe. Nessuno ha portato queti ragazzi a fare un giro e qualche ora di volontariato extrascolastico (o addirittura nelle ore scolastiche) in una qualche comunità per disabili mentali.

Si è lasciato correre: il tutto è culminato in un video (criminale, perché di abuso vero e proprio si tratta e gli autori dovrebbero finire davanti a un tribunale + riabilitazione sociale).

Quando sento storie del genere ringrazio di vivere qui. E non è per la provessione che ho scelto, che è quella, appunto, di lavorare con i "differenti" gli "atipici". Ma perché con tutti i problemi che hanno gli adolescenti di questo paese (alcol, sesso non protetto ecc. ecc.), hanno senz'altro la cultura del rispetto delle differenze. Abusare un disabile è quasi tabù. Ho visto coi miei stessi occhi esternazioni spontanee di solitarietà verso disabili da parte di ragazzini da cui no me lo sarei mai aspettato.

Due anni fa qui le Special Olimpics sono state un successone, maree di gente hanno offerto lavoro volontario, non parlo solo di celebrità, parlo di gente comune, famiglie con figli adolescenti che si sono rimboccati le maniche pure loro.

Nella classe di mio figlio fino a qualche mese fa c'era un bimbo autistico, "non-verbal" ovvero parlava a malapena, aveva tutti i "sintomi" del classico autismo. Dopo qualche mese fu trasferito in una scuola specializzata in casi autistici del genere, in cui avrebbe avuto un'educazione più adeguata. Mio figlio ci rimase malissimo, ed organizzò una campagna personale per fare rimanere Ryan in quella scuola, perché "anche se lui non gli parlava, sapeva che era suo amico".

Storie del genere mi riempiono di speranza verso la nuova generazione irlandese. Queste cose la tigre celtica non è ancora riuscita a macinarle.

[Modificato da Corcaigh 12/11/2006 16.44]

theropithecus
00domenica 12 novembre 2006 18:01
Re:

Scritto da: Corcaigh 12/11/2006 16.43
Ed io che mi lamento delle scuole irlandesi... [SM=g27820]:
Il problema qui è la cultura verso le differenze, che in quel gruppo sociale ovviamente non esiste. Ovviamente tutto parte dalle famiglie, ma anche dalla scuola, dai gruppo di appartenenza extrascolastici, ecc. ecc.. La società in toto, alla fin fine.

Il personale scolastico di quella disgraziata scuola sapeva certamente che da tempo c'erano episodi di bullismo verso questo ragazzino "differente". E nessuno ha alzato un dito per educare i fascistelli e le sciacquette di quella classe. Nessuno ha portato queti ragazzi a fare un giro e qualche ora di volontariato extrascolastico (o addirittura nelle ore scolastiche) in una qualche comunità per disabili mentali.

Si è lasciato correre: il tutto è culminato in un video (criminale, perché di abuso vero e proprio si tratta e gli autori dovrebbero finire davanti a un tribunale + riabilitazione sociale).

Quando sento storie del genere ringrazio di vivere qui. E non è per la provessione che ho scelto, che è quella, appunto, di lavorare con i "differenti" gli "atipici". Ma perché con tutti i problemi che hanno gli adolescenti di questo paese (alcol, sesso non protetto ecc. ecc.), hanno senz'altro la cultura del rispetto delle differenze. Abusare un disabile è quasi tabù. Ho visto coi miei stessi occhi esternazioni spontanee di solitarietà verso disabili da parte di ragazzini da cui no me lo sarei mai aspettato.

Due anni fa qui le Special Olimpics sono state un successone, maree di gente hanno offerto lavoro volontario, non parlo solo di celebrità, parlo di gente comune, famiglie con figli adolescenti che si sono rimboccati le maniche pure loro.

Nella classe di mio figlio fino a qualche mese fa c'era un bimbo autistico, "non-verbal" ovvero parlava a malapena, aveva tutti i "sintomi" del classico autismo. Dopo qualche mese fu trasferito in una scuola specializzata in casi autistici del genere, in cui avrebbe avuto un'educazione più adeguata. Mio figlio ci rimase malissimo, ed organizzò una campagna personale per fare rimanere Ryan in quella scuola, perché "anche se lui non gli parlava, sapeva che era suo amico".

Storie del genere mi riempiono di speranza verso la nuova generazione irlandese. Queste cose la tigre celtica non è ancora riuscita a macinarle.

[Modificato da Corcaigh 12/11/2006 16.44]





credo che fare generalizzazioni di questo genere non solo è di cattivo gusto ma pecca di una grande superficialismo.

Purtroppo queste situazioni accadono ovunque, anche nel paradiso irlandese. Il fatto è che stiamo confrontando una nazione di meno di 4 milioni di abitanti con una di 60 milioni, e per forza di cose con diverse proporzioni....

Spero che gli utenti del forum siano abbastanza intelligenti ( ma purtroppo mi rendo conto che non è cosi) di considerare il tuo post con il giusto peso....


salentino87
00domenica 12 novembre 2006 20:18
Re:

Scritto da: Corcaigh 12/11/2006 16.43

Il personale scolastico di quella disgraziata scuola sapeva certamente che da tempo c'erano episodi di bullismo verso questo ragazzino "differente". E nessuno ha alzato un dito per educare i fascistelli e le sciacquette di quella classe. Nessuno ha portato queti ragazzi a fare un giro e qualche ora di volontariato extrascolastico (o addirittura nelle ore scolastiche) in una qualche comunità per disabili mentali.

[Modificato da Corcaigh 12/11/2006 16.44]




so che per qualcuno la tentazione è troppo forte, ma ficcare la politica anche dentro ad un episodio del genere mi sembra ridicolo.
mi riesce piuttosto difficile pensare che queste "persone" abbiano una propria cultura politica.

per il resto non trovo ci sia molto da commentare ad un episodio del genere
Juza1973
00domenica 12 novembre 2006 20:39
Re:

Scritto da: Corcaigh 12/11/2006 16.43
Ed io che mi lamento delle scuole irlandesi... [SM=g27820]:
Il problema qui è la cultura verso le differenze, che in quel gruppo sociale ovviamente non esiste. Ovviamente tutto parte dalle famiglie, ma anche dalla scuola, dai gruppo di appartenenza extrascolastici, ecc. ecc.. La società in toto, alla fin fine.

Il personale scolastico di quella disgraziata scuola sapeva certamente che da tempo c'erano episodi di bullismo verso questo ragazzino "differente". E nessuno ha alzato un dito per educare i fascistelli e le sciacquette di quella classe. Nessuno ha portato queti ragazzi a fare un giro e qualche ora di volontariato extrascolastico (o addirittura nelle ore scolastiche) in una qualche comunità per disabili mentali.



Beh se prendi dei ragazzini e li sbatti li' non e' molto volontariato. E' una attivita' scolastica e come tutte le attivita' scolastiche e' una gara a chi cazzeggia di piu', probabilmente i ragazzini la prendono come un'imposizione e si incattiviscono ancora di piu'. I regimi di tutto il mondo hanno cercato di creare degli adulti che pensassero soltanto quello che dovevano pensare, ciononostante solo una minoranza di quella gente pensa le stesse cose da adulto. E' una questione di educazione della famiglia e del resto dell'ambiente sociale, non si rimedia con i cinque minuti di buonismo. Senza giustificare minimamente i ragazzi non penso che ci si possa aspettare da loro che siano solidali col compango down perche' noi riteniamo che sia dovuto. Penso che la colpa e' di chi ha sbattuto il down dentro la classe pensando che si dovesse integrare perche' nelle circolari ministeriali c'e' scritto cosi'. Magari non e' stata nemmeno una scelta ragionata, non avranno avuto i fondi per l'insegnante di sostegno ed e' successo il capolavoro.

[Modificato da Juza1973 12/11/2006 20.42]

=Donegal=
00domenica 12 novembre 2006 21:20
Re: Re:

Scritto da: salentino87 12/11/2006 20.18

so che per qualcuno la tentazione è troppo forte, ma ficcare la politica anche dentro ad un episodio del genere mi sembra ridicolo.
mi riesce piuttosto difficile pensare che queste "persone" abbiano una propria cultura politica.




Veramente la politica non ci è stata "ficcata dentro" se non da loro...
poi aggiunge un "SS" tanto per chiarire.
Ecco di nuovo il "cattivo" che si lancia in un saluto nazista
Sui dubbi che i tizi capiscano di politica sono d'accordo con te, però i simboli usati sono quelli...

[Modificato da =Donegal= 12/11/2006 21.26]

Corcaigh
00lunedì 13 novembre 2006 00:57
Vorrei dire che a volte "sbattere lì" un adolescente è unincentivo alla sensibilizzazione sociale. Oltretutto, una persona non si "sbatte lì" in una comunità di disabili, ma la si sensibilizza in modo adeguato. ci sono dei metodi, sai? Gli insegnanti dovrebbero conoscerli (è il loro lavoro)... [SM=g27830]

Salentino, chi ha parlato di politica nella classe? Io ho parlato solo di insegnanti che facciano il proprio lavoro (ancora una volta)[SM=g27820]:. Cazzarola, se qualcuno fa il saluto fascista, come la chiami quella (a parte pirlaggine adolescenziale, ma quello è un discoso a parte)?

Thero, se non conosci la situazione giovanile e scolastica in Irlanda, evita di fare commenti astrusi che non hanno alcun fine se non quello di scatenare un flame.

Gli abusi ai disabili/diversi vanno prevenuti. Se avvengono, è davvero il sintomo di una società che sta andando a pezzi.

theropithecus
00lunedì 13 novembre 2006 05:55
Re:

Scritto da: Corcaigh 13/11/2006 0.57
Vorrei dire che a volte "sbattere lì" un adolescente è unincentivo alla sensibilizzazione sociale. Oltretutto, una persona non si "sbatte lì" in una comunità di disabili, ma la si sensibilizza in modo adeguato. ci sono dei metodi, sai? Gli insegnanti dovrebbero conoscerli (è il loro lavoro)... [SM=g27830]

Salentino, chi ha parlato di politica nella classe? Io ho parlato solo di insegnanti che facciano il proprio lavoro (ancora una volta)[SM=g27820]:. Cazzarola, se qualcuno fa il saluto fascista, come la chiami quella (a parte pirlaggine adolescenziale, ma quello è un discoso a parte)?

Thero, se non conosci la situazione giovanile e scolastica in Irlanda, evita di fare commenti astrusi che non hanno alcun fine se non quello di scatenare un flame.

Gli abusi ai disabili/diversi vanno prevenuti. Se avvengono, è davvero il sintomo di una società che sta andando a pezzi.





e tu quella italiana invece la conosci alla perfezione vero?

ma guarda un pò...ah beh c'è il video.... [SM=g27825]







salentino87
00lunedì 13 novembre 2006 11:56
Re:

Scritto da: Corcaigh 13/11/2006 0.57
Vorrei dire che a volte "sbattere lì" un adolescente è unincentivo alla sensibilizzazione sociale. Oltretutto, una persona non si "sbatte lì" in una comunità di disabili, ma la si sensibilizza in modo adeguato. ci sono dei metodi, sai? Gli insegnanti dovrebbero conoscerli (è il loro lavoro)... [SM=g27830]

Salentino, chi ha parlato di politica nella classe? Io ho parlato solo di insegnanti che facciano il proprio lavoro (ancora una volta)[SM=g27820]:. Cazzarola, se qualcuno fa il saluto fascista, come la chiami quella (a parte pirlaggine adolescenziale, ma quello è un discoso a parte)?

Thero, se non conosci la situazione giovanile e scolastica in Irlanda, evita di fare commenti astrusi che non hanno alcun fine se non quello di scatenare un flame.

Gli abusi ai disabili/diversi vanno prevenuti. Se avvengono, è davvero il sintomo di una società che sta andando a pezzi.




Mi riferivo al definire fascistelli gente che forse non sa neanche allacciarsi le scarpe, figurarsi avere delle ideologie politiche fondate su conoscenze personali, piuttosto che non su uno spirito di emulazione o aggregazione a non so cosa.
Io piuttosto che fasistelli avrei una lunga serie di aggettivi per definirli che ti lascio immaginare.

Per quanto riguarda l'episodio in se ci si chiede se è giusto che ragazzi down siano inseriti in una classe normale (che poi si è visto normale non è, ma questo è un discorso a parte), verrebbe da rispondere si, ma quindi ci si deve fidare di adolescenti, e ne nasce un'altra domanda, si può davvero contare sulla maturità di ragazzi che per questioni anagrafiche maturi non lo sono?
Io credo che un'inserimento se fatto va fatto fin da piccoli, non riesco ad immaginare una cosa del genere accadere tra dei bambini.
In pratica chi deve adattarsi ed inserirsi non è tanto il ragazzo down, quanto gli altri.
paolino-BOGLANDSMAN
00lunedì 13 novembre 2006 12:00
ne parlavo con mia mamma che è insegnante...

ora si dovrà grattare un po' colui/colei che in quel momento, cioè quando è successo quello che è successo, doveva essere in classe.

Per il fatto in se... [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816]
scottishflag
00lunedì 13 novembre 2006 12:04
Re:

Scritto da: paolino-BOGLANDSMAN 13/11/2006 12.00
ora si dovrà grattare un po' colui/colei che in quel momento, cioè quando è successo quello che è successo, doveva essere in classe.



Figurarsi... si adopereranno nel famoso "scaricabarile". Non fosse mai successo... [SM=g27829]
cerry
00lunedì 13 novembre 2006 12:08
Re: Re:

Scritto da: salentino87 13/11/2006 11.56
Io credo che un'inserimento se fatto va fatto fin da piccoli, non riesco ad immaginare una cosa del genere accadere tra dei bambini.



su questo non sono d'accordo. purtroppo (o per fortuna in certi casi) i bambini sono molto crudeli e riescono a far sentire diverso un loro compagno anche solo perchè, ad esempio, porta gli occhiali o delle scarpe ortopediche.
non è "colpa" dei bambini, o di quando ragazzi diversamente abili vengono introdotti nelle classi di normo dotati, ma di come questi ultimi vengono (non)educati alla diversità dei loro compagni.
ollivander
00lunedì 13 novembre 2006 12:09
ne italia ne irlanda
alle medie avevo in classe un ragazzo che portava l'apparecchio acustico e al quale era stato assegnato un insegnante di sostegno perche' non si perdesse una parola di quello che dicevano i prof.

non vi dico cosa riuscivano a dirgli i maschietti della classe. le ragazze semplicemente lo ignoravano come fosse un'appestato....

e' sempre stato escluso da qualsiasi attivita' extra scolastica, feste etc.
io non ho mai fatto la mia parte nell'aiutarlo ad integrarsi perche' di casini avevo gia' i miei, e questo e' un fatto, ma quantomeno non l'ho mai considerato ne trattato come un deficiente.

alle superiori ha iniziato a frequentare gente che si faceva di ogni cosa, e cosi' e' andato avanti per tutta l'adolescenza, fino a 2 anni fa quando (ignoti) lo hanno ammazzato di botte, probabilmente per debiti.

i genitori non sono stati in grado di trovare o contattare nessun amico che sapesse dargli delle indicazioni sulle frequentazioni del figlio perche' semplicemente non c'era nessuno da contattare.

per quanto riguarda l'irlanda, 7 mesi fa a ballymun (si sa, il posto e' quello che e') una ragazza di 15 anni e' stata usata come "sacco" da un tizio che le ha rotto il braccio sinistro in 5 parti mentre il suo amico la riprendeva con la digicamera e dopo 2 ore si rivendeva il filmato su internet.

la tipa e' tornata a casa senza avere il coraggio di dire nulla alla famiglia. i genitori sono venuti a conoscenza dei fatti solo un paio di gg dopo quando un'amico ha mostrato il filmato trovato online.

la denuncia alla garda aveva inizialmente prodotto l'assegnazione di uno dei ragazzi ad un programma di recupero, cioe' consulenze con uno psicologo una volta alla settimana e nessuna forma di detenzione o deterrente dal riavvicinare la ragazza.

solo recentemente, dopo l'apparizione del padre su RTE per denunciare la negligenza delle autorita', il caso e' stato riaperto.

tutto questo per dire che se sono disabili, down, sulla sedia a rotelle o autistici e' anche meglio. c'e piu' gusto a fargli male. fa ancora piu' alternativo.
Earendil78
00lunedì 13 novembre 2006 12:12
Anche io credo che non si possa generalizzare molto... non e' questione di Italia o Irlanda, ma di senso civile ed educazione, che si ritrova e va cercato a livello di "persona", non di "popolo".
Corcaigh
00lunedì 13 novembre 2006 13:09
Re:

Scritto da: Earendil78 13/11/2006 12.12
Anche io credo che non si possa generalizzare molto... non e' questione di Italia o Irlanda, ma di senso civile ed educazione, che si ritrova e va cercato a livello di "persona", non di "popolo".



Ovviamente. Il mio commento era riferito al sistema scolastico e non al popolo, forse non mi sono spiegata bene.
Un po' di sana "educazione civica", come si chiamava ai vecchi tempi, non farebbe male a cominciare dalle elementari.
Ed anche la sensibilità degli insegnanti andrebbe migliorata con un po' di sano training.

Ovviamente chi afferma (ho affermerà) che difendo a spada tratta il sistema scolastico irlandese, non ha mai letto i miei post a riguardo in passato... [SM=g27829]


theropithecus
00lunedì 13 novembre 2006 17:15
Re: Re:

Scritto da: Corcaigh 13/11/2006 13.09


Ovviamente. Il mio commento era riferito al sistema scolastico e non al popolo, forse non mi sono spiegata bene.
Un po' di sana "educazione civica", come si chiamava ai vecchi tempi, non farebbe male a cominciare dalle elementari.
Ed anche la sensibilità degli insegnanti andrebbe migliorata con un po' di sano training.

Ovviamente chi afferma (ho affermerà) che difendo a spada tratta il sistema scolastico irlandese, non ha mai letto i miei post a riguardo in passato... [SM=g27829]






No no, a meno che non ti sei dimenticata l'italiano, hai scritto chiaramente, o l'hai fatto intendere che , mentre in Irlanda esiste la cultura ed il rispetto per le differenze, in Italia no. Ed anche se dal tuo ultimo post dici di aver parlato di sistema scolastico, non potresti parlarne perche' non lo conosci affatto.

Parlavi di societa', io invece credo che questo sia un esempio lampante della societa' di oggi (ma lo era anche nel passato) che non ha confini, questi episodi succedono OVUNQUE. Mi ricordo che in inghilterra due bambini di 10 anni (?) ne uccisero uno molto piü piccolo di loro.

Non conosco il sistema scolastico di Cork, ma sono convinto che descrivere la societa' irlandese immune da queste episodi sia una stronzata....ma che te lo dico a fare....


[Modificato da theropithecus 13/11/2006 17.16]

Corcaigh
00lunedì 13 novembre 2006 17:56
A-ehm... Inghilterra è una cosa, Irlanda è un'altra. Siamo una repubblica, ricordi? In-di-pen-den-te. Due paesi diversi. Due governi diversi.
[SM=g27828]
Corcaigh
00lunedì 13 novembre 2006 18:03
Dimenticavo: segnalami dove ho usato la parola "immune" che non ricordo. Eh, la vecchiaia... [SM=g27829]
Vulcanodentro
00lunedì 13 novembre 2006 19:56
Sul sito del quotidiano della mia città ho trovato questa denuncia del parroco di Noto(famoso per le sue attività contro la pedofilia e altri orrori):

Messaggi choc sul web: "Impiccate gli handicappati"

SIRACUSA - Una dettagliata denuncia alla polizia postale e delle comunicazioni di Catania è stata presentata oggi dall'associazione Meter di don Fortunato Di Noto dopo aver rinvenuto messaggi su dei forum di associazioni umanitarie italiane, estranee peraltro alla vicenda, di utenti che li utilizzano per invitare e incitare "con molto gusto" a "mandare aff... l'impegno sociale e i fottuti handicappati", fino a dire: "Io li vorrei vedere tutti impiccati".

Nonostante le proteste di altri utenti, i messaggi circolano e sono veicolati in diversi forum senza alcun filtro di moderazione. I messaggi sono stati rinvenuti dopo una ricerca sui maltrattamenti all'infanzia su persone portatrici di handicap per uno studio-progetto della associazione Meter che è impegnata nella tutela dell'infanzia e della adolescenza.

"La violenza ai minori - dice don Fortunato - è divenuta una prassi che deve essere estirpata attraverso un processo culturale finalizzato all'educazione della persona e dei suoi elementari diritti al rispetto e alla dignità. Speriamo siano solo degli esaltati a cui va la durezza del giudizio e l'auspicio che si assumano le loro responsabilità. Scrivere in uno spazio pubblico - conclude il sacerdote - può generare elementi di emulazione e di assuefazione".

nightolo
00lunedì 13 novembre 2006 20:46
vabbe' don Fortunato di Noto e' un cretino, questa cosa e' risaputa
trollino63
00martedì 14 novembre 2006 11:00
Quoto volentieri le riflessioni di Corcaigh riguardo all'episodio. Per quanto riguarda la politica, come rilevava Donegal, i riferimenti politici li hanno messi quei ragazzi stessi. E non c'è dubbio che la pseudo cultura di destra e fascisteggiante stia tornando alla grande nelle scuole e per le strade, in Italia come in Irlanda o in Inghilterra. Cresce l'ignoranza, cresce la frustrazione, crescono i movimenti di destra, la voglia di fascismo, le tentazioni totalitarie. La storia d'Europa del resto parla chiarissimo a riguardo.

La politica come la intendo io è la ricerca del buon vivere civile, non si può tener fuori da nulla, tantomeno dalla scuola che di questo buon vivere civile dovrebbe essere maestra.
paolino-BOGLANDSMAN
00martedì 14 novembre 2006 11:05
[SM=x145489]
=Donegal=
00martedì 14 novembre 2006 11:19
Re:

Scritto da: trollino63 14/11/2006 11.00
Quoto volentieri le riflessioni di Corcaigh riguardo all'episodio. Per quanto riguarda la politica, come rilevava Donegal, i riferimenti politici li hanno messi quei ragazzi stessi. E non c'è dubbio che la pseudo cultura di destra e fascisteggiante stia tornando alla grande nelle scuole e per le strade, in Italia come in Irlanda o in Inghilterra. Cresce l'ignoranza, cresce la frustrazione, crescono i movimenti di destra, la voglia di fascismo, le tentazioni totalitarie. La storia d'Europa del resto parla chiarissimo a riguardo.

La politica come la intendo io è la ricerca del buon vivere civile, non si può tener fuori da nulla, tantomeno dalla scuola che di questo buon vivere civile dovrebbe essere maestra.



Una riflessione trolliniana lucida as usual.
Aggiungo solo una considerazione. Come dicevo sopra non si è trattato di ragazzini di 8 anni, ma di quasi maggiorenni. E se a 14 anni si può guidare il motorino e a 16 una moto da 200 km all'ora, allora a 17 anni si è anche in grado di capire il significato di certi comportamenti e di certi simboli...
theropithecus
00martedì 14 novembre 2006 13:05
Re:

Scritto da: trollino63 14/11/2006 11.00
Quoto volentieri le riflessioni di Corcaigh riguardo all'episodio. Per quanto riguarda la politica, come rilevava Donegal, i riferimenti politici li hanno messi quei ragazzi stessi. E non c'è dubbio che la pseudo cultura di destra e fascisteggiante stia tornando alla grande nelle scuole e per le strade, in Italia come in Irlanda o in Inghilterra. Cresce l'ignoranza, cresce la frustrazione, crescono i movimenti di destra, la voglia di fascismo, le tentazioni totalitarie. La storia d'Europa del resto parla chiarissimo a riguardo.

La politica come la intendo io è la ricerca del buon vivere civile, non si può tener fuori da nulla, tantomeno dalla scuola che di questo buon vivere civile dovrebbe essere maestra.




ed ecco un altro intervento pieno di minchiate....mamma mia siete proprio terra terra.....


possibile che su questo forum devono passare certi messaggi, di una superficialita' che nemmeno un bambino di 2 anni avrebbe...

E purtroppo sono sempre il solo ad intervenire....

Riassumendo, ecco quanto esce fuori dalle vostre menti:


Ragazzi di 14-17 anni picchiano un down gridando viva il duce (o qualcosa simile)= atteggiamento tipico di destra = essere di destra significa essere ignoranti = hitler e' alle porte


SIETE R I D I C O L I

[Modificato da theropithecus 14/11/2006 13.11]

jay.ren
00martedì 14 novembre 2006 14:05
Volevo aggiungere che certi atteggiamenti sono condivisi anche da chi indossa la kefiah e si saluta mostrando il pugno o che frequenta i centri sociali e cose simili.

L'ignoranza non ha ideologia, classe o ceto sociale.

E' semplicemente ignoranza.

R
gior77
00martedì 14 novembre 2006 16:21
è sempre una questione di audience.

l'ignoranza è sempre bipartisan, però se uno legge articoli in cui vengono citati questi fatti, è normale che si faccia questa idea.

è un po' come leggere solo articoli di integralisti islamici, ti rende l'idea che non esistano integralisti cattolici ...

quando avremo una classe giornalistica realmente indipendente allora potremo dire di essere informati sui fatti. per adesso, sappiamo solo quello che vogliono farci sapere.

cosa ho voluto dire con questo discorso? niente, però mi piaceva.
salentino87
00martedì 14 novembre 2006 16:44
Re:

Scritto da: gior77 14/11/2006 16.21
è sempre una questione di audience.

l'ignoranza è sempre bipartisan, però se uno legge articoli in cui vengono citati questi fatti, è normale che si faccia questa idea.

è un po' come leggere solo articoli di integralisti islamici, ti rende l'idea che non esistano integralisti cattolici ...

quando avremo una classe giornalistica realmente indipendente allora potremo dire di essere informati sui fatti. per adesso, sappiamo solo quello che vogliono farci sapere.

cosa ho voluto dire con questo discorso? niente, però mi piaceva.



integralisti cattolici!? mia nonna lo era...brutta storia davvero, purtroppo questo tipo di signore ancora non s'è estinto, e le vedi tutt'ora che passeggiano libere la domenica mattina per andare in chiesa, io cambio spesso strada quando le vedo, metti che all'improvviso si fanno esplodere...

fai come me.... fatti un buon caffè dopo la siesta di primo pomeriggio [SM=g27823]



ren hai afferrato perfettamente il discorso che si cercava di fare.


fine OT
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