BRUTTE NOTIZIE DA GARDALAND

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vanni-merlin
00domenica 24 settembre 2006 18:37
BRUTTE NOTIZIE DA GARDALAND


Un genitore scrive una lettera aperta alla direzione di Gardaland per denunciare una serie di piccole e grandi situazioni di discriminazione vissute in una sola giornata passata all'interno del Parco di divertimento. Una catena di problemi e di disavventure che mettono sotto accusa sia le scelte organizzative della direzione che la formazione del personale.

A cura di Alessandro Mosconi

Spett.le Direzione Gardaland , infobox@gardaland.it

Mi chiamo Alessandro Mosconi, ho 47 anni, e sono padre di un ragazzo down di 18 anni, di un ragazzo di 15 anni con problemi psico-motori (in carrozzina) e di una bimba di quasi sei anni. Con la presente vorrei fare presente una serie di discriminazioni e disservizi subiti dalla mia famiglia durante la visita effettuata nella giornata di sabato due settembre 2006 presso il vostro parco dei divertimenti, che derivano da una a mio parere superficiale e scorretta conoscenza e gestione del concetto di disabilità all'interno delle strutture da Voi gestite, e costruttivamente suggerirvi di riflettere su un atteggiamento sicuramente ottuso che non può che danneggiare la Vostra immagine, oltre che i disabili stessi che si recano presso il Vostro parco con la speranza di passare una piacevole e possibilmente non discriminatoria giornata.


Prima di entrare nel merito di singole sottolineature... alcune considerazioni di carattere generale.
Prima di recarci presso di Voi ... ci siamo informati attraverso il Vs. sito internet ... tanto ben curato nella grafica, quando privo di informazioni significative per le reali esigenze di chi come noi aveva intenzione di trascorrere la sua giornata a Gardaland.
Le uniche informazioni infatti che si possono leggere alla sezione "Servizi- Servizio portatori di Handicap" sono queste testuali parole:
Le persone con disabilità potranno ritirare una guida al parco appositamente realizzata per le loro esigenze presso i tornelli d'ingresso.
E poi alla voce Servizi- Regolamento attrazioni:
Per la vostra sicurezza, ogni attrazione è soggetta ad un regolamento che può limitarne l'accesso in funzione dell'altezza, dell'età e delle condizioni di saluti. Verificate all'entrata le norme da rispettare.
Nessuna info specifica, quando lo stesso volantino che viene poi consegnato all'ingresso del parco, potrebbe tranquillamente essere messo online.
Non può non insospettire il fatto che tale volantino non venga "pubblicizzato", visto che, alla resa dei conti ... un qualsiasi disabile, fisico o intellettivo e ogni suo genitore saggio, dopo aver presa visione delle limitazioni di accesso previste in esso .. si guarderebbe bene dal compiere un viaggio di quasi due ore, e sopportare i disagi di una giornata sicuramente non "facile" per riceverne in cambio principalmente ingiustificati rifiuti, arrabbiature ... conditi di luoghi comuni e generiche giustificazioni sui temi della sicurezza e della salute ... (Health, Safety & Security ... tanto cari e sbandierati in teoria, quanto fonte di disimpegno assoluto sotto il profilo delle soluzioni concrete).
La giornata inizia con l'arrivo al parco, alla cassa dei parcheggi chiediamo l'ubicazione dei parcheggi per i disabili, e ci viene cortesemente indicato dove parcheggiare; ci rechiamo alle casse dove, con grande sorpresa ... ci sentiamo dire che lì possiamo fare solamente il biglietto per la piccola di sei anni, mentre per i ragazzi disabili e noi genitori (accompagnatori) dovremo recarci presso l'entrata del parco... acconsentiamo, un po' stupiti.
All'ingresso, dopo cioè essere arrivati alle casse con un percorso di circa 300m dal parcheggio ... ed aver già pagato il biglietto per i "normodotati" ... finalmente ci vengono fatti i biglietti di ingresso per i nostri due figli disabili e per noi genitori-accompagnatori, e ci viene consegnato il famigerato volantino con le "Informazioni per ospiti con disabilità", contenente fondamentalmente il regolamento di accesso alle attrazioni. Tale volantino potrebbe comodamente e più proficuamente essere disponibile (oltre che per il download sul sito) anche presso il punto informazioni presente appena fuori dai parcheggi ... ma ovviamente anche questo viene accuratamente evitato.
Il prezzo, che è l'unica cosa che veniva pubblicizzata sul sito, è buono per noi ... due biglietti gratuiti per i figli disabili, e tre biglietti ridotti, lo sapevamo ... ma non sapevamo ancora che questo, come spesso succede in Italia, è la solita ipocrita soluzione di chi "offre soldi" quando non è in grado di offrire servizi, pretendendo che i destinatari di questo beneficio ne siano pure contenti.
Un'ulteriore piccola sorpresa: non si può pagare se non in contanti ... perché dove si fanno i biglietti per i disabili ... non c'è POS. L'informazione si limita al volantino ... non per cattiva volontà del personale alla cassa, ma per evidente impreparazione specifica.
Quando chiedo dopo aver letto l'opuscolo (non mi viene detto che potevo chiederlo) ... se posso avere i "pass ospite" per accedere alle attrazioni con il figlio in carrozzina senza l'attesa in coda ... mi viene risposto che lo devo chiedere in direzione (e fanno già tre "sportelli" ... quando una persona "normale" se la cava con uno solo!)... che troverò lungo il percorso di accesso al parco... e qui la prima "perla": la direzione ... è in un edificio non accessibile, raggiungibile attraverso una lunga scalinata (direi almeno 20 gradini e 5m di dislivello ... senza alcun montascale o rampa di accesso dall'interno del parco), e la cosa al momento mi sembra solo assolutamente ridicola, e mi strappa il solito sorriso disilluso che troppo spesso sono costretto a fare in molte circostanze ...ma non mi "disturba" più di tanto, visto che io posso agevolmente salire quelle inaccessibili scale.
Arrivato in direzione ... il massimo: con una maleducazione che può avere riscontro solo in una persona non adatta al contatto con il pubblico, alla mia richiesta dei pass, dietro presentazione dei biglietti che mi sono stati staccati all'ingresso da chi naturalmente ha già "controllato" i miei figli e dei tesserini di invalidità, che mostro anche a lei... mi viene chiesto di presentarmi con il figlio in carrozzina!!! ("perché c'è tanta gente disonesta in giro!"). Rido alla richiesta... non riesco a crederci ... faccio presente l'inaccessibilità del luogo ... il figlio è sotto la scalinata, non visibile dagli uffici ...quando mi rendo conto che l'impiegata di Direzione non sta affatto scherzando... comincio ad alterarmi, e la persona allora attende l'arrivo di una collega, per mandarla a "controllare il figlio del signore, se è veramente in carrozzina!"... Invito voi tutti a pensare il misto di rabbia e di umiliazione ... con cui mi appresto ad entrare nel Vostro "Parco dei Divertimenti", una volta uscito dalla Direzione.
Da qui in poi ... è tutta una escalation... di amare sorprese (a parte qualche innegabile gentilezza, legata sicuramente più all'iniziativa personale di qualche addetto che non alla reale politica di supporto praticata all'interno del parco).
Con le "scuse" di sicurezza e salvaguardia della salute dei miei figli (della serie "se ha un problema ..." ... " se si blocca la trazione deve essere in grado di evacuare da solo.." e così via ... ci viene come da regolamento impedito l'ingresso in quasi tutte le attrazioni "significative" per due ragazzi di 18 e 15 anni, che in posti come questo cercano, come tutti, un po' di divertimento ed emozioni artificiali.
Se volessi andare con tutta la famiglia in una attrazione ... da opuscolo potrei "godere" insieme a loro di "quasi" tutte (non tutte ... incredibile vero?!) le attrazioni adatte ai bambini ("fantasia") ... dove però il figlio down diciottenne non potrebbe salire né su "Flying Island" (una delle sole tre attrazioni accessibili in carrozzina dell'intero parco) ... né sulla "monorotaia" (trenino che viaggia a tre km all'ora a ben tre-quattro m di altezza dal suolo!!!) né su "Kaffeetassen" (le classiche "Tazze") ...
D'altra parte... il figlio quindicenne in carrozzina ha degli accessi ancora più ridotti ... anche se dispone dei preziosissimi e sudatissimi "pass" per entrare senza coda... sì ma dove?!
Litigo solo in qualche attrazione dove l'assurdità dei divieti mi sembra più evidente ... ottenendo a volte di riuscire a salire con tutta la famiglia, grazie alla mia insistenza e alle mie minacce, più che alle ragionevolezza delle mie argomentazioni ... (accompagnata tuttavia da un crescente senso di disagio e di insofferenza che cresce di minuto in minuto ad ogni "episodio"); altre volte, non c'è insistenza che tenga ... e veniamo (giustamente da regolamento!) "respinti".
Mi prendo allora degli incredibili "rischi" (quelli di cui ogni volta che "chiedevo" di poter salire su un'attrazione "proibita"... i solerti responsabili alla sicurezza mi informavano, con pedante e saccente gentilezza) ... e salgo "di nascosto" su attrazioni pericolosissime quali "Ortobruco Tour" (sì avete capito bene ... l'innocuo brucomela presente in tutti le giostre di paese!!!) o "Flying Island" ... piattaforma che promette emozioni mozzafiato a 50 m di altezza, vietata a Dario, ragazzo down che a tredici anni aveva già scalato due quattromila nel gruppo del Monte Rosa ... e che con una generalizzazione nauseante che fa riferimento solamente al n° dei suoi cromosomi ... potrebbe subire a detta dei responsabili del parco (a priori ... solo perché ... fa parte della "categoria"!) turbe mentali e crisi di panico a sentirsi sollevato da terra su una innocua piattaforma girevole, la cui emozione più grande ce l'ha fatta provare quando ... finalmente arrivati al nostro turno di salita... si è "rotta" ... ed è rimasta ferma per più di mezz'ora.

Fra le citate motivazioni del personale addetto la più frequente era poi quella sulla sicurezza... già perché mi veniva detto "Lei non conosce le problematiche di sicurezza del Parco...le persone devono essere in grado di evacuare autonomamente in caso di emergenza" ... (ma so bene di problematiche di emergenza ... e di come ci si deve porre in questi casi nei confronti delle persone disabili!!!) e poi ... ma che ne sapete Voi dei miei figli? Per esempio ... perché dovrei "dimostrare" che mio figlio Dario, ragazzo down di 18 anni, che fra poche settimane rappresenterà l'Italia ai Giochi Europei di nuoto per disabili intellettivi ... e che potrebbe dare dei punti a molte persone normodotate sotto questo ed anche altri punti di vista ...potrebbe tranquillamente essere in grado di affrontare situazioni di emergenza su attrazioni come "Magic mountain" o addirittura il già citato pericolosissimo ;-) "Ortobruco tour"...?
La sicurezza nei confronti delle emergenze prevede che ci si faccia carico delle persone con problemi, non che si limitino arbitrariamente i loro diritti.
E poi, l'impressione che si riceve dalla visita del parco, è quella che i problemi di sicurezza maggiori sarebbero sicuramente in caso di emergenza, l'evacuazione di migliaia di persone, ammassate oltre ogni limite di decenza e di "vera" sicurezza, in code che prevedono la permanenza per anche due ore per potere salire anche su una sola attrazione (viene spontaneo chiedersi ... esistono dei limiti di affluenza massima per questo parco dei divertimenti, che sembra più creato per chi ne trae profitto che non per chi ne è utente ... e se esistono... vengono rispettati?)... e per ovviare alle quali, l'unica "lungimirante" soluzione individuata da codesta Direzione è stata quella di "inventare" un biglietto "express" che pagando ulteriori 8 euro a testa, da diritto a saltare le code per due volte in sei attrazioni ...; questa è attenzione alla sicurezza o speculazione ulteriore indirizzata al mero guadagno? Chiunque può giudicare... anche un disabile intellettivo arriva a "capire" il meccanismo che sta alla base di questa "operazione". Tra l'altro, all'ingresso del Parco, non viene consegnato a nessuno degli utenti quello che dovrebbe essere ragionevolmente lo strumento minimo per la gestione delle emergenze in un simile ambiente, e cioè un volantino in cui si spieghino comportamenti da tenere e possibili vie di fuga.
Un bel cappellino con visiera ... risolve qualche problema, consentendo l'accesso a qualche attrazione all'ingresso delle quali ... senza usare "privilegi" di accesso, nessuno si sogna di controllare ... o forse non si accorge di quegli occhi a mandorla che sono uno dei pochi "segni" che tradiscono il 47° cromosoma presente in tutte le sue cellule... ma così insegno a mio figlio ad essere disonesto ... e perciò tale espediente si limita all'essenziale per non rovinargli completamente la giornata. La stessa cosa vale per Simone ...15 anni in carrozzina, ma con il fisico di un bambino ... portato in braccio a volte "passa" su attrazioni "vietatissime" per lui (ad esempio il solito "Bruco" ;-) ).
Tra l'altro ... nessuno si sogna di chiedere agli altri utenti ... un certificato che permetta di escludere malattie cardiache e/o altre caratteristiche non "visibili" che al pari e molto più della disabilità intellettiva o motoria dovrebbero impedire l'accesso alle attrazioni "vietate" ... quindi è evidente che l'attenzione non è alla persona, ma solo ... all'ìntegrità economica del Parco.
Ed allora concludendo ... e facendo gli opportuni ed inevitabili paragoni con altri parchi da noi visitati in passato (Mirabilandia, Eurodisney) dove non ci sono limitazioni di accesso particolari ... se non in casi estremi... non si può non concludere che l'atteggiamento da Voi scelto come politica di accesso ai disabili, oltre che essere discriminatoria è anche sicuramente ed esclusivamente legata a ragioni di carattere assicurativo e di responsabilità civile e penale, che non siete disposti ad assumervi né a gestire delegandola eventualmente a chi ha la potestà sulle persone ...
Esistono una serie di possibilità per ovviare a questo inconveniente.
La prima, la più banale, prevedere una forma di deresponsabilizzazione da parte di chi ha la patria potestà del disabile, attraverso la firma di una dichiarazione ... oppure, come nel caso di Dario, maggiorenne senza limitazione di diritti per la Repubblica Italiana, in quanto non interdetto né inabilitato ... attraverso una autocertificazione che sollevi codesta Direzione da ogni possibile conseguenza di carattere civile e/o penale nel caso di eventuali (e sempre possibili) incidenti.
Ma la più "corretta" sotto il profilo dell'uguaglianza dei diritti e dei doveri dei cittadini, e soprattutto sotto il profilo reale della sbandierata " Health, Safety & Security" (visto che fra i cosiddetti "normodotati" ci sono tantissime persone a cui, da regolamento, dovrebbero essere vietate diverse attrazioni ... "per il loro bene"...) è sicuramente quella che ogni potenziale utente che abbia intenzione di accedere al Parco, si debba preventivamente munire di adeguato certificato medico che comprovi la sua idoneità alle attività previste dalle attrazioni presenti nel parco stesso. Tutti, nessuno escluso. Capisco che questo Vi potrebbe causare un preoccupante calo di ingressi, per le conseguenze che derivano dalla scomodità per il possibile utente di munirsi di tale certificato, peraltro a pagamento, ma è una cosa che si fa normalmente per molte altre attività "a rischio" come il certificato di idoneità all'attività sportiva agonistica, cui anche il mio figlio maggiore, campione di nuoto e di sci nella sua federazione ... si deve sottoporre ogni anno, senza per questo subire alcuna discriminazione.
Alla fine della giornata, me ne vado verso casa stanco morto, tutte le ossa ed i muscoli doloranti per la fatica di sollevare mio figlio quindicenne ... con una grande rabbia in corpo ... una disillusione in più, e soprattutto il dolore di non aver potuto far passare, nonostante aver "lasciato sul campo" più di cento euro ...una giornata veramente "felice" ai miei figli.
Vi dovrei forse ringraziare per questo? So che questi problemi sono i meno importanti fra quelli che i miei figli dovranno affrontare nella vita ... ma sono fra i pochi che la Società civile, senza ipocrisia e con poco sforzo, potrebbe risolvere .. o almeno aiutare a farlo. Grido con forza, voce per chi voce non ne ha ... il diritto ad una vita dignitosa e felice per ogni persona.

Alessandro Mosconi



da: www.ventosociale.it/ventosociale/index.php?option=com_content&task=view&id=1183&I...

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