23 FEBBRAIO

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marco31768
00lunedì 22 febbraio 2016 22:24

1955


Elvis si esibisce al 'Watson Chapel High School Auditorium' di Pine Bluff, Arkansas, alle ore 19,30 e 21,30.

«I biglietti per assistere allo spettacolo costavano 75 centesimi in prevendita ed un dollaro alla porta.
Ancora una volta i genitori di Elvis furono visti in sala: curiosamente questa notizia emerse solo moltissimi anni dopo, esattamente sull'edizione dell'11 settembre 1977 del giornale locale "Pine Bluff Commercial". Secondo l'articolo, dopo lo spettacolo l'intera famiglia Presley fu vista cenare al ristorante locale 'Hob Nob'»
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Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".

marco31768
00lunedì 22 febbraio 2016 22:25
1956


Elvis si esibisce al 'Baseball Park' di Jacksonville, Florida.

«C'era grandissima aspettativa per questi spettacoli a Jacksonville, la città che (si può dire) vide la vera e propria nascita della 'Elvis Mania' nel 1955. Allora i fans distrussero tutto, e poco mancò che qualcuno finiva per farsi seriamente del male fisico.
Elvis si presentò all'appuntamento estremamente determinato e si produsse in una delle sue migliori esibisioni dall'inizio della sua carriera di cantante, conquistando letteralmente la platea.
Probabilmente consumò talmente tanta energia durante le due esibizioni che alla fine della serata, mentre caricavano gli strumenti sulle automobili, fu colto da un malore e cadde al suolo. Portato in ospedale, gli fu diagnosticata una forma di esaurimento fisico, con la raccomandazione di prendersi una pausa di riposo. Una delle sorelle Carter, Anita, ebbe a dire in seguito che si trattò scolo di una macchinazione per attirare l'attenzione su di sè. Anche in questo caso, vero o inventato che fosse il problema, Elvis se ne infischiò e continuò per la sua strada. Indubbiamente i carichi di lavoro (sia fisici che psicologici) aumentavano esponenzialmente col passare dei giorni. Sull'onda del successo, dell'entusiasmo e delle porte che giorno dopo giorno gli si aprivano davanti, (e non ultimo dei soldi che guadagnava), in quei giorni Elvis non pensò mai neppure per un solo meomento di fermarsi per recuperare energie e ragionare.
Purtroppo per lui, il conto sarebbe arrivato caro e salato, in un'età ancora relativamente giovane per un uomo ed un'artista del suo livello»
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Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".

marco31768
00lunedì 22 febbraio 2016 22:25
1957


Elvis è nei "Radio Recorders" ed incide "Don't leave me now" (quella edita nel 33 giri "Loving you"), "I beg of you", "One night", "True love" e "I need you so".
Semplicemente stellare !!!

marco31768
00lunedì 22 febbraio 2016 22:26
1967


Elvis registra la sua voce sulle cinque tracce ritmiche incise il giorno precedente: "Who needs money", "Clambake", "Hey, hey, hey", "Confidence" ed una brevissima versione di "Clambake" definita 'reprise' (emessa postuma).

marco31768
00lunedì 22 febbraio 2016 22:27
1970


Elvis si esibisce all'International Hotel, Las Vegas, Nevada, alle ore 20 ed alle ore 24 (closing show).

MIDNIGHT SHOW.
Durata del concerto: 60 minuti.
Una registrazione semi-professionale (soundboard) è stata pubblicata dalla FTD nel doppio CD del 2013 THE ON STAGE SEASON.


In precedenza aveva visto la luce in numerosi CD pirata. Senza stare a fare la trafila delle emissioni, segnalo il CD che merita davvero di essere menzionato: CLOSING NIGHT-FEBRUARY 1970 ("Madison", 2007).


«Una vera parata di star intervenne a questo spettacolo. Barbara Debie, un'ammiratrice canadese, riportò di aver letto una lista che avevano passato ad Elvis, sulla quale erano indicate (tra gli altri) Debbie Reynolds, Charlie Pride, Roy Orbison, Johnny Rivers, Dick Clark, Gary Lockwood e la moglie Stephanie Powers (famosa in Italia per la serie televisiva 'Cuore E Batticuore') e molte stelle di football di quel momento.
Durante l'esecuzione di 'Love me tender', Elvis usava avvicinarsi al bordo del palco per scambiare qualche piccola effusione con le ragazze del pubblico. Quella sera, tra le giovani in fila per ricevere un bacio, si mise anche sua moglie Priscilla che fu "servita" come tutte le altre. Alla fine del brano, Elvis scherzò sulla cosa e disse: "Quella ragazza mi sembra di averla già vista...". E rivolgendosi alle altre appena baciate: "Ah, ho dimenticato di dirvelo, ma ho l'influenza !"
Dopo aver intonato 'Blueberry Hill' fece un po' di autoironia: "Una volta mi chiamavo Fats Domino finché non ho perso un po' di peso..."
Accennò anche al suo sodalizio col Colonnello Parker: "Vorrei presentarvi una persona che non è solo il mio manager. Gli voglio molto bene. Il Colonnello Parker" (incidentalmente il Colonnello si trovava bnella sua stanza a curarsi una piccola forma infleunzale).
Quella sera Elvis si accompagnò personalemnte al pianoforte nelle canzoni 'Blueberry Hill' e 'Lawdy Miss Clawdy' e con la chitarra elettrica in 'One night' e in 'It's now or never'.
Prima di cantare 'Suspicious minds' prese una brocca d'acqua e la rovesciò sul palco, quindi chiamò Sammy Shore perché venisse a pulirlo, il quale ubbidì senza esitazione, con tanto di straccio e bastone. Il pubblico sapeva che lo spettacolo volgeva al termine e tributò una lunga standing ovation. Fu una vera festa di arrivederci. Lo show durò più a lingo degli altri ed Elvis fece scherzi a tutti (una cosa che amava sia in scena che fuori). Ringraziò tutti per essere intervenuti ed annunciò il suo imminente grosso impegno: i concerti all'Astrodome di Houston»
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Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".
marco31768
00lunedì 22 febbraio 2016 22:29
1971


Elvis si esibisce all'International Hotel, Las Vegas, Nevada, alle ore 20 ed alle ore 24 (closing show).

CLOSING SHOW.
Lo spettacolo dura 55 minuti.
Una registrazione soundboard fu emessa per la prima volta nel cofanetto di due CD SHOWROOM INTERNATIONALE 1971, su etichetta "International".


Nel 2010, la "Magnetic Product" lo ripropose in SHOWROOM INTERNATIONALE.


Nello stesso anno, la "Pin-Up Records" lo inserì nel cofanetto di 2 LP e 2 CD SHOWROOM INTERNATIONALE-JANUARY 28 & FEBRUARY 23, 1971.


Nel 2014, la 'Gravel Road' lo pubblicò a sua volta in LET IT ROCK.


«Sin dalle prime battute si comprende che fu uno spettacolo di altissimo livello. Probabilmente con in testa la cuasa intentata da Patricia Parker, alla fine di'I got a woman' Elvis accennò il famoso brano di Glen Campbell e, parafrasando il testo, canticchiò: "Non appena arriverò a Phoenix... Lei resterà incinta".
Sempre in tono divertito, Elvis si presentò come Johnny Cash e concluse 'Love me' (una versione dall'arrangiamento sorprendentemente molto simile a quella degli anni '50) prendendo in giro le ragazze del pubblico, ricordando a quelle che aveva baciato, di avere la febbre.
Si trattò davvero di un grande spettacolo con grandi versioni di 'How great Thou art' e 'Bridge over troubled water'. Di particolare interesse c'è anche la versione live di 'Help me make it through the night', con un insolito inizio musicale (invece del classico, il cui accento era dato proprio da Elvis).
Per concludere la stagione Elvis sbricilò l'ennesimo record: furono infatti stipati all'interno della sala ben 4865 persone, lddove la capacità istituzionale era di 4000»
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Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".
marco31768
00lunedì 22 febbraio 2016 22:30
1972


Elvis si esibisce alle ore 20 ed alle ore 24 (closing show) all'Hilton Hotel di Las Vegas, Nevada.

DINNER SHOW.
Durata dello spettacolo: 42 minuti.
Abito indossato: 'Light Blue Swirl'.
Il concerto, in resa audio amatoriale, è stato pubblicato su etichetta "VV" nel 33 giri con CD allegato STONGER THAN PRIDE, nel 2012.


«Tra i due spettacoli accadde un episodio destinato a segnare per sempre la vita di Elvis. Prima di andare in scena per lo spettacolo di mezzanotte, Elvis e la moglie Priscilla ebbero un lungo colloquio privato nell'appartamento che fungeva da camerino, dietro il palcoscenico. Secondo i testimoni presenti, quando uscirono dalla stanza le loro facce erano lo specchio di quella che doveva essere stata la conversazione. Elvis chiese a Jerry Schilling di accompagnare Priscilla nel loro appartamento al 30° piano e si avviò in scena.
Quando Jerry lasciò Priscilla, le chiese se aveva bisogno di qualcosa, al che rispose semplicemente dicendo: "Jerry, sei sempre stato un buon amico, ma non c'è più niente che puoi fare per noi. Ho detto ad Elvis che lo lascio definitivamente"»
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Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".

MIDNIGHT SHOW.
Abito indossato: "Black Butterfly".
Il concerto è stato pubblicato in un CD-r intitolato HIS FINAL BOWS.
marco31768
00lunedì 22 febbraio 2016 22:31
1973


Elvis si esibisce all'Hilton Hotel di Las Vegas, Nevada, alle ore 20,15 ed alle ore 24 (closing show).

DINNER SHOW.
Lo spettacolo è stato pubblicato nel CD del 2014 LIVIN' ON THE EDGE, su etichetta "Touchdown Productions".


MIDNIGHT SHOW.
Lo spettacolo dura 57 minuti ed Elvis indossa l'American Eagle (il vesito di 'Aloha From Hawaii').
Lo spettacolo è disponibile in una registrazione amatoriale nel CD del 2005 WHAT NOW MY LOVE, su etichetta "X-Entertainment'.


Nel febbraio 2013, l'Audionics lo ripropose in audio ottimo, anche se pur sempre audience recording, nel CD intitolato ALOHA JERRY.


«Durante le presentazioni, Elvis ricordò come da ragazzo andasse ad assistere alle esibizioni di JD Sumner: "Avevo 16 anni quando andai a vedere per la prima volta JD Sumner con il suo gruppo, i Blacwood Brithers a Memphis, Tennessee".
Ancora durante la presentazione: "Vorrei salutare alcune persone presenti tra il pubblcio: sono così tante che quasi mi spaventano... Ad ogni modo, sono contento che siano qui e credo che vi farebbe piacere incontrarle. Recentemente ho girato un film intitolato 'Elvis On Tour'; ha vinto il premio 'Golden Globe' come miglior documentario ed il regista che lo ha messo insieme è qui nel pubblico. Si chiama Pierre Adidge. C'è anche un astronuata, qui, Buzz Aldrin... Buzz?!? Mama Cass. La conoscete, vero? Mama Cass, alzati per favore, baby, così che ti possano vedere... È una grande sala... Mama Cass... Uno dei più grandi attori di tutti i tempi, Dane Clark. Grazie per essere venuto. Un signore che conosco da molto tempo, una delle persone più squisite che ho conosciuto ed uno dei miei attori preferiti. Il signor Ernest Borgnine. Grazie per essere venuto. Un mio caro amico ed un grande attore, George Hamilton... Dove sei, George? La ragazza che aprirà domani sera... Prima di tutmo abbiamo irato insieme un film intitolato 'Viva Las Vegas'. Da allora ha sviluppato uno degli spettacoli più forti che potete vedere. Salutiamo insieme Ann Margret... Sei bellissima. Puntatele una luce addosso, voglio che la guardiate... Ho anche una tota, qui: il Colonnello è fuori che vende le sue fotografie..."
Len Leech era presente e riportò le sue impressioni sul numero 98 di 'Elòvis News Service Weekly': "È stato il 40° show d Elvis che ho visto a Las Vegas e probabilmente il migliore. C'era una tale richiesta per lo spettacolo che la fila fuori dalla 'Showroom Internationale' era ancora immensa, nonostante la sala fosse stata riempita all'inverosimile. La tensione era alta e sentivi un senso di elettricità nell'aria: la gente attendeva impaziente Elvis. Le ossa tremavano letteralmente e c'è stato quasi un senso di liberazione quando è salito sul palco, vestito con l'abito dello show 'Aloha From Hawaii'. Prima di cntare 'Houd dog' ha raccontato la vecchia filastrocca di Ed Sullivan,con una piccola variante: 'Questa è una canzone che ho fatto nel 1956 all'Ed Sullivan Show; infatti dopo di me ha dovuto ritirarsi. No... Scherzavo. Ad ogni modo, mi guardò e disse: 'Figlio di puttana...' No, non ha detto questo... Scherzavo... In realtà ha detto una parola che inzia con 'mother'..."
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Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".
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