Vigilia della 25^ di Campionato 2009/10. (3^a orologio).

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!maro!
00martedì 16 febbraio 2010 10:20





Vacallo-Massagno, e buon appetito!



Un orario curioso per evitare le concomitanze con il big-match dei bianconeri e i... carnevali.

Il derby del Palapenz va in scena alle 12.30. A Lugano in programma la classica, i Tigers ospitano l’Olympic.







di Dario Bernasconi.


È un sabato di quelli che ti dovrebbero far mettere panini e acqua nello zainetto e viaggiare sul mezzogiorno verso Chiasso e prima di sera verso l’Elvetico. Un basket che propone due partite di cartello nello spazio di cinque ore è un must. E sì, perché in Ticino c’è ancora chi ha voglia di evitare le sovrapposizioni e allora? Allora s’inventano le partite alle 12.30 e “nientepopodimeno” un derby che evita il big match dell’ Elvetico e non costringe i tifosi (e non) alle serate del carnevale (il venerdì non andava bene anche per motivi di impegni sul lavoro di alcuni giocatori). Vacallo e SAM si affrontano al Palapenz con l’augurio che ci sia una grande risposta dal pubblico, proprio per sottolineare l’apprezzamento per la scelta delle due società.

Pastore la vede così: «La SAM è una squadra che merita rispetto. Gioca con 5 americani di valore e quindi non si può pensare a una passeggiata, checché ne dicano molti che guardano solo alla classifica». Ma voi siete molto in forma. «A parte Dacevic, non bisogna dimenticarlo, stiamo bene. Ma guai a pensare che sarà una formalità. Loro hanno un quintetto forte in ogni reparto e hanno giochi molto validi. Noi dovremo essere bravi, costruire il nostro gioco d’attacco e non aver fretta». In più avete una difesa come pochi. «Dovremo essere bravi a non concedere spazi, perché hanno molte soluzioni d’attacco e non si può speculare. Sarà una bella partita».

Aiolfi ha un solo auspicio: «Vorrei vedere la mia squadra tenere il campo con la stessa concentrazione per 40 minuti. È il salto di qualità che chiedo ai miei giocatori, oltre a una concentrazione massima per ogni minuto passato sul campo». E la SAV? «Guardate dove si trova e cosa ha vinto in queste ultime stagioni per capire la loro forza e il loro collettivo che non teme confronti».

Dopo il derby, una partita che si potrebbe definire in termini breriani, una classica: Lugano - Olympic. Nella prima fase i burgundi avevano subito una scoppola non indifferente e anche qualche settimana fa a Vacallo non è che avessero fatto molto in Coppa. Ma ora è rientrato Buscaglia, Draughan ha nelle gambe allenamenti e partite in più con i nuovi compagni e quindi c’è da attendersi un Olympic di altra caratura. Anche se ha vinto a Ginevra di soli due punti, ha poi asfaltato Boncourt mercoledì. A Jo Whelton chiediamo la situazione della squadra:

«Non sono affatto contento del lavoro svolto in settimana. Abbiamo Sanders sicuramente out e Abukar in forse. Non sono due pedine da poco da concedere all’Olympic». Temi questo Olympic?«È sempre una squadra leader ,ha i nostri stessi punti e ha recuperato gli infortunati. Va quindi presa con molto rispetto e considerazione. Speriamo di essere pronti». Come va l’inserimento di Brown? «Bene, anche se non ci possiamo aspettare miracoli da lui. Gli ho chiesto di essere più play maker ,mentre lui era spesso anche un terminale in fatto di punti. Ho bisogno di uno che sappia anche concludere, ma soprattutto che giochi con la squadra e che sappia difendere bene in ogni situazione. Credo che crescerà molto nelle prossime settimane, è un ragazzo intelligente». Una partita fondamentale? «Lo dice la classifica. Se vinciamo oggi sarà un passo avanti verso la prima posizione finale e credo possa essere un buon vantaggio nel play off. Non sono così convinto che il fattore campo non conti. Ma, a parte queste cose, non vogliamo guardare troppo avanti: dobbiamo vincere contro l’Olympic e faremo di tutto per riuscirci».

Il Canti Riva è invece in trasferta a Nyon, il campo più difficile della serie A. La squadra di Manfré è reduce dalla sconfitta che brucia in semifinale di Coppa a Friborgo: quali le prospettive? Ci risponde lo stesso Manfré: «In queste ultime gare voglio dare maggiori spazi alle nostre giocatrici: voglio che facciano esperienza anche nei minuti caldi e non a partita decisa. Il nostro programma di inserimento delle giovani del vivaio ci sta dando soddisfazioni. Peccato aver perso la Hatch perché stava crescendo molto bene. Comunque non sono i risultati delle prossime gare a preoccuparmi. È che dovremo essere tutti pronti per i play off».




Lugano, a proposito di tessere

Il Lugano comunica che a partire dalla gara odierna con l’Olympic, verranno applicate alla lettera le direttive inerenti al diritto di entrata gratuita alle partite di LNA. In particolare hanno diritto all'entrata gratuita solo e unicamente i possessori di tessere rilasciate direttamente dalla LNBA. Le altre tessere non danno nessun diritto all’entrata gratuita.


by La Regione Ticino



!maro!
00martedì 16 febbraio 2010 10:21







Derby a Chiasso, «big match» a Lugano .



Alle 12.30 al Palapenz si affrontano SAV e SAM, all'Elvetico in palio il primato.

Doppio impegno quest'oggi per gli appassionati di pal­lacanestro: derby a mezzogiorno e una «classica» in se­rata, in palio punti importanti per tutte - Il Canti Riva impegnato invece sul campo della capolista Nyon .






di Mattia Meier .


Per gli amanti del basket saba­ti come questo non capitano spesso. Derby per pranzo (SAV­SAM alle 12.30), «big match» all' aperitivo (Tigers-Olympic, ore 17.30).
Al Palapenz si affrontano due squadre ovviamente a caccia di punti importanti al fine di man­tenere l'attuale posizione in clas­sifica (2. Vacallo, 7. Massagno) ed è innegabile che i principali indiziati a riuscire nell'intento siano i momò di Rodrigo Pasto­re, il quale comunque, come suo solito, non prende sottogamba l'avversario «Loro hanno 5 americani in quin­tetto, di cui due hanno già gioca­to una finale qui in Svizzera, uno non ha bisogno di presentazioni mentre un altro arriva dal cam­pionato tedesco. Direi che come squadra meritano sicuramente rispetto».
C'è qualche giocatore avversario che dovrete tenere particolarmente d'oc­chio?
«Generalmente non ci preoccu­piamo di un singolo giocatore, ma dell'avversario nel suo insie­me. Detto questo è innegabile che da quando Hines è arrivato la squadra gira meglio, con lo statunitense a portare punti e esperienza».
Giocare alle 12.30 non è propriamen­te tipico del nostro campionato.
«Noi già normalmente ci allenia­mo a questi orari, per cui i ragaz­zi sono abituati e non ne verre­mo influenzati a livello menta­le. Anche dal punto di vista ali­mentare non ho preoccupazio­ni, curiamo tanto anche questo aspetto fornendo parecchio ma­teriale didattico ai giocatori».
A qualche metro da Pastore sie­derà sull'altra panchina Massimo Aiolfi, che ha le idee chiare sulla partita che vedremo a Chiasso: «Mi aspetto una gara molto tatti­ca, e noi dovremo essere bravi a sfruttare bene le situazioni a no­stro vantaggio che si creeranno. Loro giocano a memoria si sa, sa­rà importante limitare le rotazio­ni difensive e responsabilizzarci individualmente, sempre in dife­sa, negli uno contro uno. Dobbia­mo in ogni caso provarci, perchè sono certo che prima o poi rac­coglieremo quanto facciamo in allenamento quotidianamente».
Fitzgerald mercoledì ha giocato in ma­niera differente, ha attaccato il ca­nestro e coinvolto i compagni. Doves­se confermare il cambiamento, tan­to di guadagnato per voi:
«Dan sta lavorando molto per in­crementare il suo bagaglio tecni­co, per non essere un semplice ti­ratore. E infatti è migliorato nella lettura del gioco, ora è in grado di prendere la giusta decisione in campo. Questo ci rende decisa­mente meno prevedibili e più pe­ricolosi in attacco».
L'orario può diventare un problema?
«Non saprei, a Basilea settimana scorsa in effetti abbiamo pagato un po' dazio in questo senso (la partita si è giocata alle 14.00 ndr.), ma se dovessimo perdere le col­pe saranno da ricercare altrove».
Lugano Tigers - Olympic all'Elvetico
Se un derby è sempre un derby (e quindi non una partita qualun­que), anche la sfida prevista nel tardo pomeriggio a Lugano non è da meno. Perchè quando bian­coneri e burgundi si affrontano le scintille non mancano mai, e la posta in palio solitamente non è indifferente. Come è del caso oggi; chi dovesse vincere farebbe suo il primo posto in classifica. Ne è consapevole anche Dusan Mladjan, giocatore sempre im­portante tra le fila dei luganesi: «Vincere oggi significherebbe in pratica guadagnare quattro pun­ti su Friburgo, con ancora la sfi­da con la SAV da giocare in ca­sa. Ma dobbiamo stare attenti, mi aspetto che Quidome e com­pagni giochino con il coltello tra i denti, considerata la scoppola che hanno rimediato nell'ulti­mo match disputato contro di noi. In più con l'innesto di Draughan si sono sicuramente rinforzati, e hanno recuperato Buscaglia».
L'arrivo di Brown dovrebbe toglierti un po' di responsabilità dal punto di vista della costruzione del gioco:
«Forse, perchè non è detto che io non debba più portare palla. De­vi anche considerare che è diffici­le giocare 35' minuti ad alto livel­lo, quindi i ricambi ci vogliono. Che giocatore è Brown? Un buon passatore, intelligente che fa gio­care la squadra. Ed è anche un ot­timo difensore».


by Corriere del Ticino



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