[RPG 1] Falce di Luna

- Maliskos, Fulvio

Siete giunti da poche ore a Larissa, la giornata è calda e afosa, gli abiti vi si appiccicano al corpo e nn vedete l'ora di arrivare al Presidio della Cohors per trovare refrigerio.
Camminate per le vie della città dall'urbanistica tipica degli insediamenti di cultura greco-macedone, con i palazzi governativi e culturali nella parte centrale, cui si accede solo dalle due strade principali.
Larissa è una città piuttosto attiva, nonostante la calura odierna. Più d'un mercante ambulante vi propone d'acquistare della frutta fresca o delle bevande...



- Lucio

Il Comandante ti osserva mentre ti presenti, ha l'aria di essere un uomo avvezzo a parlare solo qualora ve ne sia reale necessità.
Brevemente ti comunica che stanno attendendo l'arrivo degli altri Custodes...

Osservo con attenzione i mercanti ambulanti, la confusione di questa città, sospiro e con fare sicuro mi dirigo nella parte centrale della città, verso il luogo indicato dalla lettera.
Mi sento stranamente a disagio ad essere così lontano e nel contempo vicino alla mia casa: vedo volti che simili a quelli della mia gente.
Muovo leggermente la testa, come a voler cancellare ricordi di un passato che non c'è più, e cerco il luogo dove gli altri Custodes mi stanno aspettando.

Osservo i dintorni e la gente che si muove sotto il sole e la calura così soffocanti....quando un mercante mi offre della frutta fresca...
<[è proprio ciò di cui avrei bisogno!]>
...compro un paio di frutti per dissetarmi...

[Modificato da Lilithx77x 10/06/2003 15.19]

Lucio Gallio

Mi congedo temporaneamente dal comandante, comunicandogli che resterò a sua disposizione nel Castrum attendendo l'arrivo dei miei commilitoni.

Uscendo dalla stanza la luce del giorno caldissimo mi abbaglia per un attimo... la calura oggi è davvero soffocante!

Rimpiangendo fra me e me la frescura dei boschi chiamo con un fischio Argo.

Una figura massiccia, dal pelo marrone e nero, si alza scodinzolando dall'ombra di barile sulla mia sinistra.

Il molosso arriva trotterellando, con la lingua penzoloni..
"Povera bestia" - penso - "neanche tu sei immmune agli effetti del carro di Apollo! Oggi sembra davvero accanirsi... Sarà meglio trovare per tutti e due un luogo fresco, e magari dell'acqua per dissetarci."

....


Dopo aver fatto bere Argo nell'abbeveratoio per i cavalli ed avere immerso la testa nella stessa acqua per rinfrescarmi, attendo nell'ombra della piccola stanza che mi hanno assegnato, sdraiato sul triclinio.

- Lucio

Una guardia ti riferisce che il Comandante desidera vederti, i tuoi compagni sono arrivati e ti attendono.


- Maliskos, Fulvio

Giungete al Presidio pressochè contemporaneamente.
Una volta entrati venite indirizzati dal Comandante sotto il cui sguardo vi sentite come sotto esame...
Dopo pochi minuti da una guardia viene introdotto un uomo che viene presentato come Lucio Gallio, Custos della Cohors


- Tutti

Il Comandante ha un tono di voce basso e lento "La città di Tempe è la vostra destinazione e vostro compito è indagare sulle morti che si succedono ormai da diverso tempo...
Là incontrerete Maximus, il Custos che si unirà a voi nelle indagini, lo riconoscerete facilmente...
Con lui vi recherete dal nuovo Funzionario, Alkiviades, ma fate attenzione! Egli non appartiene alla Cohors e non dovrà venire a conoscenza delle scoperte che farete, a meno che non sia strettamente necessario. Conto sulle vostre capacità di giudizio in questo senso.
Ho ricevuto una missiva dal predecessore di Alkiviades in cui esprimeva una grande preoccupazione e, alla luce dei fatti, non a torto. Purtroppo non mi ha dato alcun particolare utile. Ritengo comunque potrebbe aver conservato alcuni appunti: potreste comiciare da lì.
Non serve che vi dica che non dovrete sbandierare a tutti al vostra appartenenza alla Cohors Auxiliaria Arcana, ma rivelarlo solo a chi riteniate opportuno.
Andate ora."

Detto questo vi lascia soli.

Guardo il miei compagni [descrivetevi per favore].
Mi siedo: i miei abiti sono semplici, funzionali, come compete ad un Exploratorius come me. I miei occhi neri, sfuggenti come la terra che mi ha generato, indugiano ancora una volta sui miei compagni, e la mia mente rimurgina quanto detto dal Comandante..
Mi passo una mano nei miei corti capelli neri, e poi ancora una volta nella mia folta barba nera.
La mia voce é diretta, come le mie parole.
"Il mio nome é Maliskos, Custodes, e sono felice di conoscervi. Quando pensate di muovervi?"
Sento già la mancanza degli spazi aperti e del mio precedente incarico...

[Modificato da Gornova 11/06/2003 18.45]

Finito il discorso del comandante, trovo doveroso fare le presentazioni in risposta alla cortesia di Maliskos

"Ave Custos, io sono Fulvio Massimo della gens Marcella, romano dell'Urbe. Sono studioso e bibliotecario, da non molto mi sono arruolato nella Cohors e spero in una nostra proficua collaborazione."

Fulvio Massimo è un uomo abbastanza alto ma non troppo robusto, castano scuro di capelli e dagli occhi verdi, scuri anch'essi, imberbe.
Il suo aspetto è curato e veste in maniera semplice, con tunica e brache dal colore naturale.
Il suo tono di voce è fermo, parla con un timbro pieno...forse un po' gutturale.

"Direi di fare i necessari preparativi, procurarsi l'equipaggiamento qui al castra e poi possiamo andare, direi...domani mattina presto, al levar del sole, che ne dite?"

Lucio Gallio

Mi rivolgo ad entrambi i miei nuovi compagni:

“Mi chiamo Lucio Gallio, fratres custodes. Ho terminato da poco il mio addestramento nella Cohors, e questo è il mio primo incarico operativo. Sono lieto di fare la vostra conoscenza.”


Lucio è relativamente giovane, sembra avere sui 22 anni, abbastanza alto per la media romana (circa 175 cm), con fisico asciutto ed agile di chi è cresciuto all’aria aperta. Capelli neri tagliati corti (secondo i dettami militari), occhi azzurri. La carnagione è abbronzata dalle lunghe permanenze sotto il sole.
I suoi abiti sono molto semplici, funzionali per una vita passata all’aria aperta.
Il tono di voce è sereno, sicuro senza essere arrogante.
I

“L’orario della partenza è ottimo; in questa maniera possiamo sfruttare le ore più fresche della giornata… il clima di queste terre del resto non ci permetterà di viaggiare durante le ore centrali”.

Se nessun altro dice nulla, mi accomiato e vado a recuperare il mio equipaggiamento.

[Modificato da IL PRODE BRATT 17/06/2003 13.01]

"giovane Lucio mi trovi perfettamente d'accordo, il caldo di questi giorni infuocati è quasi insopportabile"

Detto questo mi do da fare per recupare quanto necessario per il viaggio, dopo un breve commiato con i compagni.

La notte al Presidio trascorre serena e le prime luci dell'alba, timido annuncio di una giornata serena, vi vedono di fronte all'ingresso, pronti a partire.
Vi incamminate...
La trada per Tempe è ben tenuta e al momento deserta, solo la voce di un vento leggero che scuote appena i vostri vestiti vi accompagna.
Dopo circa un'ora di viaggio, incontrate il carro, trainato da due asini, di quello che pare un mercante, muoversi lentamene in direzione opposta alla vostra.

<[Ecco qualcun'altro mattiniero oltre a noi]> penso subito, incuriosito dall'incontro.

Mantengo il passo e ricambio eventualmente un saluto da parte dle mercante.

Osservo attentamente il mercante, per capire da dove viene..
osservo anche con attenzione la situazione atmosferica, e ripasso mentalmente tutto il cammino che ci aspetta..

Lucio

Richiamo Argo vicino appenna scorgo la figura in lontananza - soprattutto per non far spaventare le bestie che trainano il carro.

Non conoscendo bene la strada - e la presenza o meno di briganti in questa zona - , saluto con un cenno il mercante e gli domando da dove giunge e se la strada è tranquilla.


(Per i master: abbiamo idea di quando dovrebbe durare il viaggio a piedi fino alla nostra destinazione? Pensavo partissimo a cavallo... )

[Modificato da IL PRODE BRATT 18/06/2003 15.15]

Il mercante sembra quasi non notarvi finchè Lucio non gli rivolge la parola.

"Oh, salve a voi. La strada è buona, per lo meno da dove son partito io, al villaggio oltre quella colina. Son diretto a Larissa. C'è qualche nuova in città?"
mentre parla fa fermare il carro, in modo che possiate notare la sua mercanzia: prodotti agricoli vari, fra cui fanno bella mostra di sè delle mele invitanti...

"e voi, dove siete diretti, signori?"

Osservo attentamente Lucio ed il mrcante e valuto la possiblità di acquistare un po' di frutta.

[Lo faccio perchè sencondo quanto scritto nella lettera pervenutami ogni commestibile è sospetto]

Rimango zitto e non dico una parola: mi guardo attorno...

Lucio


“Poche nuove in città, a parte il gran caldo.” - gli rispondo con tono rilassato – “Del resto i doni degli dei vanno accettati per forza… quando Giove vorrà, il tempo cambierà!”

Faccio una pausa per detergermi il sudore dalla fronte, sottolineando così la mia affermazione.

Mi informo poi se nel villaggio da cui proviene vi è un posto per passare la notte, e nel caso insista per sapere la nostra destinazione glisso definendoci pellegrini e citando il nome di uno dei tanti santuari che sicuramente vi sono nella regione (anticamente il “turismo religioso “ era molto più diffuso e comune che ai giorni nostri, ed ogni regione aveva uno o più santuari - su cui sopravvivevano spesso interi villaggi… sono conoscenze abbastanza comuni ed il personaggio non dovrebbe avere problemi ad avere un’informazione di questo tipo).

Se nessuno dei miei compagni interviene successivamente nella conversazione, saluto il mercante – da cui non voglio acquistare nulla – e proseguo il cammino.

Il mercante scorre rapidamente lo sguardo sui due taciturni compagni di Lucio.

"no, non vi è alcuna locanda nel miovillaggio. tuttalpiù potrete chiedee ospitalità a qualcuno dei contadini. Ma la strada è sicura e la notte calda. Io stesso amo talvolta passarla sotto le stelle alle falde d'un albero..."

Visto che a quanto pare non siete interessati all'acquisto, fa per proseguire ed oltrepassarvi...

Sempre senza dire un parola, faccio cenno ai miei compagni che é tempo di andare avanti.

"Salute a voi buon uomo!" rispondo.

Al cenno di Maliskos proseguo per la strada tracciata....

Lucio


Osservo per un istante il commerciante che si allontana, poi guardo i miei compagni. Con uno sguardo d'intesa a Maliskos riprendo il cammino.


"Strade sicure, notti tranquille... certo, per i cittadini la vita è questa. Non si fermano mai a pensare a chi custodisce tutto ciò, non si accorgono neppure del buio o del male che a volte li attornia" - penso fra me e me.

[Modificato da IL PRODE BRATT 24/06/2003 16.48]

Ricambio lo sguardo con Lucio e dico:
"Prudenza compagni.. con chiunque. Non sappiamo di chi ci possiamo fidare, giusto? Propongo quindi di affrettare il passo, o a questo ritmo non arriveremo mai"
Detto questo, comincio con il mio solito passo.

Il mercante prosegue il suo cammino senza voltarsi, facendo solo un cenno di saluto con la mano e iniziando poi a fischiettare allegro...
Anche voi riprendete ad avanzare...

Il sole è alto nel cielo, parecchie ore sono trascorse senza aver incrociato nessuno e la strada polverosa pare tornata deserta.
Il caldo è opprimente, rimpiangete la frescura del presidio...e la frutta che nn avete acquistato...

Camminate per tutto il giorno fino a quando le prime zanzare annunciano l'arrivo delle ombre della sera.
Il paesaggio attorno a voi continua ad essere deserto e silenzioso, ad esclusione dei richiami di qualche animale notturno...guardandovi attorno vedete alberi e rocce che potrebbero fornirvi un modesto riparo per la notte, ma nulla che possa ricordare un rifugio...

"Non rimpiango per nulla le vivande del mercante.. sono abituato a molto peggio.." penso tra me e me..

p.s: lilith o salk... quanto tempo manca ad arrivarE? ci conviene continuare o accamparci per la notte?

"Suppongo sia giunta l'ora di cercare un posto per passare la notte, amici miei. Benchè non mi alletti di certo l'idea di una notte divorato dalle zanzare..."

Lucio

Approvo le parole di Fulvio, e se siamo tutti d'accordo cerco un punto adatto per fermarci (una radura, magari un po' riparata...).
Viste le nostre esigenze di "segretezza" e sicurezza - oltre che l'abitudine di anni - considero molto importante la difendibilità del luogo, per prevenire attacchi sia di fiere sia di briganti.
Non credo ci sia bisogno di porre trappole per eventuale piccola selvaggina, per cui mi dedico più che altro ad accendere un fuoco senza fumo ed a cucinare.

...

Quando le ombre della notte cominciano ad avvolgerci estraggo un piccolo fiasco di vino rosso, lo mescio ai miei compagni - se qualcuno non beve nessun problema (anche se fra i romani non bere era segno di effemminatezza...) - e comincio a parlare, con parole asciutte e ben distanziate fra loro:
-"Ora abbiamo l'occasione di parlarci meglio".

Una piccola radura con due grandio reoce poste ad angolo, sembra essere un luogo sufficientemente adatto da indurvi a fermarvi. La sera cala concedendovi finalmente un po' di frescura, il piccolo fuoco, la notte stellata e la pace della sera, rendono accogliente e quasi familiare l'atmosfera, appena disturbata da occasionali ronzii che reclamano un tributo di sangue.

Avete modo di parlare liberamente, mentre consumate la vostra cena e vi disponete per la notte.

In lontananza, il fruscio e il tipico verso stridulo indicano che una civetta ha dato inizio alla propria caccia...

"Comincio io, che ne dite?"
Mi passo la mano sulla selvaggia barba nera che mi porto appresso e continuo dicendo:
"Il mio nome é Maliskos e quanto pare dovremmo lavorare insieme per un pò. Vorrei sentire che idea vi siete fatti dei guai in cui ci andremo a ficcare.."
Sorrido

Lucio

Parlo accarezzando la testa di Argo, che sembra più attento ai rumori del bosco che alle nostre parole:
"In realtà non mi sono state fornite informazioni precise. Negli ordini che ho ricevuto mi si diceva di indagare su di alcune morti misteriose, ma non mi si forniva nessun indizio se non il luogo in cui recarmi... spero che voi ne sappiate di più"

Prendo un pezzetto di legno e ravvivo leggermente il fuoco (sempre favendo attenzione a che non faccia fumo eccessivo).

Guardo i miei compagni, Maliskos e Fulvio, con aria interrogativa.

[Modificato da IL PRODE BRATT 04/07/2003 21.43]

[Modificato da IL PRODE BRATT 04/07/2003 21.43]

[Modificato da IL PRODE BRATT 04/07/2003 21.43]

"Non ho molto da aggiungere alle tue parole Lucio....anche a me non è stato fornito grachè quanto a indizi, l'unica cosa che mi è stata detta è che esiste la possibilità che sia stato fatto uso di sostanze allucinogene da parte dei responsabili delle varie morti, se ciò fosse vero aiuterebbe a capire il motivo di notizie tanto "strane"....le mie competenze dovrebbero aiutare a far luce su qesto mistero..."