"Cancellateci dai navigatori satellitari" La protesta dei villaggi rurali inglesi

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vanni-merlin
00mercoledì 5 dicembre 2007 00:40
Protestano gli abitanti dei centri rurali contro il traffico indotto dai "sat-nav"
Tir incastrati nelle strette stradine, autisti stranieri dispersi: troppo stress

"Cancellateci dai navigatori satellitari" La protesta dei villaggi rurali inglesi

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI


LONDRA - I pittoreschi villaggi di campagna, di solito, fanno di tutto per finire sulle mappe: ovvero per rendere nota la loro esistenza a turisti, visitatori, commercianti, in modo da non essere dimenticati e ricavare qualche profitto. Ma i villaggi rurali della Gran Bretagna, una delle piccole gemme di questo paese, con il loro pub, la chiesa, il campetto per il cricket o il rugby e un'unica strada con un pugno di negozi, sono ora impegnati in una campagna di pressioni con l'obiettivo opposto: farsi cancellare dalle mappe. Il motivo che li spinge a voler scomparire si riassume in due parole: "navigatori satellitari". Seguendo il percorso indicato da queste mappe elettroniche, infatti, automobilisti e soprattutto autisti di pesanti camion a rimorchio finiscono sempre più spesso nelle piccole strade provinciali del Regno Unito, causando danni a edifici e shock alla popolazione locale. Non lo fanno apposta, ma il punto è che i sat-nav (satellite-navigators), come si chiamano in inglese, non sono sempre in grado di capire che il tragitto più breve per arrivare in un posto non è necessariamente il più comodo o quello con le strade più adatte a ospitare il passaggio di immensi bestioni a quattro ruote (o molte di più nel caso dei camion a rimorchio).

La faccenda è finita ieri in prima pagina sull'Herald Tribune, l'edizione internazionale del New York Times. A Wedmore, Inghilterra, gli abitanti raccontano di specchietti retrovisori staccati via, muri sfondati, palizzate abbattute dal passaggio degli ingombranti veicoli guidati dai navigatori satellitari, e addirittura parlano di un mastodontico trattore che ha rimorchiato senza accorgersene per centinaia di metri un'utilitaria parcheggiata lungo la "high street", la via principale del paese, con tutti i suoi esterefatti occupanti dentro.

A Mereworth, nel Kent, un camionista slovacco giunto da Dover con un carico di 22 tonnellate di carta è scoppiato disperatamente a piangere quando si è accorto che il suo camion era talmente incastrato in una curva troppo stretta che non c'era più modo di farlo procedere avanti o indietro: ci sono voluti due giorni a tirarlo fuori, con l'aiuto della popolazione del posto.

Il problema è provocato in larga parte dai camionisti stranieri, che spesso non parlano inglese, fanno fatica a comprendere la segnaletica stradale britannica e dunque si affidano ciecamente ai navigatori satellitari, ma non soltanto da loro: in un mondo sempre più dipendente dai computer, anche gli automobilisti inglesi hanno sempre più l'abitudine di fidarsi del sat-nav più che dei propri occhi. "Il risultato è che noi siamo vittime di un'invasione motorizzata, solo perché il sat-nav ha identificato il nostro villaggio (Barrow Gurney, così piccolo che non ha neanche un marciapiede, ndr.) come una buona scorciatoia per raggiungere l'aeroporto di Bristol", dice Geoff Coombs, presidente della associazione parrocchiale del luogo. Luogo dal quale, seguendo le indicazioni dei navigatori, ora passano 15 mila veicoli al giorno.

Sempre più comunità rurali protestano presso le società che preparano le mappe per i navigatori satellitari, chiedendo perciò di essere tolti dalle loro carte geografiche. "Noi però non possiamo farci niente", replica Dick Snauwaert, portavoce di TeleAtlas, la società che provvede mappe digitali al sistema. "I nostri dati riflettono la realtà. Nessuno ci dà l'autorità di cancellare un villaggio o una strada dalla faccia della Gran Bretagna, come se non esistesse". Eppure è proprio questo che vogliono gli abitanti di questa minuscola "old England": l'82 per cento dei villaggi di campagna, secondo un recente sondaggio, dicono di avere sperimentato problemi di questo genere e auspicano una soluzione, anche radicale, come appunto sparire dalle mappe. Quando il "global" si scontra con il "local", il "glo-cal" ne esce a pezzi, e ci rimettono tutti.



(4 dicembre 2007)


da: www.repubblica.it/2007/12/sezioni/esteri/villaggi-fuori-google-map/villaggi-fuori-google-map/villaggi-fuori-google-...

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