[AFRICA] Le truppe etiopi si ritirano dalla Somalia

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cointreau il possente
00martedì 13 gennaio 2009 23:06
L'Etiopia ritira le sue truppe
la Somalia in mano agli islamici
di DANIELE MASTROGIACOMO

Guerriglieri islamici a Mogadiscio
L'ETIOPIA si ritira. Abbandona la Somalia. Lo aveva annunciato più volte. Ma oggi, alle prime luci dell'alba, dopo l'ennesimo scontro a colpi di mortaio con i miliziani islamici degli "al Shabaab" che ha lasciato sul terreno altri 11 civili, i 3000 soldati di Addis Abeba hanno abbandonato la più importante base di Mogadiscio e hanno iniziato a ritirarsi verso nord. L'avvio dell'operazione è stata accolta da manifestazioni di gioia. Centinaia di somali sono scesi per strada tra grida e spari di armi automatiche. La grande base è stata invasa e, ovviamente, saccheggiata.

E' la fine di un'incursione avviata alla fine del 2006, piena di speranze e carica di incognite. L'obiettivo era sbaragliare le Corti islamiche che nel giro di pochi mesi avevano messo in fuga i signori della guerra, rimasti padroni della Somalia per cinque anni tra taglieggi e soprusi. Troppi morti, troppi attentati e soprattutto troppo rancore tra la popolazione somala che aveva visto il proprio Paese invaso dalle truppe di un nemico storico. Così, dopo un accordo raggiunto tra il Governo Transitorio federale e la parte moderata delle Corti islamiche nel novembre scorso a Nairobi, l'Etiopia ha dato il via all'operazione di rientro.

Non si sa cosa potrebbe accadere ora. Per molti analisti, l'assenza delle truppe di Addis Abeba potrebbe facilitare il fragilissimo processo di pace in un paese lacerato da 18 anni di guerra civile. A nessun popolo piace essere dominato da forze straniere. Soprattutto da quelle che appartegono ad uno Stato confinante con cui i rapporti sono stati sempre tesi. Ma la forza dirompente dell'ala radicale delle Corti islamiche, dominata dagli al Shabaab ( "i giovani"), legati ad al Qaeda, ormai padroni di gran parte della Somalia, fa temere il peggio.

Chi ha combattuto in questi 23 mesi, provocando 16 mila morti e la fuga di oltre un milione di persone, chi ha eroso sempre più territorio, costringendo Addis Abeba ad una difesa disperata, sono stati soprattutto gli estremisti islamici. Milizie che asseriscono di voler riportare ordine in questo inferno. Ma applicando in modo radicale la sharia, la legge islamica. Nelle zone già sotto il loro controllo sono state spente le tv, chiusi i piccoli cinema dove i somali amano andare nelle ore più calde, imporre il velo ad una popolazione femminile tradizionalmente laica. Se dovessero prevalere, la Somalia si trasformerebbe nel nuovo avamposto di al Qaeda nel Corno d'Africa.

Con il ritiro delle truppe etiopiche si crea una vuoto pericolisissimo. Sul terreno restano solo 3500 soldati ugandesi e burundesi che l'Unione africana ha spedito sul posto undici mesi fa. Sia Kampala sia Bujumbura hanno fatto sapere nei giorni scorsi di non essere disposti a restare altro tempo. Temono di rimanere impantanati in un Paese che ha visto fallire ogni missione di pace. Se non arriveranno altri soldatri di rinforzo - ne sono stati chiesti altri cinquemila - lasceranno la Somalia nel giro di un mese. L'Unione africana non ha più soldi. Non è in grado di finanziare altre missioni. Ha chiesto aiuto all'Onu. Gli Usa hanno già pronta la bozza di una risoluzione che chiede l'invio di una forza di pace di altri 6000 caschi blu. Ma si sa che il segretario generale Ban Ki-Moon è contrario: sostiene che la Somalia sia troppo pericolosa.

Mentre il lungo serpentone di carri blindati e di tank iniziava ad attraversare il Paese, nuovi scontri armati, con lanci di razzi e colpi di mortaio, scoppiavano a Gurael, nel cuore della Somalia. In tre giorni di combattimenti di registrano altri 50 morti. Questa volta tra le milizie degli "al Shabaab" e un altro gruppo islamico moderato, gli "Ahlu Sunna Waljamaca".

da Repubblica.it
Vota DC
00mercoledì 14 gennaio 2009 18:18
Se il negus non fosse stato spodestato dai fascisti prima e dai comunisti poi avrebbe creato un grande impero multinazionale evitando tutti questi problemi.
-Giona-
00giovedì 15 gennaio 2009 13:01
Re:
Vota DC, 14/01/2009 18.18:

Se il negus non fosse stato spodestato dai fascisti prima e dai comunisti poi avrebbe creato un grande impero multinazionale evitando tutti questi problemi.


Ah, ah! Dunque prendi per buone le balle inventate dalla propaganda fascista secondo cui il Negus voleva invadere la Somalia Italiana [SM=x751545] ? Una canzone di propaganda del periodo faceva dire al Negus:
«Noi vogliamo uno sbocco sul mare
Per poterci ogni tanto lavare...»

Pilbur
00giovedì 15 gennaio 2009 13:46
Re: Re:
-Giona-, 15/01/2009 13.01:


«Noi vogliamo uno sbocco sul mare
Per poterci ogni tanto lavare...»




Oddio questa mi mancava [SM=x751532]

Riccardo.cuordileone
00giovedì 15 gennaio 2009 18:17
Re: Re:
-Giona-, 15/01/2009 13.01:


Una canzone di propaganda del periodo faceva dire al Negus:
«Noi vogliamo uno sbocco sul mare
Per poterci ogni tanto lavare...»




Ah ah bellissima!!! [SM=x751532]


..SpartaK..
00giovedì 15 gennaio 2009 18:43
Re:
Vota DC, 14/01/2009 18.18:

Se il negus non fosse stato spodestato dai fascisti prima e dai comunisti poi avrebbe creato un grande impero multinazionale evitando tutti questi problemi.




difficile credere che un impero frammentato e politicamente arretrato come quello del negus sarebbe durato tanto nel xx secolo
-Giona-
00venerdì 16 gennaio 2009 13:08
Re: Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 15/01/2009 18.17:



Ah ah bellissima!!! [SM=x751532]




Eh, eh! La canzone s'intitola "C'era una volta il Negus": io ce l'ho su un CD di canzoni di quel periodo, ma ho appena scoperto che si può scaricare anche da qui: ilras.altervista.org/audio.html
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